Viaggi di gruppo, attività socializzanti diurne e serali organizzate per creare momenti di aggregazione che siano inclusivi e diano modo ai beneficiari di sperimentare nuovi contesti e stili di vita. Questo, tutto insieme, è il progetto "Stand by Me", realizzato dall'Associazione di Promozione Sociale "Casa e Lavoro", anche grazie al contributo di quasi 5.300 euro assegnato dall'assessorato alle Politiche Sociosanitarie del Comune di Ferrara nell'ambito di un avviso pubblico destinato agli enti del Terzo Settore. Sono circa 30 le persone con disabilità coinvolte nelle attività, che sono supervisionate da soci e tutor dell'associazione. 

"Un progetto - sottolinea l'assessore comunale alle Politiche Sociosanitarie Cristina Coletti - nato per promuovere l'autonomia delle persone con disabilità intellettiva, con tante opportunità per i ragazzi di poter sviluppare nuove abilità personali in contesti adeguati, ma anche spingere i beneficiari a tessere nuovi rapporti attraverso lo stare insieme. Ciò che aggiunge valore all'iniziativa è la volontà di alleviare il carico assistenziale alle famiglie, favorendo per i propri cari percorsi inclusivi e a contrasto dell'isolamento sociale. Ringrazio "Casa e Lavoro" per aver coinvolto questi 30 ragazzi in azioni efficaci, che si sono tenute in un clima armonioso, di gioia e soprattutto sicuro. Il mio è un plauso sentito perché proposte come questa uniscono la comunità sotto il segno dell'inclusione". 

Fra le attività finanziate rientrano due vacanze di gruppo che si sono tenute nel periodo estivo, in montagna e al mare. A questo si affiancano i circa 40 appuntamenti socializzanti - dalle uscite al cinema e in piscina, fino ai ritrovi per eventi musicali o sportivi dedicati ai ragazzi - che si svolgono sul territorio. 

Tutti i momenti promossi nell'ambito progettuale sono nati con l'intento di rispondere ai bisogni espressi dai ragazzi. Per questo sono state realizzate iniziative orientate ad aumentare la qualità del benessere delle persone, attraverso la valorizzazione e la promozione dell'autodeterminazione di ogni partecipante. 

Nella FOTO i beneficiari del progetto durante un'iniziativa socializzante

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