CERIMONIA - Venerdì 12 dicembre 2025 alle 10:00 nello spiazzo antistante l'antico baluardo di San Paolo (via Kennedy-ingresso vialetto pedonale Parcheggio Centro storico)
A Ferrara una targa commemorativa dedicata a don Pietro Maria Zanarini, ucciso dai repubblicani francesi nel 1798
12-12-2025 / Giorno per giorno
AGGIORNAMENTO del 12 dicembre 2025: in allegato alcune immagini della cerimonia di scoprimento della targa dedicata a don Pietro Maria Zanarini, che si è svolta nella mattinata di oggi, a Ferrara, alla presenza dell'assessore comunale alla Cultura e presidente della Commissione cittadina per la Toponomastica Marco Gulinelli e delle autorità civili, religiose e militari cittadine.
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da CronacaComune del 10 dicembre 2025:
E' dedicata a don Pietro Maria Zanarini, sacerdote martirizzato a Ferrara (il 28 luglio 1798) dai repubblicani francesi durante l'occupazione napoleonica, la targa commemorativa che verrà ufficialmente scoperta venerdì 12 dicembre 2025 alle 10:00 nell'area antistante il Baluardo di San Paolo a Ferrara, nei pressi dell'accesso da via Kennedy al vialetto pedonale del Parcheggio Centro Storico (v. foto in allegato).
Alla cerimonia parteciperanno autorità civili, religiose e militari, oltre alle istituzioni locali rappresentate dall'assessore alla Cultura del Comune di Ferrara e presidente della Commissione per la Toponomastica Marco Gulinelli.
L'apposizione della targa, situata in prossimità del luogo in cui è avvenuta la fucilazione di don Pietro Maria Zanarini, è stata approvata dalla Commissione cittadina per la Toponomastica e le Pubbliche onoranze, oltre che dalla Giunta comunale, e autorizzata dalla Prefettura di Ferrara.
Cittadini, giornalisti, fotografi e video operatori sono invitati a partecipare alla cerimonia
LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Parroco di Varignana (BO), don Pietro Maria Zanarini fu arrestato dai repubblicani francesi, durante l'occupazione napoleonica, con l'accusa di aver abbattuto due "Alberi della Libertà", piantati dai giacobini sul sagrato della sua chiesa, come provocazione simbolica. Per questo gesto fu processato sommariamente dalla Commissione Criminale Militare di Alta Polizia, che aveva sede nella sala degli Stemmi del Castello Estense di Ferrara e condannato a morte per fucilazione, senza possibilità d'appello.
Il suo sacrificio, avvenuto a Ferrara il 28 luglio 1798, tra la commozione popolare e sotto un violento temporale che parve un segno divino, è stato ricordato da testimoni dell’epoca e da importanti scrittori come Riccardo Bacchelli, che lo definì “martire e santo” nel suo capolavoro Il Mulino del Po.
L’iniziativa nasce da una ricerca storica rigorosa basata su documenti originali dell’epoca, ed è promossa dall’associazione Borgo dei Leoni APS.
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