SICUREZZA SALUTE COMFORT SUL LAVORO - Presentato lunedì 20 febbraio protocollo firmato da Comune, Provincia, Università e Ausl
Promuovere la cultura della sicurezza sul lavoro, un valore aggiunto per la collettività
20-02-2012 / Giorno per giorno
[Un momento della conferenza stampa di presentazione del 20 febbraio 2012 - sede rettorato Università di Ferrara]
PROTOCOLLO D'INTESA PER LA SALUTE, IL COMFORT E LA SICUREZZA
Il 14 febbraio 2012 la Provincia, il Comune, il Dipartimento di Sanità Pubblica e l'Università di Ferrara, attraverso l'attività del proprio Servizio Prevenzione e Protezione e del Laboratorio TekneHub del Tecnopolo, hanno formalmente sottoscritto un Protocollo di Intesa destinato a promuovere insieme iniziative volte al miglioramento della salute, del comfort e della sicurezza, indirizzate sia ai propri dipendenti sia agli utenti e ai cittadini.
In questo periodo storico di grande difficoltà economica, per gli enti pubblici come per i privati, coloro che hanno ruoli primari nella guida del territorio vogliono così manifestare la propria volontà di non "abbassare la guardia" rispetto agli standard di salute e sicurezza, ma di voler fare squadra per migliorare le proprie prestazioni e conoscenze, massimizzando così la disponibilità di mezzi e competenze e proponendo iniziative cui potranno partecipare attivamente o beneficiare anche altri Enti, Associazioni o imprese della nostra Provincia.
L'accordo raggiunto prevede, sui temi prioritari della salute, del comfort e della sicurezza, l'organizzazione congiunta di programmi formativi, lo sviluppo di progetti pilota o di casi studio, l'attività di ricerca, oltre che la collaborazione diretta fra il personale delle diverse strutture operative, eventualmente partecipando a gruppi di lavoro anche più ampi.
Alcuni progetti sono in fase avanzata di sviluppo e verranno brevemente illustrati in occasione della presentazione ufficiale del Protocollo di Intesa, altri sono stati programmati. La speranza è infatti che l'accordo sia solo il punto di partenza per sviluppare tante altre nuove iniziative, insieme ad altri soggetti pubblici o privati che intendano condividere con noi l'attenzione a questi temi strategici.
"E' un percorso di formazione e di buone prassi - ha affermato l'assessore comunale Aldo Modonesi, presente alla conferenza stampa - nel quale il Comune insieme a tutti i partner del protocollo d'intesa si mettono alla prova due volte: la prima nel sostenere concretamente le azioni previste dall'accordo, la seconda sperimentando con il proprio personale dipendente gli elementi operativi del protocollo".
I PROTAGONISTI
Università di Ferrara - Provincia di Ferrara - Comune di Ferrara - Ausl Dipartimento di Sanità Pubblica
- Provincia di Ferrara
La Presidente: Marcella Zappaterra
Referente scientifico: ing. Gabriella Ferroni (Servizio Edilizia, Impianti e Sicurezza)
dott.ssa Caterina Ferri (Assessore alle Politiche e Servizi per il lavoro, Formazione professionale, Pari opportunità, Servizi sociali, Politiche abitative e Associazionismo)
- Comune di Ferrara
Il Sindaco: avv. Tiziano Tagliani
Referente scientifico: arch. Roberto Fantinati (Lavori Pubblici, Responsabile U.O. Sicurezza sul Lavoro e Protezione Civile)
dott. Aldo Modonesi (Assessore Mobilità e Lavori Pubblici)
ing. Luca Capozzi (Dirigente Settore Opere Pubbliche e Mobilità)
- Dipartimento di Sanità Pubblica di Ferrara
Il Direttore: Dr. Giuseppe Cosenza
Referente scientifico: dott.ssa Maria Cristina Rometti (Tecnico della Prevenzione, U.O. Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro)
dott. Valerio Parmeggiani (Direttore del Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro)
- Università degli Studi di Ferrara
Il Rettore: prof. Pasquale Nappi
Referente scientifico: arch. Maddalena Coccagna (TekneHub, Tecnopolo dell'Università di Ferrara, Rete Alta Tecnologia della regione Emilia-Romagna)
prof. Alessandro Medici (Delegato del Rettore per la Sicurezza)
dott.ssa Ludovica Ferioli (RSPP dell'Università di Ferrara)
prof. Marcello Balzani (Responsabile del Laboratorio TekneHub)
dott.ssa Daniela Lambertini (Direttore Gestionale del Tecnopolo)
SICURI INSIEME
In occasione della recente Tavola Rotonda organizzata a Ferrara, per discutere di nuove idee e progetti finalizzati alla ripresa economica locale, il Sindaco Tagliani ha giustamente sottolineato come le migliori condizioni per lo sviluppo vadano cercate prima di tutto sul territorio, perché non esistono strutture in grado di bastare a se stesse ma la ripresa economica e sociale deve essere fondata su di una programmazione comune e a rete.
