BIBLIOTECA ARIOSTEA - Giovedì 19 dicembre 2024 alle 17 conferenza in sala Agnelli e in diretta video sul canale youtube Archibiblio web
"A Natale siamo tutti più buoni?": l'antropologia del dono spiegata da Arianna Verdecchia e Stefano Caracciolo
18-12-2024 / Giorno per giorno
Sarà dedicata al Natale e in particolare all'"antropologia del dono" e alle "caratteristiche psicologiche dei regali natalizi", la prima conferenza del nuovo ciclo di incontri 'Anatomie della mente' in programma giovedì 19 dicembre 2024 alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca (via Scienze 17 Ferrara). Interverranno Arianna Verdecchia (dottoressa in Antropologia) e Stefano Caracciolo (già professore ordinario di Psicologia Clinica, Università di Ferrara).
Il ciclo di incontri dedicati a temi di psicologia, a cura di Stefano Caracciolo, è giunto al suo diciottesimo anno, ed è aperto a tutti gli interessati.
L'incontro potrà essere seguito anche in diretta video sul canale youtube Archibiblio web.
LA SCHEDA (a cura degli organizzatori)
Le scienze sociali si sono poste ormai da tempo molti interrogativi sulle dinamiche del dono. Si deve a Marcel Mauss, padre fondatore della etnologia e discepolo/nipote del filosofo Durkheim, un fondamentale contributo sulle caratteristiche del dono e dello scambio nelle società arcaiche (Saggio sul dono, 1° ed. 1924). A partire dal concetto di homo oeconomicus si fonda il paradigma dell'interpretazione utilitaristica del dono, come risultato dei calcoli intrecciati dei singoli individui. Ma Durkheim, e poi Lévi-Strauss e lo stesso Mauss, introducono il secondo paradigma, cosiddetto collettivista, secondo cui è la cultura che genera lo scambio di doni su cui si basa la collettività: sono i legami sociali che spingono le persone a donare, e non solo gli interessi individuali. Nel terzo paradigma, recentemente introdotto da Alain Caillé (Antiutilitarismo e Paradigma del Dono, 2016) e da Jacques Goudbout (L'Esprit du Don, 2000) il dono viene proposto come
unità fondante della società, in cui al valore d'uso (dono come soddisfazione di bisogni) ed al valore di scambio (dono come mezzo di acquisto di beni e servizi) si aggiunge un terzo tipo di valore, il valore di legame, in cui il legame sociale costruito in modo disinteressato tramite il dono diviene più importante del bene stesso che viene donato.
Nella attuale società e nella nostra cultura, il Natale, al di là dei suoi aspetti religiosi e commerciali (utilitaristici e legati allo scambio di merci per un profitto) rimanda proprio ad un progetto che mira a rinsaldare i legami, familiari e sociali, in cui si iscrive la dinamica del dono natalizio, che quindi riassume in sé le caratteristiche più arcaiche, ovvero l'augurio di felicità, prosperità e benessere per il nuovo anno, ma anche le dimensioni antiutilitaristiche e di costruzione di legami sociali. A questo obiettivo dunque rimandano non solo le consolidate tradizioni dei regali, specie per i bambini ma non soltanto, ma anche le molteplici iniziative benefiche di altruismo e generosità verso i più poveri e bisognosi, che nel Natale trovano un'occasione per esprimersi compiutamente. Lo sguardo della Psicologia e della Antropologia ci consentono dunque di esplorare in via privilegiata le vie per cui, è proprio vero, a Natale si diventa tutti 'un po' più buoni'.
Qui il calendario del ciclo "Anatomie della mente", anno XVIII, 2024-2025
► Il programma completo degli appuntamenti culturali della biblioteca comunale Ariostea di Ferrara alla pagina: http://archibiblio.comune.fe.it
Link diretto al canale youtube Archibiblio web con le dirette e l'archivio delle registrazioni degli incontri: https://www.youtube.com/channel/UC1_ahjDGRJ3MgG45Pxs90Bg
Immagini scaricabili: