Comune di Ferrara

venerdì, 19 settembre 2025.

Dove sei: Homepage > Lista notizie > Presentazione della mostra del fotografo Dario Berveglieri: "Vecchi amici, grandi alberi di Ferrara"

CULTURA - Venerdì 19 settembre 2025 alle 17:30 nel giardino di Casa Ariosto (via Ariosto 67 - FE) - DOCUMENTAZIONE

Presentazione della mostra del fotografo Dario Berveglieri: "Vecchi amici, grandi alberi di Ferrara"

19-09-2025 / Giorno per giorno

Venerdì 19 settembre 2025 alle 17:30 nel giardino di Casa dell'Ariosto (via Ludovico Ariosto 67, Ferrara), si terrà la presentazione e inaugurazione della mostra del fotografo Dario Berveglieri "Vecchi amici, grandi alberi". All'incontro interverrà l'assessore comunale alla Cultura Marco Gulinelli.

Giornalisti, fotografi e videoperatori sono invitati

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Nell'intima cornice del giardino di Casa Ariosto si potrà visitare, dal 20 settembre 2025 prossimo, la mostra "Vecchi amici. Grandi alberi a Ferrara", organizzata dal Servizio Cultura, Turismo e rapporti con l'Unesco del Comune di Ferrara e Fondazione Ferrara Arte nell'ambito delle celebrazioni dei trent'anni dall'inserimento di "Ferrara, città del Rinascimento" nella lista del patrimonio mondiale Unesco.

La mostra presenta il lavoro del fotografo ferrarese Dario Berveglieri, illustrato nell'omonimo volume curato da Marco Lorenzetti e pubblicato da Corbo Editore nel 1996. Realizzate in quello stesso anno, le fotografie raccontano gli alberi del territorio come "compagni verdi", intrecciati alla quotidianità dei luoghi e delle persone che li abitano. Foglie, radici, tronchi e profili delle piante sono esplorati con lo stupore e la curiosità di chi si trova al cospetto di un mondo complesso e meraviglioso. In queste opere traspare il percorso formativo e professionale di Berveglieri, che ha toccato vari ambiti: dal reportage giornalistico alla fotografia pubblicitaria, dalla digitalizzazione di antichi documenti alla creazione di materiali visivi per il teatro e le letture sceniche.

"Dario Berveglieri è stato un fotografo di straordinaria sensibilità - fa notare l'assessore comunale alla Cultura Marco Gulinelli - e ha saputo raccontare con lo sguardo e con l'obiettivo la bellezza autentica della natura, in particolare degli alberi del nostro territorio, che tanto amava. La sua scomparsa, avvenuta troppo presto, lascia un grande vuoto, ma anche un'eredità preziosa: le sue opere, capaci di trasmettere emozione, rispetto e meraviglia per ciò che ci circonda".

Il linguaggio fotografico di Vecchi amici è multiforme: s'incontrano infatti "ritratti ambientati con l'albero", come in un reportage sociologico; fotografie architettoniche in cui le piante dominano gli spazi che le accolgono; composizioni quasi astratte di chiome, cieli e palazzi. La mostra offre altresì un percorso tra immagine e letteratura, come dimostrano i testi a margine di alcune fotografie e gli interventi di Stefano Tassinari e Wu Ming, che testimoniano la loro collaborazione creativa e professionale con Berveglieri.

Dario Berveglieri (Ferrara, 1962 - 2004) si diploma come Tecnico della Comunicazione Audiovisiva all'IFOA di Reggio Emilia e dal 1985 lavora come fotografo professionista. Nel 1989, con Luca Gavagna, fonda lo Studio Fotografico B&G, concentrando la propria attività sulla realizzazione di still life e fotografia commerciale. Fortemente radicato nella propria città, lavora per gli enti locali, l'Università, la Biblioteca Ariostea, quotidiani come «Il Resto del Carlino» e, al tempo stesso, collabora con le agenzie fotogiornalistiche Sintesi, Granata Press e BlowUp realizzando reportage per testate quali «Panorama», «Epoca» ed «Europeo». Dalla seconda metà degli anni Novanta si interessa alla realizzazione e alla gestione delle immagini digitali, competenze che lo portano a tenere interventi e lezioni in ambito universitario e in contesti di formazione professionale.

Dal 1987 al 1992 realizza i principali servizi fotografici per «Luci della Città», mensile di informazione culturale e civica fondato dallo scrittore Stefano Tassinari e gestito della cooperativa Charlie Chaplin di Ferrara. Collabora in seguito a diverse altre iniziative promosse da Tassinari, tra cui incontri culturali e progetti artistici legati alla narrazione visiva e musicale. Contribuisce altresì alla realizzazione di materiali iconografici per eventi e spettacoli, come 54 di Yo Yo Mundi tratto dall'omonimo romanzo di Wu Ming. Tra le mostre personali o collettive e le pubblicazioni dove è apparso il suo lavoro vanno ricordate: Le mani della mente: una generazione di artisti ferraresi (1988); Multietnica (1990); Ferrara contro la guerra. Immagini del movimento pacifista (1997); Berlino in Europa (1997); Il Ciclospettacolo dalla tradizione al Bicifest (1993); La buona sanità. Viaggio-documento in alcuni servizi sanitari ferraresi (1994); Giovani fotografi ferraresi (1994); Vecchi amici. Grandi alberi a Ferrara (1996). In varie occasioni sono stati esposti i suoi servizi fotografici realizzati in Algeria nel 1986, in Somalia nel 1993 e in Bosnia nel 1996. Dal 1998 organizza e dirige lo studio fotografico dell'agenzia Dinamica Media di Ferrara, ricoprendo anche il ruolo di responsabile della rete informatica e dei servizi web.

(Comunicazione a cura del Comune di Ferrara - Ferrara Arte)