In quella stessa occasione la Presidente della Provincia ha inoltre ricordato come, nelle situazioni di necessità, ognuno debba fare più del proprio compito, definendo anche scelte nuove e coraggiose che portino il maggior beneficio possibile alla collettività.
Il Protocollo di Intesa che viene presentato oggi muove i propri passi su queste medesime premesse, con questo Accordo la Provincia, il Comune, il Dipartimento di Sanità e l'Università di Ferrara intendono infatti mettere a piena disposizione del gruppo di lavoro le proprie specificità e professionalità di eccellenza, cercando negli partner di progetto gli altri capisaldi per lo sviluppo di buone pratiche per la salute e la sicurezza dei propri lavoratori, utenti e cittadini.
Il principio fondante di questo Protocollo è che occorre fare rete, sostenere relazioni "di progetto" e su obbiettivi concreti, migliorando al più presto la conoscenza e l'immediata operatività delle buone pratiche in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
Con questo accordo la Provincia ed il Comune di Ferrara intendono comunicare e condividere la propria esperienza operativa nell'ambito della sicurezza e igiene degli ambienti di lavoro, in particolare nei luoghi e nelle attività dove sono maggiori i rischi per il personale addetto (come i cantieri stradali ed i cantieri mobili). Entrambi gli Enti si propongono di analizzare, col contributo dei tecnici messi a disposizione dall'intero gruppo di lavoro, le modalità e gli esiti degli incidenti (avvenuti o mancati) durante la propria attività, così da intervenire in modo incisivo sulle cause di tali eventi ed informare in modo esaustivo i lavoratori.
Migliorare le conoscenze dei propri addetti, ciascuno secondo le mansioni ed i rischi cui è direttamente esposto, corrisponde alla "visione" del Testo Unico della Sicurezza che considera ogni lavoratore correttamente formato ed informato, un presidio fondamentale per prevenire il rischio di incidenti e per segnalare situazioni di pericolo.
Elaborare modelli formativi/informativi, in sinergia con le altre Amministrazioni, consente inoltre di esportare questi schemi anche ad attività analoghe e di coinvolgere altri Comuni ed Enti (soprattutto attraverso il coordinamento strategico della Provincia), facendosi promotori della diffusione di una rinnovata e potenziata sensibilità in merito alla salute e sicurezza di lavoratori e cittadini.
Il Dipartimento di Sanità Pubblica dell'azienda USL di Ferrara, in particolare l'Unità Operativa Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro (PSAL), ha nel proprio compito istituzionale la tutela della salute in ambiente di lavoro. Con questo Protocollo di Intesa il Dipartimento intende però valorizzare non soltanto il proprio incarico di vigilanza e di controllo, ma anche quello di soggetto qualificato ad offrire formazione, informazione ed assistenza già nella fase preliminare di pianificazione e di progettazione della sicurezza, soprattutto nei comparti con maggior rischio infortunistico.
