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ASSESSORATO ALL'AMBIENTE - Illustrati oggi, 8 marzo 2012, i dettagli dell'operazione da Comune ed Ecopneus

Il recupero di pneumatici dal sito di Ca' Rosa, una storia a lieto fine

08-03-2012 / Giorno per giorno

Questa mattina, giovedì 8 marzo, nella sala di Consiglio comunale di Ferrara, il sindaco Tiziano Tagliani, l'assessore comunale all'ambiente Rossella Zadro e il direttore generale di Ecopneus Giovanni Corbetta, hanno incontrato giornalisti, autorità cittadine e operatori del settore sul tema "La storia del prelievo e del ciclo di recupero degli pneumatici di via Ca' Rosa a cura di Ecopneus". Nel corso dell'incontro sono state descritte la cronologia e le fasi operative salienti di questa pratica ambientale, considerato un esempio di bonifica e riutilizzo vantaggioso di materiali. Nel corso della conferenza sono intervenuti anche il prefetto di Ferrara Provvidenza Raimondo e il responsabile della Protezione Civile dell'Emilia Romagna Demetrio Egidi che hanno sottolineato il valore e l'importanza di questa azione non solo per la collettività ferrarese, "una operazione che ha coinvolto - ha ricordato la Raimondo - l'Amministrazione comunale di Ferrara e l'azienda Ecopneus in stretta sinergia operativa con gli enti e le istituzioni del territorio locale e regionale".

L'INTERVENTO DEL COMUNE
Il 22 novembre 2011 sono iniziate le attività di sgombero del deposito di gomme in via Ca' Rosa (zona P.M.I), meglio conosciuto come ECO3, dal nome dell'azienda titolare delle attività fino al 2004, fallita lasciando in quella sede alcune migliaia di tonnellate di Pneumatici Fuori Uso (PFU) e altro materiale. Oggi le operazioni sono quasi concluse. Sono state già rimosse più di 5.000 tonnellate di PFU. Le vicende di ECO3, più volte riprese dalla stampa locale e non solo, sono state anche oggetto di numerose azioni da parte dell'Amministrazione comunale precedente. La soluzione della criticità è arrivata l'anno scorso (2011) grazie al coinvolgimento di Ecopneus che gestisce rifiuti di PFU (Pneumatici Fuori Uso), in base al Decreto Ministeriale 82/2011. Le operazioni a Ferrara hanno preso avvio da una convenzione che il Comune ha siglato con Ecopneus, nell'ambito della quale sono stati declinati gli impegni dei due soggetti firmatari. Lo sgombero del sito di via Ca' Rosa, oramai oggi quasi totalmente libero, restituisce al territorio e alla comunità serenità e sicurezza, creando le condizioni per evitare potenziali impatti ambientali pericolosi per la salute pubblica.
L'intervento è stato realizzato complessivamente senza costi a carico dell'Amministrazione comunale poiché le operazioni di ritiro e trattamento degli pneumatici sono a carico di Ecopneus. Sono stati messi in campo dal Comune circa 80 mila euro per la messa in sicurezza del sito durante lo svolgimento delle operazioni di sgombero e il noleggio di attrezzature utili nelle fasi di prelievo dei materiali, importo finanziato in larga parte dalla Protezione Civile Regionale. Il Comune è il garante dell'accesso controllato al sito e di tutte le formalità previste dall'accordo. La convenzione è a firma dell'ing. Giovanni Corbetta, direttore generale di Ecopneus e dell'ing. Alberto Bassi, dirigente del Servizio Ambiente del Comune che ha curato le fasi della convenzione e ha seguito tutte le attività di sgombero dei pneumatici.
Sindaco Tiziano Tagliani: "Ferrara è la prima città in Italia a vedere il proprio territorio liberarsi, grazie ad Ecopneus, di un deposito incontrollato di alcune migliaia di tonnellate di PFU, presente da ben otto anni. Molte regioni italiane soffrono di situazioni analoghe (il dossier di Legambiente ha censito più di 1300 siti abbandonati in Italia) e anche in Emilia Romagna ve ne sono (31 i luoghi censiti), tutti legati, fra l'altro, a fenomeni di ecomafia. L'intervento di Ecopneus e del suo direttore Giovanni Corbetta, più volte presente a Ferrara per seguire direttamente le operazioni, ci ha garantito un'azione all'insegna della trasparenza, legalità, assoluta sicurezza, grazie al modo di operare e alle imprese loro associate, tutte certificate. Questa azione ha aperto altri ambiti di collaborazione, dall'uso di materiali recuperati per alcune prossime asfaltature nel nostro territorio, fino a collaborazioni scientifiche da proporre al REMTECH, il salone delle bonifiche che si svolge ormai da alcuni anni a Ferrara. Importante è stato il supporto e la condivisione dell'operazione con la Prefettura, la Protezione Civile Regionale, le Forze dell'Ordine del territorio, i Vigili del Fuoco, gli Enti di Controllo, la vigilanza privata".

