SPORT - I ginnasti ricevuti in Municipio dall'assessore allo Sport Francesco Carità
Agli atleti della Palestra Ginnastica Ferrara, campioni d'Italia, le congratulazioni e il riconoscimento del Comune di Ferrara
26-05-2025 / Giorno per giorno

Otto protagonisti per un'impresa sportiva che ha portato Ferrara in cima al podio tricolore della ginnastica artistica maschile. Sono gli atleti della Pgf-Palestra Ginnastica Ferrara che lo scorso 3 maggio a Firenze si sono 'laureati' campioni d'Italia. Per celebrare il loro successo, i giovani ginnasti sono stati ricevuti oggi nella residenza municipale dall'assessore comunale allo Sport Francesco Carità, che ha consegnato loro una targa da parte dell'Amministrazione Comunale. Ad accompagnarli il presidente della Pgf Franco Mantero, con tutto lo staff tecnico, e il presidente di Avis Comunale Ferrara, partner della Pgf, Alessandro Cattabriga con l'ex presidente Sergio Mazzini.
"Posso solo immaginare l'entusiasmo dei ragazzi al momento dell'annuncio dei risultati, un'emozione che ho provato io stesso - ha dichiarato l'assessore Francesco Carità -. Ricordo che, anche se nessuno lo aveva detto esplicitamente, l'atmosfera già lasciava presagire un risultato importante. Conquistare il primo posto è senza dubbio il frutto dell'ottimo lavoro di preparazione svolto dai ragazzi: quel giorno ho visto un gruppo molto unito, che trasmetteva vera gioia. Il titolo è meritato, così come il nostro, seppur piccolo, riconoscimento. A nome del sindaco, della giunta e di tutta la città di Ferrara, l'amministrazione vuole ringraziare calorosamente i ragazzi per il loro impegno e la loro dedizione".
"L'assessore Carità ha colto con precisione il vero significato di quella giornata - ha dichiarato il presidente Franco Mantero -. I ragazzi hanno dimostrato di essere una vera squadra, anche se nella ginnastica il concetto di squadra è diverso rispetto ad altri sport: i nostri campionati a squadre sono in realtà una somma di prove individuali, dove ciascuno compete da solo. Tuttavia, non conta solo il momento in cui si sale sull'attrezzo, ma anche quello della preparazione e di condivisione dell'esperienza. I ragazzi hanno dimostrato di saper lavorare insieme, con la consapevolezza di poter dare ciascuno un contributo importante per un buon risultato. Questo successo rappresenta un tassello fondamentale di un progetto che nasce da lontano e che abbraccia lo sport, il sociale e l'inclusione, valori in cui crediamo a 360 gradi".
Anche dai vertici dell'Avis ferrarese sono giunte le più calorose congratulazioni per "un risultato che riempie di orgoglio tutta la famiglie Avis, da sempre vicina alla Pgf, e tutto il mondo sportivo ferrarese".
LA SCHEDA a cura della Palestra Ginnastica Ferrara asd
La vittoria di un Campionato ha una storia che va oltre il semplice calendario, fatto di tappe e finalissime, è frutto di un progetto sportivo che parte da lontano, anche quando il successo arriva come un fulmine a ciel sereno o, meglio, un arcobaleno, inaspettato quanto meraviglioso. Ma, nel raccontare la cavalcata che ha portato la Palestra Ginnastica Ferrara fino al gradino più alto del podio di Firenze, un punto di partenza bisogna metterlo. Quantomeno per il collettivo, perché per i ginnasti che vanno a comporre questo spettacolare mosaico tricolore non sarebbe giusto partire da così vicino. Partiamo, dunque, da quella insolita colazione al PALAGYM "Orlando Polmonari", che il 7 febbraio ha dato il via alla stagione.
