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PALIO - In esposizione anche due bozzetti che si sono rivelati essere di Adolfo Busi, noto pittore e cartellonista faentino

La mostra "Il Palio è Ferrara" visitabile fino a giovedì 16 novembre 2023

02-11-2023 / Giorno per giorno

AGGIORNAMENTO del 2 novembre 2023 - La mostra su "Il Palio è Ferrara" è prorogata a giovedì 16 novembre 2023.
Durante l'inaugurazione Lucio Scardino, noto storico dell'arte, autore di numerose ricerche e pubblicazioni dedicate all'arte ferrarese e nazionale, ha riconosciuto nei due quadri esposti e di proprietà della famiglia Facchini, due bozzetti di Adolfo Busi, noto pittore e cartellonista faentino, che servirono per la decorazione dei muri dell'ex Palazzo INA di largo Castello.
Nel 1984 questo murale di Busi era stato oggetto di uno studio dello stesso Scardino pubblicato sul n. 2 del trimestrale della Camera di commercio "La Pianura" che evidenziava, tra l'altro, come l'autore fosse fortemente influenzato dalla corrente novecentista di Sironi e di Funi, di cui in questi giorni a Palazzo dei Diamanti è in corso una magnifica mostra.
Scardino, nell'articolo citato, evidenzia soprattutto nei cavalli disegnati da Busi una forte ispirazione a quelli ritratti da Funi nella decorazioni della Sala dell'Arengo della Residenza Municipale che si trova a pochi metri dalla esposizione prorogata al 16 novembre.
Lo stesso Scardino ha commentato: "Questo ritrovamento aggiunge un episodio significativo alla storia del muralismo ferrarese fra le due guerre, il cui capolavoro fu l'affresco di Funi in Comune. Ma penso anche alle decorazioni di Galileo Cattabriga nella palazzina dell'ex Mercato Ortofrutticolo, di Carlo Parmeggiani nella sala dei veleni del Castello Estense, di Mario Capuzzo nel palazzo Koch, già sede della Cassa di Risparmio di Ferrara".

Da Cronacacomune del 20 ottobre 2023
"IL PALIO è FERRARA" è il tema di un ciclo di incontri di approfondimento storico che il Comune di Ferrara e l'Ente Palio aps avvieranno con la serata in programma lunedì 23 ottobre 2023 alle 21 nel Ridotto del Teatro Comunale di Ferrara.

Questo primo appuntamento sarà dedicato al Palio degli anni '30 e alla figura del suo creatore: Guido Angelo Facchini. I prossimi appuntamenti tratteranno della ripresa del Palio negli anni '60 ed infine il Palio contemporaneo. Le date saranno comunicate successivamente.

Saranno presenti: l'assessore al Palio Nicola Lodi, il presidente dell'Ente Palio di Ferrara Nicola Borsetti, Gabriele Mantovani presidente Commissione Immagine del Palio, Leopoldo Santini storico e custode dell'archivio Facchini, Marco Nonato autore del libro il "Palio di S. Giorgio 1933-39", Anna Quarzi presidente ISCO di Ferrara, Carlo Magri autore della videointervista con il figlio di Facchini, Laura Facchini nipote e Francesco Paparella moderatore.

LA MOSTRAMartedì 24 ottobre 2023 alle 9.30 nella Sala dell'Albo Pretorio della sede del Comune (piazza Municipio 2) sarà inaugurata una mostra dove saranno esposti documenti e illustrazioni riguardanti l'opera letteraria, di promozione culturale ed artistica di Guido Angelo Facchini. L'ingresso alla mostra - che sarà visitabile fino a venerdì 27 ottobre - è libero, con lo stesso orario di apertura di Palazzo Municipale.    

Guido Angelo Facchini nasce a Ferrara il 24 settembre del 1904, dimostrando ben presto un carattere deciso, volitivo ed intraprendente. Appassionato ginnasta, attivo nella PGF (Palestra Ginnastica Ferrara di cui scrisse la gloriosa storia per i 50 anni - 1879-1929 - dalla sua fondazione), scopre una precoce passione per la scrittura e per la poesia. Già a 16 anni viene pubblicata sulla Gazzetta Ferrarese una sua poesia sulla morte di un suo coetaneo e da quel momento si susseguono pubblicazioni di liriche fino al suo primo volume "i vagiti di un vagabondo" a 17 anni.

Collabora con la Gazzetta Ferrarese, diventandone il responsabile della pagina culturale, per poi passare insieme alla testata stessa nel Corriere Padano (1928) illuminatamente diretto da Nello Quilici e frequentato dalle migliori firme degli intellettuali dell'epoca, anche a livello nazionale.

Si laurea a Ferrara in Matematica e Fisica nel 1927 (facoltà scientifica voluta fortemente dai genitori) per poi dedicarsi alla sua vera passione: la scrittura, l'arte e, soprattutto, la poesia. Tra i 18 e 26 anni escono due romanzi, una novella e 9 opere teatrali, oltre a due volumi di poesie ("Airone" e "I canti della Verna", quest'ultimo tutt'ora in vendita presso l'omonimo Santuario).

