Incontro tecnico questa mattina in residenza municipale con l'assessore Rossella Zadro e il presidente Ami Ruzziconi
Delegazione francese a Ferrara per studiare la formula della mobilità nelle ztl
01-04-2010 / Giorno per giorno
La Francia guarda con interesse il modello Ferrara come esempio da imitare per la mobilità ciclistica e per le Zone a Traffico Limitato. Lo fa dopo che è diventato legge il nuovo Codice della Strada per i Centri Urbani che affianca alle tradizionali Aree Pedonali e Zone 30 anche le "Zone de Rencontre", aree urbane di coesistenza tra i vari utenti della strada dove la velocità massima consentita è di 20 Kmh e dove la precedenza è garantita agli utenti deboli come ciclisti e pedoni.
Qualche settimana fa a visitare Ferrara è stata una delegazione del Certu, il Centro studi sui trasporti urbani del Ministero dell'Ecologia Francese, capitanata da Catia Rennesson del Cete di Lyon meglio nota in Francia come 'madame piétons' (signora dei pedoni) per aver attuato politiche di promozione della mobilità pedonale riducendo a zero, come nel caso di Chambery, le possibilità di conflitto tra pedoni e mezzi motorizzati attraverso l'introduzione di misure di moderazione della velocità.
Si è svolta questa mattina (1 aprile), come preannunciato nei giorni scorsi (30 aprile), la visita di alcuni delegati della Municipalità di Nantes intenzionati a scoprire nella nostra città i segreti del successo della bicicletta e della convivenza nelle ZTL tra auto e utenza debole della strada. Il gruppo di lavoro è stato accolto in Municipio da rappresentanti del Comune di Ferrara e dell'Agenzia della Mobilità. Per parte ferrarese erano presenti, tra gli altri, l'assessore all'Ambiente Rossella Zadro, il presidente di AMI Giuseppe Ruzziconi, il Bicycle manager Gianni Stefanati e il Mobility manager Enrico Pocaterra. La delegazione di Nantes è composta da Jean François Retière vice presidente dei Transporti pubblici e della mobilità, Jacques Garrot vice presidente degli "soft modes", Eric Chevalier direttore generale Trasporti e Mobilità, Dominique Godineau direttrice Studi e Prospettiva, Hadrien Bedok direttore "soft modes", Amélie Ranty project manager Studi e Prospettiva, Anne Vicenzotti progetti europei.