AMBIENTE - Primo appuntamento del tavolo tecnico nella sala del Consiglio del Comune di Ferrara (giovedì 30 maggio 2024)
Riduzione del prelievo di acqua dal Po per fini industriali: studio di fattibilità per il riuso delle acque reflue della città
31-05-2024 / Giorno per giorno
Nel pomeriggio di giovedì 30 maggio 2024, nella sala del Consiglio comunale della residenza municipale di Ferrara si è tenuto il primo incontro del Tavolo Tecnico istituito per la realizzazione dello Studio di Fattibilità dedicato al riuso idrico delle acque di scarico della città di Ferrara a beneficio del Petrolchimico.
Si tratta di una sfida fortemente voluta dal Comune di Ferrara e accolta, sostenuta e finanziata dall'AdBPo volta a valutare la possibilità di utilizzare le acque in uscita dal depuratore cittadino per alimentare i circuiti idrici, produttivi e di raffreddamento, del Polo Industriale e Tecnologico di Ferrara. La realizzazione dell'opera, che lo studio valuterà sia in termini di risultati attesi che di sostenibilità economica, potrebbe contribuire, in sinergia con il progetto di Efficientamento del Polo Industriale e Tecnologico (oggetto del Protocollo di Intesa sottoscritto lo scorso 2 maggio 2024 con i Ministeri Mase e Mimit) a garantire la tutela, la sostenibilità e la riduzione del consumo di acqua per usi industriali del comparto ferrarese.
Lo studio di fattibilità affidato ad Unife e al Politecnico delle Marche, particolarmente innovativo in termini di riuso e che promuove Ferrara come avamposto in Italia nell'ottica della sostenibilità idrica, una volta ultimato potrebbe fungere da modello a livello regionale per valutazioni progettuali simili, tutte volte alla tutela della risorsa e alla riduzione dell'uso per scopi industriali.
La riduzione del prelievo di acqua dal Po per uso industriale - con il recupero e l'utilizzo delle acque reflue in uscita dal depuratore cittadino per il funzionamento del Polo industriale e Tecnologico di Ferrara - infatti è l'obiettivo a cui punta lo "Studio di fattibilità e impatto ambientale per il riuso a fine industriale di acque reflue depurate della città di Ferrara", già oggetto di un accordo di collaborazione sottoscritto da Comune di Ferrara, Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po (AdBPo), Provincia di Ferrara, Università di Ferrara, Università Politecnica delle Marche e Agenzia Territoriale dell'Emilia-Romagna per i Servizi Idrici e Rifiuti (Atersir) e con la partecipazione attiva della Regione Emilia-Romagna.
All'incontro nella sala consiliare del Comune di Ferrara sono intervenuti per l'Autorità di Bacino il segretario generale Alessandro Bratti; il docente ordinario di Ingegneria ambientale dell'Università politecnica delle Marche Francesco Fatone; i docenti dell'Università di Ferrara Luisa Pasti (Chimica analitica) e Stefano Alvisi (Costruzioni idrauliche); il direttore di Atersir Vito Belladonna e per il Comune il Capo di Gabinetto, Alessia Pedrielli, e il dirigente del Servizio Ambiente e Agricoltura del Comune di Ferrara, Alessio Stabellini.
In collegamento da remoto i rappresentanti della Regione Emilia-Romagna: la responsabile dell'Area Tutela e gestione acqua Patrizia Ercoli; la responsabile del Settore tutela dell'ambiente ed economia circolare Cristina Govoni; il funzionario dell'Area Tutela e gestione acqua Davide Sgarzi e Simona Fabbri dell'Area Geologia, suoli e sismica - Settore Difesa del territorio.
Come è stato sottolineato fin dall'apertura, la fase attuale del lavoro si basa sull'acquisizione dei dati storici, qualitativi e relativi a specifiche necessità. Gli elementi raccolti serviranno per confronti e proiezioni di utilizzo, in modo da poter arrivare alla conclusione dello studio preliminare da presentare a settembre 2024, che verifichi - su diverse ipotesi strutturali - la fattibilità della realizzazione di una condotta che colleghi il depuratore cittadino al Polo Industriale, previa ulteriore purificazione delle acque, per un riuso virtuoso della risorsa idrica.
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