Da diversi anni l'Ateneo di Ferrara può vantare, come propria prerogativa, una particolare attenzione verso l'informazione e la formazione degli studenti in materia di sicurezza negli ambienti di lavoro, che viene coordinata dal Servizio Prevenzione e Protezione dell'Università. L'azione dell'Ateneo si manifesta quindi non soltanto attraverso le ricerche specialistiche dei propri Centri di Ricerca ma anche con l'ideazione ed il coordinamento di piani formativi specifici.
Attraverso moduli didattici integrativi indirizzati ai temi della salute, del comfort e della sicurezza, l'Ateneo di Ferrara intende non solo ottemperare agli obblighi di legge nella formazione del proprio personale e degli studenti che fanno uso di laboratori, macchine, agenti chimici, fisici e biologici (equiparati per legge ai lavoratori) ma vuole anche sostenere e diffondere una più ampia sensibilità verso questi temi, sia a livello locale sia in sinergia con gli altri Atenei nazionali.
Per questo motivo l'interesse dell'Università nel Protocollo di Intesa è sia scientifico (avendo un partner qualificato come il Dipartimento di Sanità e disponendo a sua volta di numerosi Centri di Ricerca, come ad esempio il TekneHub), sia sperimentale (potendo confrontarsi con Enti operativi come il Comune e la Provincia), sia organizzativo e didattico, potendo applicare e testare (a scale diverse) il progetto formativo già ben collaudato dal proprio Servizio di Prevenzione e Protezione.
Il Laboratorio TekneHub del Tecnopolo di Ferrara, svolge un ruolo di coordinamento nel gruppo di lavoro che deriva sia dalla propria esperienza quale membro di un più ampio network scientifico, come è quello della Rete Alta Tecnologia della regione Emilia-Romagna di cui fa parte, sia dalla propria interdisciplinarietà e vicinanza ad un settore assai critico per la sicurezza sul lavoro come è quello dell'edilizia (trattandosi di un Laboratorio inserito nella Piattaforma Europea delle Costruzioni).
Nel Protocollo di Intesa come nei progetti che ne derivano, il TekneHub ha quindi i compiti peculiari di: facilitare il dialogo fra tecnici che hanno ambiti di lavoro e conoscenze molto diverse, mettere a disposizione le proprie capacità didattiche e di trasferimento dell'innovazione (accreditate dalla Regione) ed individuare spazi di interazione e di apertura verso il mondo delle imprese, nei programmi che vengono via a via ideati.
Enti pubblici e Università devono infatti essere di esempio e di guida al settore privato ma devono anche sostenerlo con iniziative concrete, non soltanto mettendo a disposizione le conoscenze raccolte ma anche condividendo i piani formativi che verranno programmati e sapendo tradurre le istanze del privato in una migliore organizzazione dei progetti e dei controlli svolti dagli Enti pubblici.
In ultimo, si sottolinea come il Protocollo non voglia affatto trascurare l'importanza di tutti gli altri Enti ed Associazioni (nazionali e locali) che possono portare un contributo fattivo ai singoli progetti, nel testo dell'accordo ne viene anzi rimarcata l'importanza strategica.
Con la presentazione di oggi questi soggetti interessati sono invitati a presentare liberamente ulteriori proposte che possano ampliare i progetti realizzabili insieme.
Gli stessi membri firmatari del Protocollo si mettono inoltre a disposizione per prendere parte a progetti più ampi che dovessero essere indicati da altri soggetti strategici, come ad esempio l'INAIL, l'INPS, la Direzione Territoriale del Lavoro, le Associazioni Datoriali e di Categoria e le Rappresentanze Sindacali.
PROGETTARE INSIEME SALUTE E SICUREZZA
Il Protocollo di Intesa è uno stadio di avanzamento importante di un percorso cominciato quasi un anno fa, durante il quale i referenti di ciascun Ente si sono confrontati sui problemi e le priorità che vivono ogni giorno, scoprendo numerose analogie e individuando insieme alcuni progetti concreti, alcuni già in fase di attuazione ed altri che si intende promuovere nei prossimi mesi.