Manifesta, proprio in questi anni, notevoli capacità nell'organizzare eventi culturali. A scorrere i vari impegni e le manifestazioni nelle quali viene coinvolto è da vertigini: la "settimana ferrarese" per l'inaugurazione della Torre della Vittoria, "l'Ottava d'oro" (ricoprendo il ruolo di Segretario) in preparazione del IV centenario della morte dell'Ariosto, il Palio, mostre artistiche correlate a questi eventi, conferenze in Italia ed all'Estero (Olanda, Germania, Svizzera, Francia) su Ferrara e l'arte rinascimentale all'epoca degli Estensi.

Negli stessi anni svolge vari incarichi in enti con finalità culturali (Istituto di Cultura, Sindacato artisti e scrittori, Membro del Comitato Comunale per l'ente legato Torregiani, per il Tempio di S. Francesco, Deputato di Storia Patria, Consigliere per l'Ente provinciale per il Turismo, nella cui sede presso il Palazzo INA fu dipinto un importante affresco sul Palio di quegli anni, Consultore di Ferrarie Decus, Presidente dell'Istituto di cultura Italo - germanica, e negli anni della guerra Direttore Amministrativo del Corriere Padano, membro dell'Istituto per la storia del Risorgimento , Accademico delle scienze di Ferrara), promuove iniziative volte a valorizzare i giovani artisti ferraresi e fonda e dirige "IL DIAMANTE", dove sarà al suo fianco Mimì Quilici Buzzacchi che curerà tutta la parte grafica della rivista che sarà pubblicata dal 1928 al 1935, con lo scopo dichiarato di promuovere l'arte in ogni sua forma ed i giovani artisti ferraresi.

In quegli anni pubblica vari lavori di rilievo storico, altra sua passione: "Ferrara medioevale" (1932), "Fulgori di Poesia e d'arte nella storia di Ferrara" (1932), "La storia del Palio ferrarese" (1933), "Stemmi, imprese e divise dei principi d'Este" (1935), "Donne e Madonne nella pittura italiana" (1934), "Donne d'amore e di leggenda nella storia di Ferrara" (1935), "Il paese dei canti e degli incanti" (1936). Ma l'opera storica senz'altro più importante rimarrà "la storia di Ferrara" primo lavoro completo sulla storia di Ferrara dopo quella del Frizzi, pubblicata nel 1933 e riedita nel 1959 a cura di Gualtiero Medri.

Fu con il Palio che Guido Angelo (definito unanimemente il "papà del Palio") riuscirà in una impresa che unisce l'idea artistica ispirata dagli affreschi della sala dei mesi di Palazzo Schifanoia, messa in opera dalla impareggiabile Nives Casati (di cui Facchini ha il merito di un'indubbia valorizzazione), la ricerca storica scoprendo i documenti che attribuirono a Ferrara un primato storico e il lavoro organizzativo costruendo a tavolino Contrade e Borghi, individuandone i nomi, costruendo il Regolamento e disegnando di suo pugno le bandiere ed i simboli del Palio che saranno quasi in toto riprese dal Palio contemporaneo.

Negli ultimi anni prima della sua improvvisa scomparsa il 26 marzo del 1977 a Prato, scrive un romanzo tutt'ora inedito "Giò, vita con Italo" (Italo Balbo) e un bellissimo volume di poesie in dialetto ferrarese: "Il Blezz ad Frara", edito dalla Banca di Credito Agrario (1976), oltre a continuare a sviluppare la sua attività di conferenziere, giornalista e di poeta.

Intervenne con forza per sostenere nel secondo dopoguerra, attraverso articoli sulla stampa ferrarese negli anni di discussione sulla ripresa del Palio. Volle che la documentazione in suo possesso sul Palio rimanesse a Ferrara e la consegnò nelle mani di Leopoldo Santini che l'ha conservata in tutti questi anni, collaborando anche a tre lavori sul Palio che contenevano un ricordo dell'opera di Guido Angelo Facchini: "L'indimenticabile mostra del '33" Quaderni del liceo classico Ariosto di Michele Pastore e Silvia Podetti (2000); "Ferrara 750 anni di Palio" di Sara Accorsi e Riccardi Rimondi (2008) e "Palio di San Giorgio. Torneo delle contrade per l'arme di San Giorgio 1933-1939" di Marco Nonato con il contributo, oltre che di Santini, anche di Laura Gessi (2019).

Nelle foto alcuni momenti dell'inaugurazione della mostra documentale in residenza municipale svoltasi nella mattinata di martedì 24 ottobre 2023 alla presenza del vicesindaco Nicola Lodi, dei curatori dell'allestimento, dei familiari e dei rappresentanti dell'Ente Palio di Ferrara

Immagini scaricabili:

Locandina "Il Palio è Ferrara" da lunedì 23 ottobre 2023 Guido Angelo Facchini Guido Angelo Facchini a cavallo a Milano La storia di Ferrara di Guido Angelo Facchini Guido Angelo Facchini a cavallo Facchini, Mimì Quilici e giovane Folco Quilici Mostra Il Palio è Ferrara - Inaugurazione 24 ottobre 2023 Uno dei bozzetti di Adolfo Busi in mostra in Municipio per la mostra Il Palio è Ferrara