Assessore comunale all'Ambiente Rossella Zadro: "oltre a sottolineare l'impegno del Servizio Ambiente del Comune durante tutta l'operazione, di Alberto Bassi e Patrizia Taddia in particolare, va evidenziata l'importanza delle applicazioni relative al recupero di materiali grazie alla collaborazione tra Ecopneus e gli enti locali. Ciò si inserisce sia nelle politiche di GPP (Green Public Procurement), gli acquisti verdi che le pubbliche amministrazioni sono chiamate a realizzare, sia nella responsabilità dei territori facendosi carico delle proprie 'passività', in questo caso tonnellate di pneumatici. Pertanto la presenza oggi di associazioni ambientaliste, associazioni dei consumatori e di categoria, imprese e amministratori, ha lo scopo di condividere conoscenze che possono fare di un territorio un esempio vincente, sostenibile e responsabile, attento alla propria impronta ecologica". (A cura dell'Assessorato all'Ambiente del Comune di Ferrara)

L'INTERVENTO DI ECOPNEUS
Ecopneus, operando in base al D.M. 11 aprile 2011 n°82, gestisce i rifiuti di PFU generati presso i rivenditori di pneumatici all'interno del mercato del ricambio, curandone la raccolta e la successiva frantumazione e avviandoli al recupero. In via eccezionale può effettuare prelievi anche da stock storici, quando ciò concorra al raggiungimento degli obiettivi di recupero fissati dalla Legge e quando vi siano presupposti di una efficiente valorizzazione post raccolta.
Il prelievo di PFU accumulati nel deposito di Ferrara, rientra in questa tipologia di prelievo facilitata, peraltro, da veloci operazioni di smaltimento grazie ai vantaggi logistici del territorio e degli operatori ivi presenti.
I PFU prelevati dal sito di Ferrara sono stati avviati, per la maggior parte a recupero energetico presso cementifici, date le condizioni del materiale, esposto per diversi anni alle intemperie e non adatto al riciclo materico. Il PFU ha un potere calorifico equivalente a quello del pet coke o di un carbone di ottima qualità. Una piccola frazione dei PFU provenienti dal sito ferrarese sono stati indirizzati a trattamento anche per una successiva valorizzazione come materiale.
Le applicazioni dei materiali derivanti dai processi di lavorazione dei PFU, spaziano in campi diversi (dalle superfici sportive al materiale per l'edilizia e l'ingegneria civile) e tutte garantiscono vantaggi di tipo prestazionale, ambientale e sociale. In particolare, gli asfalti modificati con il polverino di gomma e i manufatti per la sicurezza stradale - ricavati dalla lavorazione dei Pneumatici Fuori Uso - offrono delle prestazioni significative a livello ambientale e possono rivestire un ruolo cruciale per la sicurezza degli utenti della strada.
Gli asfalti gommati, garantiscono una maggiore durata del manto stradale (riducendo l'impatto economico e ambientale delle manutenzioni), meno soggetto a deformazioni e buche, riducono il rumore prodotto dal passaggio delle vetture e consentono maggiore sicurezza di guida. Data la capacità di assorbimento agli urti e la loro minore rigidezza rispetto ai materiali comunemente utilizzati per le protezioni stradali, inoltre, i granuli derivati dal recupero dei PFU sono particolarmente adatti a ridurre le conseguenze di urti e impatti di ogni tipo. Le attrezzature per la sicurezza stradale realizzate con gomma da riciclo di PFU (dossi, delimitatori, protezioni per marciapiedi, pali, svincoli ecc.), infatti, consentono vantaggi di tipo ambientale, primo fra tutti il recupero di materiale da riciclo di rifiuti, e sociale, contribuendo ad una maggiore sicurezza di pedoni, ciclisti e motociclisti, nonché automobilisti, per l'eccezionale elasticità del materiale.
"Oggi il recupero energetico supera di gran lunga il recupero materico ma Ecopneus - commenta Giovanni Corbetta, Direttore Generale della Società - sta attivamente lavorando per riequilibrare il rapporto tra recupero energetico e riciclo materico a favore di quest'ultimo, in linea con le raccomandazioni dell'Unione Europea. Stiamo promuovendo la ricerca e lo sviluppo delle applicazioni che possono utilizzare i materiali derivati dai PFU non solo per diffondere adeguata informazione ma per ampliarne le possibilità di uso, sia negli ambiti già conosciuti, sia in applicazioni innovative. In questo senso è di fondamentale importanza lo sviluppo di mercati per le applicazioni esistenti."
"La realizzazione di un tratto di pavimentazione stradale con l'asfalto modificato - conclude Giovanni Corbetta - unirà gli sforzi profusi dal Comune per lo svuotamento di un sito ad alto rischio, con l'impiego di manufatti derivanti dal riciclo di questi materiali, in una operazione di grande efficacia sia sul piano ambientale che sociale che confermerà l'eccellenza del Comune di Ferrara, già fortemente impegnato nello sviluppo degli acquisti verdi." (A cura di Ecopneus)

DOCUMENTAZIONE

- cronologia_via_ca_rosa_conf8mar12.doc
- scheda_prelievo_ecopneus_a_ferrara_8mar12.doc
- scheda_secondavita_pfu_recupero_materia_8mar12.doc
- scheda_ecopneus_8mar12.doc