1. Di fondamentale importanza è certamente il progetto di Formazione dei Lavoratori, che nel caso dell'Università diventa anche formazione dei propri studenti, attraverso l'organizzazione congiunta di un vero e proprio piano didattico organico (suddiviso per mansioni e per categorie di rischio) che coinvolgerà in modo congiunto i lavoratori di tutti gli Enti. Lo sviluppo di un piano formativo comune permetterà non solo di assolvere agli obblighi minimi di legge ma anche di approfondire temi strategici soprattutto in settori in cui i diversi Enti hanno competenze estremamente diverse. In alcuni ambiti, infatti, alcuni soggetti dell'Accordo hanno grandi competenze scientifiche, altri hanno una lunga esperienza sul campo ed altri ancora tendono a subire le situazioni di pericolo in quanto quantitativamente "minori" rispetto ai rischi più comuni all'interno dell'Ente (ad esempio: la cantieristica stradale, la gestione dei controlli, la prevenzione del rischio chimico o biologico). Sia "numericamente" sia "qualitativamente", progettare insieme eventi formativi consente non solo un risparmio di tipo economico (fattore oggi certamente non marginale) ma permette anche di instaurare relazioni virtuose tra gli Enti, aprendo spazi a progetti pilota ed approfondimenti specialistici che possono migliorare le procedure attualmente in uso.
La fattibilità di questo programma, già in fase avanzata, è ben supportata da tre elementi determinanti:
a) il coordinamento in atto fra l'UO PSAL di Ferrara, Comune e Provincia, allo scopo abbinare ai compiti istituzionali di vigilanza e controllo del Dipartimento di Sanità anche quelli di indirizzo per orientare buone pratiche nel settore pubblico.
b) il piano dei corsi specialistici sulla sicurezza, organizzati periodicamente dal TekneHub, diretti alla formazione di imprese e tecnici (privati e pubblici), che vengono pianificati tenendo conto delle richieste della realtà locale, manifestate dagli Enti, dalle imprese, dagli Ordini e dai Collegi.
c) l'esperienza maturata dall'Ateneo di Ferrara nella predisposizione di piani di informazione e formazione degli studenti in materia di sicurezza negli ambienti di lavoro, in particolare attraverso il proprio Servizio Prevenzione e Protezione. I protocolli e i moduli didattici già sperimentati dall'Università, svolti soprattutto in modalità interattiva on-line, costituiscono una banca dati ricca ed importante per la formazione e l'aggiornamento in materia di sicurezza (anche per il personale del proprio Ente). Nel progetto formativo che farà seguito al Protocollo di Intesa, questi Moduli potranno quindi divenire una base importante nella formazione in e-learning di tutti i soggetti firmatari.
2. Un secondo progetto riguarda l'applicazione, anche nella Provincia di Ferrara, del protocollo "Cantiere Vigile nei Cantieri Stradali" che è attualmente in atto nella Provincia di Bologna e al quale già partecipano due dei membri firmatari di questo Protocollo di Intesa, cioè l'Unità Operativa Salute e Sicurezza sul Lavoro del Dipartimento di Sanità di Ferrara e il Laboratorio TekneHub del Tecnopolo dell'Università di Ferrara.
Il progetto Cantiere Vigile nei Cantieri Stradali ha l'obbiettivo di migliorare l'ispezione (e quindi anche la pianificazione e la progettazione) di tutti i cantieri che vengono svolti su strada, sia di manutenzione e di nuova costruzione di strade, sia quelli infrastrutturali o che hanno la strada come fronte di lavoro. Si tratta di un progetto ad ampio raggio che coinvolge anche l'INAIL, l'INPS, il Dipartimento Territoriale del Lavoro, il Dipartimento di Sanità oltre che la Provincia e tutti i Comuni del territorio bolognese, in quanto investe aspetti molto diversi, legati alla tutela dei cittadini, alla corretta pianificazione delle opere da parte degli Enti appaltanti, alle modalità di controllo da parte dell'AUSL e della Polizia Municipale e alla qualificazione delle imprese.