La scaramanzia, in quella mattina vissuta assieme a tanti nuovi e vecchi amici, portava a dire che si partiva per Montichiari, prima giornata di campionato, per mettere in cantiere una salvezza sicura. 12 squadre a comporre la Serie A1: le ultime tre retrocesse senza appello in A2, le prime otto alla finale, con una nuova formula che ha esordito quest'anno. Ma, ormai, questo sembra un nascondino: dopo tre stagioni nella massima serie, corrispondenti a tre final six, con la ciliegina del bronzo del 2023, almeno il biglietto per la finale sembra l'obiettivo minimo per i ginnasti capitanati da Andrea Passini. E il risultato bresciano lo conferma: fatta la conoscenza con il nuovo codice dei punteggi e, al netto di qualche errore di troppo commesso, sembra tutto più "tranquillo", con la seconda tappa che potrebbe essere già decisiva per prendere la strada di Firenze, considerando anche che, in pedana, mancava Tommaso Bertarelli, ancora in ripresa dall'intervento alla mano che ha caratterizzato la sua preparazione invernale, sostituito dal giovanissimo Luca Marchi, appena entrato tra gli junior e scalpitante di esordire, dopo il doppio oro ottenuto ai Giochi del Mediterraneo giovanili.
Ma, nello sport in generale e nella ginnastica in particolare, l'imprevisto è sempre dietro l'angolo, sotto le forme più classiche, dalla rottura di un paracalli ad una presa che scivola, a quelle che fatichi anche a mettere in conto. Partendo per Ancona, ad inizio marzo, le attenzioni erano già tutte rivolte agli attrezzi, con una prova podio conclusa al meglio. Nulla faceva presagire che, durante la notte, salisse la febbre a Illia Kovtun, freccia d'argento della formazione, lo stesso metallo della sua medaglia olimpica conquistata meno di un anno fa a Parigi. è la prima svolta in negativo della stagione, con la conseguente decisione di far scendere da Ferrara, di gran carriera, Andrea Bertasi, ancora allievo e con l'allenamento del mattino nelle braccia. Il tutto per onorare al meglio la prova, presentato comunque il miglior sestetto possibile, e per ribadire la mentalità di un gruppo che crede di poter trasformare le difficoltà in opportunità. Innegabile, a fine prova mancano tanti punti sul tabellone, anche se qualcosa meno di quanto preventivato, ma comunque in grado di dover rimandare tutti i conti alla terza prova.
Due settimane tra le tappe, che si rivelano il minimo perché Kovtun si riprenda dalla brutta influenza, e nelle quali, a pochi giorni dalla partenza per Desio, arriva il secondo imprevisto della stagione, che colpisce il Capitano Andrea Passini, come tutta la sua "famiglia sportiva": la dipartita del caro papà e le esequie proprio la mattina della gara brianzola. In un turbinio di sentimenti si parte a ranghi ridotti e comunque con il cuore che resta a Ferrara. Ma la testa sale in pedana, con il pool tecnico formato da Claudio Pasquali, Emanuele Menegozzo, Loriana Ferrari e Irina Gorbacheva a fare il miracolo e Steven Matteo che si carica sulle spalle il gruppo, moralmente e nei fatti. La salvezza ora sì è davvero l'obbiettivo di giornata, ma andare a Firenze ora ha un significato speciale. Christian Zammillo si prende la responsabilità degli slot lasciati liberi dal Capitano, i giovanissimi Marchi e Bertasi, ancora chiamati in causa, non sbagliano, e il veterano Emiliano Landi fissa la prova con il suo cavallo: al termine della prima rotazione, quella che coinvolgeva le ultime sei formazioni in classifica, arriva la prima certezza: comunque vada sarà A1 anche nel 2026. Poi, due interminabili ore con le "prime della classe" impegnate, aprono le porte della finale fiorentina con un insperato sesto posto in regular season. Poker. 4 volte in 4 anni. Dirlo oggi sembra strano, ma già così era una impresa.
Resettare tutto e prendere la finale come una gara nella quale tornare in pedana con il sestetto principale, per divertirsi e mettersi in mostra, facendo il meglio possibile ma senza lo stress della prestazione, dopo aver affrontato un momento di enorme difficoltà. Questo è il leitmotiv del mese di aprile in casa PGF. Nulla di più, ma già uno scoglio enorme.
