SALA NEMESIO ORSATTI - Fino a domenica 2 febbraio 2025 in mostra a Pontelagoscuro (via Risorgimento 4)
“La mia/nostra Ferrara”: collettiva di fotografia in ricordo di Leopoldo Baldin
20-01-2025 / Giorno per giorno

>>AGGIORNAMENTO del 20 gennaio 2025 - Un bagno di folla e affetto ha salutato l'inaugurazione della mostra "La mia-nostra Ferrara - Capitolo Sesto", in mostra fino a domenica 2 febbraio 2025 alla Sala Nemesio Orsatti di Pontelagoscuro (Ferrara). L'iniziativa è un omaggio alla memoria di Leopoldo Gigi Baldin da parte della comunità di Pontelagoscuro e dei sei fotografi pontesani Marco Bigoni, Sonia Campanelli, Paolo Marzola, Roberto Pavani, Sergio Sangiorgi e Gianfranco Ganzaroli, quest'ultimo scomparso il 10 dicembre 2024.
Una commossa Anna Calovi, moglie di Baldin, domenica 12 gennaio 2025 ha tagliato il nastro di apertura accompagnata dal commento musicale al piano del maestro Nicola Badolato, dalle poesie di Eridano Battaglioli, dalla benedizione del parroco di Pontelagoscuro don Luciano Domeneghetti e dal saluto di benvenuto del presidente della Pro loco Giovanni Pecorari.
Gigi Baldin ha improntato la sua vita ad una profonda e costante passione per la vita e il benessere degli altri, che ha espresso nella professione medica, curando il corpo dei suoi assistiti, nella fotografia, cogliendo la bellezza della vita quotidiana e del nostro habitat naturale e urbano, nel volontariato ecologico, tenendo puliti i giardini e l'ambiente. Non da ultimo nella fede e nell'attaccamento alla famiglia, alla quale ha dedicato ogni energia e affetto.
Questa mostra è un inno alla vita e alla bellezza, elevata alla ennesima potenza dalla partecipazione, tra i sei fotografi, di Gianfranco Ganzaroli - prematuramente scomparso pochi giorni prima di Natale - il quale, nonostante il male incurabile che lo trascinava inesorabilmente verso la fine, trovava lo spirito per scrivere che, "vista la situazione, la mostra sarebbe diventata postuma anche per lui", conferendo alla fotografia il ruolo di traghetto dalla vita terrena alla memoria di sé.
La mostra, progettata e allestita dai soci volontari della Pro loco con passione e creatività, è una carrellata di 56 splendide fotografie tutte dedicate a Ferrara e al territorio, scattate tra i muri delle architetture più magnifiche della città, le nebbiose campagne, gli interminabili fossi, senza tralasciare l'amato paese di Pontelagoscuro. Le 24 foto - 4 a testa - dei sei fotografi pontesani appese ai totem centrali circondate dalle 32 foto di Baldin esposte alle pareti perimetrali e alla base dei totem compongono il percorso affascinante tra le bellezze della città e della pianura circostante diversamente colte e interpretate dagli obbiettivi dei 7 autori: spiccano gli amati "riflessi", gli sfumati paesaggi, i "merletti" di Gigi Baldin, gli intensi scatti in bianco e nero di Gianfranco Ganzaroli, le "cartoline" di Marco Bigoni, le anatomie di Sonia Campanelli, le prospettive di Paolo Marzola, le viste aeree di Roberto Pavani, gli scorci zoomati di Sergio Sangiorgi.
Il viaggio fotografico nella nostra Ferrara è visitabile fino a domenica 2 febbraio con orari di apertura dalle 16 alle 18:30.
Info sul sito https://www.prolocopontelagoscuro.it/la-nostra-ferrara/
Da Cronacacomune del 9 gennaio 2025
A due anni dalla scomparsa una retrospettiva di fotografia rende omaggio a Leopoldo Baldin (1952-2023), con una selezione di suoi scatti scelti dai familiari e l'esposizione di 24 immagini dei fotografi pontesani Marco Bigoni, Sonia Campanelli, Gianfranco Ganzaroli (scomparso il 10/12/2024), Paolo Marzola, Roberto Pavani, Sergio Sangiorgi.
Leopoldo Baldin, per tanti Gigi, è stato uno stimato medico di famiglia con ambulatorio nella contrada pontesana di Vallelunga e un volontario dell'ambiente: grande il suo impegno nella pulizia periodica dei nostri giardini, dove raccoglieva ogni rifiuto e affiggeva inviti rivolti ai cittadini per incitare all'impegno a lasciare pulito. E mentre pedalava in sella alla sua inseparabile bicicletta girando nelle lande pontesane e ferraresi per tenerle pulite e più belle, cappello in testa e reflex al collo ha fotografato Ferrara e il suo territorio in un'infinità di scatti intrisi di amore per la propria terra.
Negli anni Gigi ha allestito numerose mostre fotografiche, l'ultima delle quali, dal titolo "La mia Ferrara - Capitolo quinto", si è svolta dal 17 marzo al 15 aprile 2018 alla Sala Nemesio Orsatti.
