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CONSIGLIO COMUNALE - In apertura di seduta, ricordo dell'ex amministratore comunale recentemente scomparso

Tagliani: "Avellino Lambertini, una vita al servizio della collettività. Ha lasciato un percorso ai giovani"

26-04-2010 / Giorno per giorno

Il testo dell'intervento del sindaco Tiziano Tagliani in apertura di Consiglio Comunale (seduta di lunedì 26 aprile) in ricordo di Avellino Lambertini, ex amministratore comunale recentemente scomparso.

Avellino Lambertini (Ferrara 1923/2010)

Avellino Lambertini ha intrecciato la sua vita con la politica, intesa come impegno civile e servizio per gli altri.
Antifascista, poco più che diciottenne dopo l'8 settembre non ha dubbi sulle scelta da fare. A San Martino, località in cui abita, partecipa alla lotta resistenziale sotto la guida di Ugo Costa, il partigiano, capo di Stato maggiore del Comando Gruppo Brigate "Ferrara", che sarà fucilato dai nazifascisti a Porotto il 23 marzo 1945. Con altri giovani nell'ottobre 1944 tappezzerà i muri di San Martino di scritte contro il fascismo e il governo di Salò incitando alla lotta per la liberazione. Si occupò della distribuzione della stampa clandestina, di portare messaggi, ecc Sarà insignito della qualifica di "Benemerito della Resistenza"
Nel dopoguerra parteciperà all'attività dell'ANPI di Ferrara di cui farà parte del direttivo fino alla sua scomparsa. Si prodigò per l'apertura della associazione ai giovani.

Operaio della Gomma Sintetica (poi Montecatini, quindi Montedison) negli anni sessanta fu eletto consigliere comunale nelle file del PCI, partito a cui aveva aderito durante la resistenza e che ha sempre seguito attivamente (anche con ruoli dirigenziali), sostenendone con convinzione i passaggi da PCI a PDS, a DS a PD credendo profondamente nel dialogo fra le anime sociali socialiste e cattoliche (confermato da diversi suoi interventi anche negli ultimi anni all'ANPI e nel circolo di via Bologna del PD)

Quella del dialogo è una nota caratteristica di Lambertini (parola che hanno ripetuto tutti coloro che in questi giorni abbiamo intervistato), credeva nel dialogo fra le parti, cosa che ha espresso chiaramente nell'attività di sindacalista all'interno della fabbrica in cui lavorava. In anni difficili come quelli del dopoguerra , dei governi Tambroni, delle lotte sindacali della fine degli anni sessanta Lambertini era l'interlocutore stimato e ascoltato dalla controparte per la pragmatica capacità di porre i problemi e di saper ascoltare e trovare soluzioni.

Negli anni settanta ha ricoperto il ruolo di assessore comunale ai lavori pubblici (con il sindaco Giuseppe Ferrari- 1964 e con il sindaco Radames Costa- 1970) ruolo in cui ha saputo coniugare gli ideali di giustizia e solidarietà con pragmatica capacità di governo della città, che in quegli anni si è n notevolmente trasformata.

Alla fine del suo mandato politico- amministrativo è tornato nella sua fabbrica (cosa che non sempre avviene), nella convinzione, che ha sempre esplicitato: quella che si può dare il proprio contributo politico al servizio della comunità anche da semplice iscritto ad un partito senza particolari ruoli e di saper preparare il percorso per i più giovani.