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POLITICHE SOCIALI - Affidamento comunale di 22.500 euro. Assessore Coletti: "Soluzione che riavvicina le parti in causa e crea coesione sociale".

Giustizia Riparativa: il Comune di Ferrara avvia l'iter per il protocollo d'intesa finalizzato alla costituzione di uno sportello di consulenza e di un tavolo territoriale

01-09-2023 / Giorno per giorno

Ferrara, 01/09/2023. Portare al coinvolgimento attivo della vittima e del reo, con la mediazione di un terzo soggetto, in azioni atte al superamento dei conflitti scaturiti a seguito di un reato.

È questo lo scopo della giustizia riparativa, disciplina giuridica sulla quale il Comune di Ferrara ha aumentato l'impegno - anche a facendo seguito alla legge Cartabia che ne ha rafforzato l'ordinamento - con la creazione di uno sportello di "Giustizia Riparativa e Mediazione Penale" per l'erogazione dei servizi in tale ambito in relazione ai fatti avvenuti sul territorio, e con l'istituzione di un apposito tavolo in sinergia con gli altri soggetti territoriali implicati.

L'apertura di un centro fortifica l'intento dell'assessorato alle Politiche Sociali di realizzare, in maniera sempre più efficace, progetti volti alla mediazione dei conflitti finalizzati allo sviluppo della comunità, attraverso un costante lavoro di rete con i cittadini, associazioni ed enti pubblici.

Proprio per questo lo scorso 1 giugno, al Comitato Locale per l'area dell'esecuzione penale adulti (Clepa) presieduto dall'assessore alle Politiche sociali del Comune di Ferrara Cristina Coletti, è stata condivisa l'idea di sottoscrivere un protocollo di intesa per dare corpo, oltre allo sportello, anche al Tavolo per la Giustizia Riparativa sul territorio ferrarese.

"I percorsi di giustizia riparativa - spiega l'assessore Cristina Coletti - sono istituiti per offrire al reo la possibilità di ‘risarcire' la vittima del danno subito, e al tempo stesso per permettere a chi ha subito conseguenze di ritrovare la piena dignità.

Questo metodo dà modo alle parti di riavvicinarsi, in un contesto in cui, oltre alla componente economica e al danno arrecato, si tiene conto della dimensione emozionale dell'offesa che può essere causa di insicurezza collettiva e può indurre i cittadini a cambiare le abitudini comportamentali.

Oltre alla risoluzione dei conflitti, la giustizia riparativa può quindi diventare la soluzione per costruire e rafforzare la coesione sociale. Si tratta di un impegno che rientra in un progetto che l'Amministrazione sta portando avanti da mesi, riconosciuto anche dalla Regione che per questo ci ha assegnato un contributo da 23.600 euro, cofinanziato insieme a Cassa Ammende".

L'iter è stato avviato con l'approvazione dello schema di protocollo, proposto in giunta dall'assessore Coletti, che riunirà l'Amministrazione Comunale e i partner di progetto, ovvero l'Ufficio Interdistrettuale di Esecuzione Penale Esterna per l'Emilia Romagna e le Marche (UIEPE di Bologna); il Centro di Giustizia Minorile per l'Emilia-Romagna e Marche; il Provveditorato Amministrazione Penitenziaria per l'Emilia-Romagna e Marche; la Casa Circondariale "Costantino Satta" di Ferrara; la cooperativa Cidas a cui è stata data in capo la gestione dello sportello fino al 17 febbraio 2024 con un affidamento da 22.500 euro.

La sede individuata per il Centro di Giustizia Riparativa è via Chiodare 1, in un locale messo a disposizione del Centro di Ascolto Uomini Maltrattanti di Ferrara, e coinvolge diverse professionalità: un coordinatore, un referente per la comunicazione, un'operatrice di sportello, una referente amministrativa, due mediatori penali formati secondo le circolari europee e riforma Cartabia, un facilitatore penale altamente qualificato e mediatori linguistico-culturali per garantire l'eventuale attività di traduzione.

Lo sportello di via Chiodare è accessibile di persona -sempre previo appuntamento- il lunedì dalle 15 alle 18 e il giovedì dalle 9 alle 12

Reperibilità telefonica al 348 9139635  garantita dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13.

È possibile scrivere anche a sportellogiustiziariparativa@comune.fe.it

Fra le iniziative del centro, vi sarà la presentazione delle attività a tutta la comunità; l'organizzazione di almeno due momenti di informazione sul tema e l'attivazione di almeno due laboratori rivolti ai servizio socio-sanitari e ai detenuti; l'organizzazione di un seminario volto alla promozione dei servizi offerti dal centro.

Le attività, che si protrarranno fino a febbraio 2024, saranno realizzate in sinergia con: l'Amministrazione Penitenziaria, nello specifico Uipe (Ufficio Interdistrettuale di Esecuzione Penale Esterna) e corrispondente UEPE (Ufficio di Esecuzione Penale Esterna) territorialmente competente; Centro di Giustizia Minorile; Prap (Provveditorato Amministrazione Penitenziaria per l'Emilia-Romagna e Marche) e relativo rappresentante dell'Istituto Penitenziario di Ferrara; Cam (Centro Ascolto Uomini Maltrattanti); Fondazione Emiliano-Romagnola per le vittime dei reati; Rete DAFNE Onlus; Associazioni di promozione sociale; Centro di mediazione e formazione alla mediazione (CIMFMF); Centro Donna Giustizia.

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