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POLITICHE SOCIALI - L'intervento dell'assessore Coletti: "Caregiver figura sempre più centrale nel sistema socio-sanitario. Pronti a lanciare un secondo bando per il loro sostegno"

In Sala Arengo partecipazione e voglia di conoscenza con "Aiutami a ricordare. La demenza non cancella la vita" del professore Marco Trabucchi

01-06-2023 / Giorno per giorno

Un'analisi lucida e diretta sulla condizione quotidiana vissuta da oltre 1 milione di italiani colpiti dalle varie forme di demenza e dai loro caregiver. Tanta partecipazione, voglia di conoscere e comprendere alla sala Arengo nel pomeriggio di ieri (mercoledì 31 maggio) per la presentazione del libro 'Aiutami a ricordare. La demenza non cancella la vita', a cura di Marco Trabucchi, professore ordinario di Neuropsicofarmacologia dell'università di Roma Tor Vergata, presidente dell'Associazione Italiana di Psicogeriatria e coordinatore e supervisore del progetto italiano 'Caffè Alzheimer diffuso'.

All'iniziativa - organizzata da Associazione Malattia Alzheimer Ferrara, con il patrocinio dall'assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Ferrara e di Ausl Ferrara - ha partecipato anche l'assessore comunale alle Politiche sociali Cristina Coletti.

"Ama è una realtà - ha sottolineato Coletti - instancabile, che svolge tante attività preziose sia a favore di chi è costretto a convivere con la malattia ma anche e soprattutto per chi si prende cura di loro. I caregiver sono una figura sempre più centrale nel sistema socio-sanitario. Per questo due anni fa, come Amministrazione, abbiamo deciso di sostenere, attraverso un bando pubblico, le associazioni che si impegnano per il benessere psico-fisico di chi ricopre questo ruolo. Insieme ad Ama si sta facendo tantissimo e siamo al lavoro per lanciare un secondo avviso incentrato sui Caregiver".

 "Con il Comune c'è una grande sinergia e un sostegno costante dell'assessore Coletti, che ringraziamo per le opportunità che ci ha sempre concesso, anche nell'organizzazione dell'importante giornata di oggi" ha risposto Paola Rossi, presidente di Ama Ferrara. È stato quindi un incontro importante per tutti i presenti, da cui "apprendere grazie alla grande sapienza del professor Marco Trabucchi" ha aggiunto l'assessore Coletti, precedendo il direttore dell'attività socio-sanitaria di Ausl Ferrara, il dottor Franco Romagnoni: "Trabucchi è un punto di riferimento, ci ha insegnato come la geriatria e l'attenzione alla demenza vada al di fuori dell'ospedale, al fianco della gente".

Incalzato dal direttore dell'unità di Medicina Interna dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara Giovanni Zuliani, il professor Trabucchi ha evidenziato come al centro di tutto ci debba essere il rispetto per le persone: "Perdere la memoria è una malattia, dobbiamo chiaramente parlarne con i pazienti perché devono avere la dignità di conoscere. In Italia le tante forme di demenze, che vanno trattate con approccio specifico, colpiscono fra 1,2 e 1,5 milioni di persone. Si stima che il 15% dei malati sia senza diagnosi e questo è un fallimento della società civile". Nella quotidianità ci sono anche i progressi scientifici che possono dare concrete speranze di cura ai malati, come ha infatti sottolineato Trabucchi "negli anni la speranza di vita è triplicata" e si intravedono "i primi farmaci, per adesso per le forme iniziali di demenze e Alzheimer. Sono convinto che in 5 anni ci arriveremo". In conclusione un invito a tenere unita la rete sociale: "La solitudine del caregiver non si combatte senza supporto, vicinanza e generosità. In questo i giovani sono una delle speranze per il futuro, perché se i giovani sono generosi questa generosità si applica verso gli anziani". 

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