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CULTURA - Proiezione martedì 12 settembre 2023 alle 21 alla Multisala Apollo di Ferrara

"Il Padrone delle note - Josquin Desprez": serata evento per promuovere la musica rinascimentale alla Corte degli Este

11-09-2023 / Giorno per giorno

Fu Lutero a definirlo 'il padrone delle note', riconoscendogli una padronanza e autorevolezza che ha attraversato i secoli.

Al compositore belga Josquin Desprez (1450-1521), che fu alla corte di Ercole I D'Este dal 1503 al 1504, è dedicato il docufilm Il padrone delle note- Josquin Desprez, per la regia di Marco Zarrelli, in visione martedì 12 settembre 2023 alle 21 alla Multisala Apollo, in una serata evento - patrocinato dal Comune di Ferrara, che ha patrocinato anche tutte le riprese - che intende aprire alla conoscenza dell'artista rinascimentale.

La proiezione sarà introdotta da una breve conversazione tra Camilla Cavicchi, ricercatrice in Musicologia all'Università di Padova e l'assessore alla Cultura Marco Gulinelli - a moderare la giornalista Camilla Ghedini - che ricorda l'immensa produzione di Desprez, tra «i compositori più importanti dell'Occidente», tra sonetti, chanson, mottetti, frottole, messe.

E che paragona, «per la sua capacità di raffigurare l'armonia del mondo e l'equilibrio delle passioni» a un Ariosto della musica. Cavicchi, che da anni divide la sua attività tra Italia e Francia, e che l'assessore Gulinelli tiene a ringraziare anche come autrice di numerosi scritti, tra cui il contributo a Josquin Desprez. Il signore dei suoni del Rinascimento, volume a cura di Enzo Restagno, direttore di Ferrara Arte, è infatti tra le voci del docufilm.

È stata scelta da Zarelli in quanto esperta della cappella ducale (l'attuale Sala Estense, ndr) e dei suoi musicisti. Desprez, come rimarca Cavicchi, ebbe una carriera di grande rilievo e fu ricercato da principi italiani, francesi e dal papa. Considerato un «innovatore per i procedimenti di scrittura musicale del Quattrocento, godeva di un tale prestigio da potersi permettere di scegliere i propri mecenati». Il suo arrivo a Ferrara «fece capire a tutti i principi europei che gli estensi erano musicisti esperti e che la loro influenza era pari a quella del re di Francia o del papa».

Un docufilm, finanziato dal Ministero della Cultura e dalla Regione Lazio, che secondo Gulinelli e Cavicchi sfata il falso mito secondo cui l'arte è affare solo degli addetti ai lavori.

«La presenza continua e consistente di musica accompagnata dalle immagini dei luoghi vissuti da Josquin permette al pubblico di avere un accesso mediato al suo repertorio. È musica densa, profonda, capace di produrre in noi emozioni. Questo la rende atemporale e inclusiva», la riflessione unanime.

La proiezione, che rientra nella promozione ministeriale Cinema Revolution, sarà ad ingresso unico di 3.50.

«Abbiamo scelto di inserire il film in questa rassegna - la chiosa del titolare dell'Apollo, Erik Protti - con la convinzione profonda che i cinema siano luoghi in cui promuovere cultura».

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