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PARI OPPORTUNITA' - Stanziamenti per attività di informazione, prevenzione e promozione dei presidi sanitari fino a settembre 2024

Tutela delle persone vittime della tratta o sottoposte a grave sfruttamento: rinnovati i progetti

29-11-2023 / Giorno per giorno

Progetti socio sanitari per la tutela delle persone vittime della tratta o sottoposte a grave sfruttamento sessuale e lavorativo - denominati "Oltre la Strada/Riduzione del danno" e "Invisibile" - sono stati approvati per il periodo da ottobre 2023 fino a settembre 2024 dal Comune di Ferrara, tramite l'Assessorato alle Pari Opportunità, in accordo con la Regione Emilia Romagna (delibera di Giunta Comunale 661 del 28 novembre 2023).

Si tratta della prosecuzione, in continuità con gli anni precedenti e fin dal 1996, di progetti di prevenzione socio sanitaria rivolti al fenomeno della prostituzione in strada e al chiuso, e si realizzano attraverso interventi specifici di contatto tra le operatrici dell'Unità di Strada del Centro Donna Giustizia aps di Ferrara - a cui è affidata la gestione dei due progetti - e le sex worker, per promuovere sensibilizzazione e informazione sui rischi delle infezioni e malattie sessualmente trasmissibili e sull'importanza della tutela della salute.

I fenomeni di prostituzione - spiega la nota descrittiva - pongono un'importante questione di salute pubblica in quanto le persone che si prostituiscono, soprattutto se in condizioni di irregolarità, affrontano ostacoli importanti di natura sociale, giuridica, linguistica e culturale per l'accesso ai servizi socio-sanitari, contribuendo conseguentemente all'incidenza di nuove diagnosi di IST (infezioni sessualmente trasmissibili), in particolare Hiv, rispetto alla popolazione generale.

Per la prostituzione al chiuso, le operatrici procedono con telefonate di contatto ai numeri pubblicizzati nei siti web e tramite i canali social per invitarle, e spesso ad accompagnarle, a fare visite mediche e a sottoporsi a screening sulle IST allo scopo di raggiungere questi obiettivi, ovvero:
- diminuire tra le persone che si prostituiscono la frequenza di comportamenti a rischio;
- promuovere e sostenere l'accesso delle persone che si prostituiscono verso i presidi sanitari territoriali;

La Regione Emilia Romagna, a seguito della sottoscrizione di questo Accordo, destina al Comune di Ferrara un contributo importante per la tutela delle persone vulnerabili coinvolte nel mercato della prostituzione a cui si aggiunge una quota di compartecipazione degli enti attuatori pari al 30% della somma complessivamente concessa dalla Regione Emilia Romagna.
Le quote di sostegno ai progetti in parola, sono così ripartite:
- quanto ad euro 39.535,28 a carico della Regione Emilia Romagna;
- quanto ad euro 16.942,40 a carico del Comune di Ferrara.

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