Dall'esterno, nelle fredde previsioni della viglia, la PGF era considerata per Firenze una "mina vagante", perché non aveva mai raggiunto il punteggio accreditato al potenziale dei singoli ginnasti. Però nessuno pensava che, da outsider, si potesse arrivare al tricolore, una favola che a livello sportivo può tranquillamente essere considerata vicina a quella del Leicester di Claudio Ranieri.
I palestrini partono con un buon risultato agli anelli, forse l'attrezzo da loro più temuto, proseguendo con quella che è la prima mano vincente della giornata: tre salti al volteggio strepitosi, con Andrea Passini, Steven Matteo e Illia Kovtun che esaltano subito i numerosi tifosi arrivati in Toscana. Si prosegue alle parallele dove l'asso sicuro è il vicecampione olimpico Illia Kovtun, che non si smentisce e realizza un punteggio stellare, coadiuvato dall'ottima prova del nuovo innesto Christian Zammillo. A questo punto, a metà gara, i numeri iniziano a parlare di qualcosa di grande: la previsione per la PGF è altissima e tutte le altre contendenti hanno già commesso qualche errore. Ancora senza troppi pensieri per la testa si affronta la temuta sbarra, passata indenne, e il più sicuro corpo libero, con il ritorno in pedana dopo la riabilitazione di Tommaso Bertarelli e un vantaggio che continua a crescere quando si intravede la conclusione, il cavallo con maniglie, con la testa già tra le stelle. Il cavallo è però un attrezzo sempre insidioso, dove la caduta è sempre dietro l'angolo, soprattutto in un momento così delicato. Anche in questo caso nessuno "stecca" e quando Emiliano Landi scende dopo un ottimo esercizio e manca solo la prova di Kovtun, si inizia a cercare conferma nella matematica. Bisogna attendere dieci lunghissimi minuti ma il responso è ormai chiaro: l'Inno d'Italia suonerà per la Palestra Ginnastica Ferrara, con relativa esplosione di gioia sugli spalti e da chi era collegato da casa. Primi tra tutti i tecnici protagonisti "silenziosi" dell'impresa: Claudio Pasquali, Emanuele Menegozzo, Loriana Ferrari e Irina Gorbacheva. A seguito sicuramente i compagni che non hanno preso parte alla finale, ma tutti protagonisti fondamentali lungo il cammino: i giovanissimi Luca Marchi e Andrea Bertasi. E poi tutta la società, partendo naturalmente dal Presidente Mantero che, dalla terza rotazione, non ha più avuto parole per commentare quanto stava venendo fatto! Da lui arriva il primo commento alla vittoria "ora abbiamo solo le lacrime agli occhi e due dediche speciali da fare: la prima al papà del nostro Capitano Andrea Passini, che ci ha lasciato prima della terza giornata di campionato, la seconda a Maria Bernasconi, storica Segretaria del Comitato Regionale FGI Emilia-Romagna che se n'è andata questa notte. Siamo sicuri che, da lassù, stanno gioendo con noi!" proseguendo poi "una giornata da lasciare senza parole, ma che ora dovremmo saper raccontare al meglio, perché si tratta di una vera impresa sportiva".
E, per raccontarla, dobbiamo necessariamente passare ai numeri, con la PGF Campione d'Italia con 237.800, seguita ad oltre due punti da Gymnastic Romagna Team (235,500) e Artistica Brescia (233,400) a completare il podio tricolore. Illia Kovtun è ancora una volta top scorer di giornata e, tra i migliori ecco salire Steven Matteo al 7° posto, per capire la grandezza della sua prestazione.
Una stagione da "Spettacolo Assicurato" questa dell'A1, come il claim con il quale era stata lanciata a gennaio, resa possibile da importanti partner, come AB Meccanica e Assicurarsi con Logica, ai quali ora è importante se ne accostino altri per continuare a crescere e sognare, ma tra le mura del PALAGYM "Orlando Polmonari" si è già pronti a proseguire il lavoro agonistico ed etico-sociale in ambito sportivo che in questi anni ha dato frutti strepitosi.
