SPORT - Incontro con ass. Carità e omaggio ai ragazzi delle squadre giovanili Sorgente Calcio e Copparese
Figurina del portiere Renzo Cavallina per ricordare il "Giorno della memoria ogni giorno"
13-03-2025 / Giorno per giorno

Figurina commemorativa del portiere di calcio Renzo Cavallina quella che è stata consegnata ai ragazzi di due squadre giovanili di calcio di Ferrara, giovedi 13 marzo 2025 nella sala del Consiglio del Comune di Ferrara. A fare il padrone di casa dell'incontro l'assessore allo Sport Francesco Carità insieme con la delegata regionale dell'Area sociale della Lega nazionale dilettanti Lnd Rebecca Bottoni, il presidente dell'associazione Figurine Forever di Bologna Emiliano Nanni, il vice presidente di ANED (Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti) Fabrizio Tosi, il consigliere regionale Figc Lanfranco Mongardi, il direttore generale della Spal Luca Carra. Sono intervenute anche la figlia Ada e le nipoti di Renzo Raffaella e Letizia Cavallina, con la lettura di una poesia scritta durante la priglionia [il testo nelle immagini scaricabili in fondo alla pagina].
I ragazzi a cui è stato consegnato l'omaggio per ricordare il campione che subì la deportazione in un campo di concentramento nazista sono gli atleti della squadra giovanile under 15 della Sorgente Calcio asd con il presidente Dino Stangolini e il responsabile del settore giovanilwe Emidio Filipponi e quelli della squadra giovanile della Copparese (classe 2012-2013) con il vice Sergio Divorziati, dirigenti e accompagnatori.
Durante l'incontro è stata distribuita la figurina solidale Celebrative Sticker #137 dedicata a
Renzo Cavallina, realizzata con il patrocinio del Parma Calcio e in collaborazione con Lega nazionale dilettanti-LND e ANED-Associazione Nazionale Ex Deportati.
LA SCHEDA di Renzo Cavallina - Portiere nato nella frazione di Villanova di Ferrara nel 1921 e giocatore nelle giovanili della Spal, Villanova, Saletta prima di arrivare al Parma dove esordisce nella stagione 1940/41e in cui gioca fino al 1943, quando viene richiamato alle armi. Ma qui Cavallina compie una scelta difficile e dolorosa: si rifiuta di entrare nell'esercito per la Repubblica di Salò di Mussolini e viene quindi catturato dalle truppe tedesche e deportato in un campo di concentramento in Germania, tra sofferenze e privazioni. Al ritorno dalla prigionia proseguirà la carriera calcistica nel Parma per poi iniziare l'attività di allenatore.
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