Ma il 9 gennaio 2023 Baldin ci ha lasciato e nel secondo anniversario sei fotografi di Pontelagoscuro lo omaggiano partecipando alla mostra "La mia/nostra Ferrara - Capitolo sesto". Omaggio che da pochi giorni si rivolge anche a uno di loro, Gianfranco Ganzaroli, fotografo di grande talento che un male incurabile ha strappato alla vita ed agli affetti: era stato il primo ad aderire all'idea di ricordare Gigi con una mostra che, oggi, purtroppo, anche per lui è mutata in retrospettiva alla memoria.
La mostra è organizzata da Pro loco Pontelagoscuro APS in collaborazione con la famiglia Baldin ed è patrocinata dal Comune di Ferrara.
Info sulla mostra al link https://www.prolocopontelagoscuro.it/la-nostra-ferrara/, Sala Nemesio Orsatti, via del Risorgimento n, 4 - Pontelagoscuro (FE)
Inaugurazione: Domenica 12 gennaio 2025, ore 16:30
Orari di apertura: dal 12 gennaio al 2 febbraio 2025, tutti i giorni dalle 16:00 alle 18:30. Chiuso domenica 19 gennaio.
Contatti: cell. 370 3318378
La mostra è situata al piano strada con accesso diretto dal marciapiedi senza dislivelli. Il bagno interno non è dotato di ausili specifici.
Ingresso libero, offerta gradita a copertura delle spese
Biografia di Leopoldo Baldin a cura di Francesca Baldin
Leopoldo Baldin, da molti chiamato Gigi, nasce a Gazzo Padovano, giusto in tempo per assistere al primo sbarco sulla luna. Primogenito in una famiglia di migranti veneti, diventa ferrarese prima delle sue due sorelle: decide di percorrere il cammino della medicina e, durante la leva militare, lavora come medico ufficiale negli Alpini, innamorandosi perdutamente delle montagne.
Conquista una bellissima insegnante, suonandole l'armonica ad occhi chiusi e facendola molto ridere con le sue freddure: con lei mette al mondo tre splendidi figli.
Si appassiona di giri in bicicletta e inizia a scattare foto in sella al suo bolide. Passa le sue estati tra i monti, fischiettando e camminando, contemplando la natura e incorniciando i suoi momenti più belli con la famiglia.
Esperto nel leggere le favole prima di dormire, durante le sue giornate si dedica alla parrocchia, alle preghiere quotidiane e visita i pazienti con diligenza. Non si fa mai mancare una lezione di ballo, un giro in bici sull'argine del Po, un piatto di pasta al ragù e una fetta di crostata: questi sono evidentemente alcuni dei più grandi segreti della sua felicità.
Gigi inizia ad esporre i suoi primi scatti fotografici su Ferrara, allestendo poi per tanti anni mostre fotografiche nella regione. Regala foto di rose a destra e a manca, in segno di riconoscenza: la fotografia diventa dunque il suo modo silenzioso di contemplare la bellezza della natura e di condividerla con chi incontra nel suo cammino.
Da sempre con un fisico invidiabile, si iscrive a un corso di ginnastica che lo trasforma in un assiduo atleta: infatti non finisce mai le sue giornate senza un centinaio di flessioni ed elevazioni.
Poliglotta autodidatta, Gigi viaggia con la moglie in ogni angolo d'Europa sfoggiando la sua padronanza del tedesco, inglese e portoghese.
Attivista dei diritti ambientali, si preoccupa della salute del suo amato paese, Pontelagoscuro, e pulisce i giardini pubblici arrivando fino a Ferrara. Con il suo entusiasmo, contagia alcuni pazienti e il suo affezionato istruttore di palestra.
Diventa nonno di tre bambini, che riempie di attenzioni, di amore, ma soprattutto gli dedica la cosa più preziosa al mondo: il suo tempo. Ritorna bambino insieme a loro e vive i suoi ultimi anni, prima della pensione, nella speranza di vederli crescere.
Continua a fotografare in sella alla bicicletta e con orgoglio fa conoscere ai nipoti ogni angolo del suo paese.
Gigi, purtroppo, ci lascia improvvisamente due anni fa, nel gennaio 2023. Lascia le tante famiglie che si è costruito, gli amici, la parrocchia, il paese, i pazienti e la natura che tanto amava. È a lui che vogliamo dedicare questa esposizione fotografica per rendere omaggio a una vita così intensa ed esemplare, per farlo vivere attraverso i suoi scatti, per ricordarlo e per ringraziarlo dell'impronta che ha lasciato nel suo piccolo e grande mondo.
Breve biografia professionale
Classe 1952, si è laureato con lode all'Università di Ferrara nel 1977 con una tesi in oculistica. Baldin ha svolto il tirocinio post-laurea all'ospedale San Giuseppe di Copparo nel 1978 con il suo maestro, il professor Orlando Arlotti.
Dopo il servizio militare svolto a Bolzano nel 1979/1980 come ufficiale medico in un battaglione di alpini, si è specializzato con lode a Ferrara in reumatologia nel 1984.
Dal 1981 fino alla pensione, raggiunta il 1° luglio 2021, ha svolto il servizio di medico di base in via Vallelunga, contrada nella quale era diventato con gli anni un punto di riferimento importante per la popolazione locale. Dal 1986 al 2018 ha avuto anche uno studio reumatologico privato in corso Porta Mare, a Ferrara.
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