POLITICHE SOCIOSANITARIE - Tra le prime realtà italiane ad attivare una rete di sostegno per i minori. Ass. Coletti: "Attività concreta per una comunità più coesa, informata e solidale"
Il Comune di Ferrara continua la collaborazione con l'associazione Tutori nel Tempo
12-08-2025 / Giorno per giorno
Promuovere inclusione attraverso la conoscenza e il confronto interculturale. È questo l'obiettivo del progetto "#Primaleggopoiparlo3#", promosso dall'associazione Tutori nel Tempo Odv, realtà attiva nel sostegno e nella formazione dei tutori volontari per minori stranieri non accompagnati, e con il supporto dell'Assessorato alle Politiche Sociosanitarie del Comune di Ferrara, che per la realizzazione della progettualità ha stanziato un contributo di 2mila euro nell'ambito delle progettualità del Piano di zona.
L'iniziativa si inserisce in un quadro normativo che ha visto istituire, nel 2017, la figura del tutore volontario, chiamato ad affiancare e rappresentare i minori stranieri privi di riferimenti familiari. A livello locale, Ferrara è tra le prime città italiane ad essersi attivate nel sostenere il ruolo fondamentale di questi volontari, anche attraverso progetti formativi e culturali come questo.
"La collaborazione con l'Associazione Tutori nel Tempo - dice l'assessore comunale alle Politiche sociosanitarie Cristina Coletti - è un'attività concreta verso la costruzione di una comunità più coesa, informata e solidale. I tutori volontari sono un riferimento importante nella protezione dei diritti dei minori. Con progetti come questo, diamo valore al loro lavoro e promuoviamo una cittadinanza attiva e consapevole".
"#Primaleggopoiparlo3#" propone momenti di formazione e scambio culturale. Gli obiettivi del progetto sono infatti rafforzare la cultura dell'accoglienza, favorire gli incontri e arricchire il bagaglio culturale dei tutori volontari, promuovere comportamenti rispettosi dei diritti umani. Il tutto attraverso strumenti accessibili e creativi: lettura, musica, arte, social network.
Ma non solo: il progetto prevede anche azioni concrete per l'autonomia dei giovani migranti, come la manutenzione della bicicletta per una mobilità sostenibile, e laboratori dedicati all'uso consapevole del digitale.
Tutto questo in linea con lo spirito del più ampio programma nazionale "Tutori in Rete", nato per rafforzare le associazioni e i gruppi di tutori presenti in tutta Italia.