Comune di Ferrara

sabato, 10 maggio 2025.

Dove sei: Homepage > Lista notizie > In acqua per stabilire un contatto

Il nuoto come strumento per favorire l'integrazione dei disabili

In acqua per stabilire un contatto

01-04-2010 / Giorno per giorno

L'acqua come elemento che facilita la comunicazione e agevola i movimenti, offrendo benessere fisico e psichico. Questa l'idea su cui si fonda il progetto lanciato dal Csi (Centro Sportivo Italiano) di Ferrara e dall'associazione 'Dalla terra alla luna' per l'utilizzo del nuoto come strumento di integrazione per i diversamente abili.
Cofinanziato da fondi regionali per quasi un terzo dell'impegno finanziario previsto (30mila euro), il progetto ha preso il via nell'ottobre scorso, all'interno delle piscine comunali e provinciali di Ferrara, e nelle prossime settimane vedrà lo svolgimento della fase legata alla formazione degli operatori. Due infatti sono gli obiettivi alla base dell'iniziativa, come spiegato stamani in conferenza stampa dal presidente del Comitato provinciale Csi Renato Dionisi e dal responsabile tecnico del progetto stesso Giovanni Meloncelli. "Da un lato si vuole migliorare l'accesso alla pratica del nuoto da parte di bambini e ragazzi con disabilità, sfruttando lo sport come elemento di comunicazione, relazione e integrazione sociale. Dall'altro si intende fornire una specifica formazione tecnica agli operatori, attraverso un programma di lezioni tenute da esperti del settore e volte a qualificare le conoscenze degli istruttori che si trovano a operare con atleti disabili". Quattro gli incontri, rivolti agli istruttori Csi e non solo, che si terranno tra il 14 aprile e il 5 maggio prossimi all'interno del Centro sportivo Il Kleb.
Entrambi convinti dell'importanza del connubio tra sport e disabilità i due partner dell'iniziativa sono da tempo impegnati, ciascuno con proprie peculiarità, nel campo del sociale. Da anni infatti il Csi promuove l'utilizzo dell'attività motoria e, in particolare del nuoto, come strumento per migliorare la qualità della vita sia sul piano fisico che su quello delle relazioni e attualmente annovera tra i suoi iscritti circa 300 atleti in situazione di disagio, 75 dei quali con disabilità sensoriali o motorie. L'associazione Dalla terra alla luna, nata nel 2002 da un gruppo di genitori, si occupa invece, in modo particolare, di persone affette da autismo, con l'ausilio di educatori professionali e psicologi di supporto. "L'esperienza che da tempo i nostri ragazzi stanno conducendo con il Csi - ha confermato Michele d'Ascanio specialista dell'associazione e tra i relatori del corso di formazione - ha dimostrato chiaramente i molti vantaggi del lavoro in acqua, che potranno essere aumentati illustrando in maniera approfondita agli istruttori le peculiarità delle varie forme di disabilità".
Soddisfazione per le opportunità offerte dal progetto è stata espressa anche dagli assessori allo Sport del Comune e alle Politiche giovanili della Provincia che hanno appoggiato l'iniziativa. "Si tratta di una proposta indubbiamente lodevole - ha dichiarato Luciano Masieri -, che si allinea perfettamente con uno dei punti cardine del mio programma di assessore allo Sport del Comune, ossia quello della diffusione di 'una cultura della normalità nella diversa abilità'. Alle associazioni promotrici va il mio ringraziamento per quanto fatto e per quanto continueranno a fare". "Il primo posto ottenuto nella graduatoria provinciale di assegnazione dei fondi regionali per la promozione sportiva - ha ricordato Massimiliano Fiorillo - basta già chiaramente a dimostrare la validità del progetto, che ci auguriamo possa proseguire, con nuovi contributi, anche in futuro".