Quella di quest'anno è stata l'edizione numero 40 del Campionato di Ginnastica Artistica Maschile della Federazione Ginnastica d'Italia. Le edizioni fino al 1996 sono state caratterizzata da una formula a serie unica, per poi passare a quella attuale divisa tra A1 e A2. Sul podio delle plurivincitrici troviamo i varesini della Virtus Gallarate (x12), seguiti da Ginnastica Meda (x11) e dai maceratesi della Ginnastica Virtus Pasqualetti (x5). In Emilia-Romagna il titolo era andato solo due volte, prima della riforma dei campionati, con la Panaro di Modena, e mancava da 31 anni! E quindi, guardando la classifica per regioni, notiamo come la Lombardia, con 26 successi, sembri inarrivabile, seguita dalle Marche con 5 e ora, a quota 3, l'Emilia-Romagna raggiunge il Piemonte.
I nostri alfieri che ci hanno regalato un sogno
Andrea Passini, il Capitano, ferrarese classe 2001, rappresenta l'anello generazionale tra la squadra che per tanti anni ha militato in serie A2 e quella della promozione prima e dello Scudetto oggi. Seppur giovanissimo è diventato un simbolo di sport, studio (prima con il premio Panathlon "Atleta Eccellente, Eccellente Studente", conquistato nel 2019, poi con lo spazio datogli dall'Università degli Studi di Ferrara lo scoro anno, quando si è laureato in Ingegneria civile ed ambientale) e impegno civile, diventando donatore di sangue. Qualità che lo hanno reso un esempio per i più giovani, denotando lo spessore umano prima di quello sportivo, che esprime con un volteggio tra i migliori in Italia. Inutile dire che ha vissuto quest'anno una delle prove più dure della sua carriera ma, con il supporto di compagni e società, è tornato subito in pedana.
Steven Matteo, barese classe 2003, è l'emblema del sogno inseguito, cercato, voluto. Si trasferisce a Ferrara giovanissimo, all'epoca frequentava la seconda superiore, perché nella sua Puglia non riusciva a trovare modo di emergere come era sicuro di poter fare. Viene accolto in PGF come se fosse a casa, diventando ogni giorno più forte, capace di superare la nostalgia e tutte le difficoltà che una scelta così comporta. La sua corsa è quella verso l'Azzurro e, per ora, si è tinta più volte di tricolore, prima con i titoli giovanili e di categoria, poi, lo scorso anno, con il titolo italiano assoluto al volteggio, riportato così a Ferrara dopo tantissimi anni. Intanto arrivano le prime esperienze come prestito estero, prima in Germania, dove sfiora due volte la promozione con i bavaresi del TSV Monheim. La prova di Firenze con una prestazione eccezionale su tutti gli attrezzi, porta nuovo slancio alla sua corsa, alla quale ora si aggiunge anche la vittoria nel Campionato francese di A2.
Emiliano Landi, ferrarese classe 2000, il veterano della squadra, rappresenta la costanza e l'impegno in uno sport dove la pratica agonistica di alto livello sembra riservata e limitata la periodo degli studi, se non arriva la chiamata di uno dei Corpi Civili o Militari dello Stato. Uno sport che vive di sacrificio, come quello di chi trova il modo di allenarsi incastrando le sessioni tra i turni, cercando una palestra disponibile ad ospitarti quando sei lontano da casa. Emiliano è da tre anni macchinista ferroviere, ma le sue manovre tra le maniglie del cavallo non sono mai mancate nei momenti cruciali, fino all'esercizio che, di fatto, ha consegnato il titolo alla PGF.
Tommaso Bertarelli, ferrarese classe 2006, una stagione "tribolata" la sua, alle prese con un brutto infortunio alla mano e un recupero lento e complesso per chi, su quella mano, costruisce uno degli esercizi al corpo libero più belli di tutti. Una stagione passata in panchina, a seguire i compagni a distanza, ma sempre vicino a chi ne avesse veramente bisogno, come il giorno di Desio. Prima di Firenze la decisione di mostrarlo quell'esercizio, alla fine basta farlo usando una mano sola per spingere gli avvitamenti. Solo una cosa mai vista, ma dal risultato eccezionale. Bentornato in pedana, quindi, lo hai fatto alla grande!
