CASA ARIOSTO - Presentazione del libro 'Infinitezze' martedì 21 febbraio alle 18
Marco Dalla Torre racconta l'opera poetica di Tullio Gadenz
17-02-2012 / Giorno per giorno
Si intitola 'Infinitezze' il volume a cura di Marco Dalla Torre, dedicato all'opera poetica di Tullio Gadenz, che verrà presentato martedì 21 febbraio, alle 18, a casa Ariosto (via Ariosto 67).
Interverranno all'incontro Patrizia Garofalo, direttrice della collana Orizzonti che ha ospitato il volume, e Matteo M. Vecchio dell'Università di Firenze.
L'iniziativa è promossa dai Musei civici d'Arte antica.
LA SCHEDA cura degli organizzatori
Nato a Fiera di Primiero nel 1910, Tullio Gadenz studiò a Rovereto e a Trento, iniziando diciassettenne a collaborare con la rivista 'Trentino'. Qui pubblicò le prime liriche 'Cavalcata crepuscolare' e 'Cimitero di guerra', ma la passione per la montagna ispirò in quel periodo la prosa 'Le Aquile', resoconto della scalata alla Pala di San Martino che nel 1928 intraprese insieme ai rocciatori Carlo e Michele Zagonel. Iscritto alla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Padova, mantenne la collaborazione con la 'Rivista di Venezia Tridentina' e 'Il Brennero', pubblicandovi racconti e versi.
Nel 1933 ha inizio il sodalizio con la poetessa milanese Antonia Pozzi e subito ricevette da lei incoraggiamenti e stimoli a produrre versi. Così l'anno successivo le sottopose una silloge manoscritta di quarantacinque liriche, incontrando la sua lusinghiera approvazione. Nello stesso anno conseguì la laurea in legge, a cui si aggiunse un appagante riscontro nazionale con la pubblicazione ne 'L'Italia letteraria' delle poesie 'Verso l'autunno' e 'Vespero'. Altre riviste, pur meno prestigiose, in quegli anni ospitarono i suoi versi, ma Tullio Gadenz lavorava con assiduità e costanza a una raccolta che vide la luce nel 1939 con il titolo di Melodie della sera, un anno dopo la scomparsa di Antonia. Con l'entrata in guerra dell'Italia, Gadenz rivide e corresse quest'ultima pubblicazione, mutandone il titolo in Vento sugli alberi e integrandola con dieci liriche inedite. Nel 1945, a pochi giorni dalla fine del conflitto, il suo corpo fu ritrovato tra Fiera di Primiero e San Martino. Le indagini portarono a una conclusione ancora oggi incerta: un efferato omicidio a scopo di rapina compiuto da un disertore tedesco in fuga.
Il volume, oltre a raccogliere appunto l'intera opera poetica di Tullio Gadenz e alcuni apparati critici, include contributi di Matteo Veronesi, Patrizia Garofalo, Matteo M. Vecchio.
Marco Dalla Torre (Milano 1966), dopo essersi laureato in Lettere e aver insegnato per diversi anni, si occupa di formazione degli adolescenti per l'Associazione InFamiglia.
Saggista e storico, ha curato i volumi: 'Clemente Rèbora, La mia luce sepolta. Lettere di guerra', Verona 1996, e, con Sandro Gadenz, 'A voce sola. Tullio Gadenz (1910-1945): le montagne dell'anima', Fiera di Primiero 2008.
Nel 2009 è uscito per l'Editrice Àncora il saggio 'Antonia Pozzi e la montagna'.