Intervenire anche a Ferrara con un progetto organico di formazione e controllo sui cantieri stradali, soprattutto condividendo competenze e conoscenze tra ispettori dell'U.O. PSAL e del Corpo di Polizia Municipale, comporterà uno scambio di informazione fra i diversi operatori e promuoverà quindi l'applicazione completa, omogenea e puntuale delle norme di legge. Il coinvolgimento del TekneHub, così come è stato nella realizzazione del progetto in provincia di Bologna, permetterà inoltre di trasferire al gruppo di lavoro le conoscenze scientifiche e le capacità didattiche dell'Università. Allo stesso modo, l'interazione con Provincia e Comune consentirà di individuare e di risolvere, a monte, i rischi potenziali dei cantieri su strada, comunicandoli nel modo corretto ai tecnici, alle imprese e alla cittadinanza.
La dimensione della rete stradale di competenza della Provincia di Ferrara e delle unità operative dislocate sull'intero territorio provinciale hanno già, da tempo e nel tempo, comportato valutazioni sempre più scrupolose delle condizioni di sicurezza dei lavoratori in relazione alla particolare collocazione dei luoghi. Si ritiene che queste valutazioni possano essere migliorabili e ampliabili con l'apporto di competenze specifiche da parte di ogni Ente coinvolto nel Protocollo di Intesa.
L'esperienza maturata a Bologna dall'UO PSAL di Ferrara e dal TekneHub dell'Università sarà certamente strategica per la predisposizione del piano di azione sul territorio ferrarese ma non avrebbe tuttavia alcun seguito concreto se anche la Provincia e il Comune (in particolare la Polizia Municipale) non avessero già accolto questo progetto con entusiasmo e volontà di partecipazione attiva.
3. Molti centri di ricerca dell'Università di Ferrara sperimentano ogni giorno sistemi, strumentazioni e protocolli in grado di migliorare l'analisi e la conoscenza di alcune patologie o di alcuni elementi di rischio che si trovano nel nostro ambiente.
Alcuni spazi di lavoro presentano livelli di rischio e di contaminazione che beneficerebbero certamente di metodi diagnostici più avanzati, così come la verifica delle condizioni ambientali locali nel loro complesso o la valutazione puntuale di alcune strutture sensibili, come le scuole e gli ospedali. Troppe volte però l'innovazione sviluppata all'interno dell'Ateneo (e che beneficia o potrebbe beneficiare di finanziamenti nazionali o comunitari), in fase di sperimentazione trova interlocutori più ricettivi al di fuori del territorio locale. Questo Protocollo di Intesa vuole quindi sostenere un canale prioritario di comunicazione sui temi della salute, del comfort e della sicurezza, per facilitare la conoscenza delle potenzialità che vengono dal mondo della ricerca e realizzare insieme progetti pilota in grado di dare beneficio immediato ai soggetti locali che vi partecipano.
Un primo esempio di questo tipo di sinergie è già in fase di sviluppo e riguarda una ricerca sull'analisi dell'espirato per diagnosticare stati infiammatori polmonari ed individuarne le cause. Questo sistema, assolutamente non invasivo, estremamente semplice a livello operativo e poco costoso, farà parte di un progetto che dovrebbe coinvolgere in test pilota sia gli studenti delle scuole sia i lavoratori che, per tipo di mansione o ambiente, sono sottoposti a maggiori stress (ad esempio la polizia municipale nel traffico o gli addetti di aziende a rischio rilevante).
Riteniamo che queste sperimentazioni e ricerche possano valorizzare il nostro territorio, permettere di acquisire informazioni utili alla ricerca scientifica e dare spazio alle imprese per sperimentare i propri materiali o strumentazioni innovative (anche attraverso gli sgravi fiscali di recente promossi dal governo o gli incentivi messi periodicamente a disposizione delle imprese, come quelli di INPS ed INAIL).
Comunicato a cura del Comitato Scientifico Interistituzionale