Luca Marchi, ferrarese classe 2010, alla prima stagione tra gli junior dopo aver vinto tutto da allievo, ormai stabilmente nel gruppo nazionale, a dicembre ha conquistato due ori ai Mediterranean Artistic Gymnastics Championships, competizione di ginnastica artistica chiamata informalmente Giochi del mediterraneo giovanili. Un esordio in A1 da giovanissimo nonostante sia stato ritardato per infortunio di un anno, anche lui non si è mai arreso alle avversità che l'artistica spesso riserva in un'età dove la maggior parte dei coetanei, purtroppo, lascia l'attività sportiva.
Andrea Bertasi, ferrarese classe 2011. Sì, avete letto bene, 2011. L'ennesimo prodotto della fucina palestrina, anche lui ormai inserito stabilmente nella selezione azzurra di categoria, ma, in questo caso, quella degli allievi. Un esordio non programmato, con dei risvolti che in quel giorno difficile, strappava anche qualche sorriso. Arriva nelle Marche, dopo essersi allenato al mattino e pochi secondi prima di dover sfilare con i compagni per l'inizio della prova, fortunatamente nel secondo gruppo, perché altrimenti non ce l'avrebbe fatta. Glaciale sugli attrezzi, riesce subito a piazzare un punteggio tra quelli buoni per la classifica.
Christian Zammillo, brindisino classe 2004, è la new entry nel gruppo: arriva convinto del progetto sportivo dopo due stagioni in giro per l'Italia, che lo hanno portato ad accarezzare il sogno del titolo nel 2023 con la Giovanile Ancona e sfiorato lo scorso anno la promozione in A1 con i napoletani di Campania 2000, mentre si riprendeva da un infortunio alla spalla. Estroso e combattivo apporta un contributo fondamentale sia durante la regular season, sia nella decisiva chiamata alle parallele nella finalissima!
Illia Kovtun, nato a Čerkasy (Ucraina) nel 2003, è un atleta fuori da ogni logica. Generoso, riconoscente, imperturbabile, incredibilmente perfetto ed elegante in ogni suo movimento sugli attrezzi, ci limitiamo a riassumere il suo incredibile palmares con "Argento Olimpico di Parigi 2024 alle parallele". Il suo legame con Ferrara è qualcosa di straordinario: dopo un grandissimo mondiale juniores 2019 è Claudio Pasquali a scommettere tutto su di lui volendolo come prestito straniero. Nel 2021 è subito protagonista della promozione in Serie A1 ma è l'anno successivo che il suo rapporto con la PGF diventa qualcosa di indissolubile: a seguito dell'invasione ucraina la Palestra Ginnastica Ferrara attiva come capofila una rete di accoglienza sportiva per lui e per tutta la rappresentativa nazionale di artistica maschile, grazie alla caparbietà della sua allenatrice Irina Gorbacheva, che vuole mettere al sicuro la delegazione nel più breve tempo possibile. Seguono tre mesi intensi, dove il fattore umano diventa preponderante, che rimarranno per sempre nel cuore di tutti gli attori di questa storia, cementando anche il rapporto sportivo. Kovtun rappresenta qualcosa di più di un prestito straniero e lo dimostra soprattutto nell'impegno, volto alla perfezione, che dimostra ogni volta che scende in pedana, ai quali unisce gesti di vera appartenenza.
Il pool tecnico
Citati più volte, il pool tecnico della Palestra Ginnastica Ferrara che ha operato per portare a termine questa complicatissima stagione sportiva è formata dal responsabile della prima squadra maschile Claudio Pasquali, coadiuvato da Emanuele Menegozzo, fondamentale nella preparazione dei due giovanissimi esordienti, e da Loriana Ferrari, che svolge un compito che nella gestione delle trasferte va oltre a quello puramente tecnico, coordinandole sotto vari aspetti. A loro si aggiunge Irina Gorbacheva, allenatrice personale di Kovtun, che in questi anni si è dimostrata, al pari del suo protetto, sempre molto attaccata e vicina alle sorti del loro "club italiano".
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