BIBLIOTECA ARIOSTEA - Martedì 28 ottobre 2025 alle 16:00 incontro in sala Agnelli e in diretta video sul canale youtube Archibiblio web
Pomeriggio di studi all'Ariostea: le sorti del patrimonio culturale di Ferrara durante i bombardamenti della Seconda guerra mondiale
24-10-2025 / Giorno per giorno
Avrà come tema "Minacce dal cielo. Musei, chiese e palazzi storici di Ferrara durante i bombardamenti della Seconda guerra mondiale" l'incontro di approfondimento in programma martedì 28 ottobre 2025 alle 16:00 nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via delle Scienze 17, Ferrara).
Al dibattito interverranno: Grazia Maria De Rubeis (Dirigente Servizio Biblioteche e Archivi Comune di Ferrara). Interventi di Laura Graziani Secchieri (Centre Roland Mousnier, CNRS-Sorbonne Université), Marialucia Menegatti (Ferrariae Decus), Nicola Pinnavaia (Ministero della Cultura, Archivio di Stato di Ferrara), Marcello Toffanello (Ministero della Cultura, Musei Nazionali di Ferrara).
Modererà Andrea Marchesi (Biblioteca Comunale Ariostea).
L'incontro, a cura della biblioteca comunale Ariostea, potrà essere seguito anche in diretta video sul canale youtube Archibiblio web.
LA SCHEDA (a cura degli organizzatori) - Secondo il documento "PRO Cab 119-34" del 7 aprile 1944, redatto dal quartier generale della MAAF (Mediterranean Allied Air Forces), Ferrara rientrava nel "gruppo C" delle 24 città italiane (tra cui Bologna, Modena, Siena e Verona) che pur conservando "edifici storici e religiosi di sempiterno valore per la civiltà" contenevano anche obiettivi militari tali da giustificarne il bombardamento diffuso, con accettazione incondizionata di tutti i danni derivanti. Dal 29 dicembre 1943 al 19 aprile 1945 furono registrate sul territorio ferrarese 276 incursioni delle forze aeree angloamericane, di cui 21 nel capoluogo. Nel complesso il centro urbano delimitato dalla cerchia delle mura, oltre la parte esterna sino alle stazioni ferroviarie, al canale Volano e ai sobborghi di S. Luca e S. Giorgio ebbe oltre il 40% di case distrutte o inabitabili, con più di mille vittime civili, decine di migliaia di sfollati, 41 chiese devastate, 34 palazzi antichi danneggiati.
La Biblioteca Comunale Ariostea intende portare all'attenzione di cittadini e studiosi il tema delle sorti del patrimonio culturale di Ferrara durante gli anni del regime e nelle convulse fasi dell'entrata in guerra del Paese. Dopo il primo appuntamento del 7 aprile, dedicato alle fonti "del sapere e della memoria" custodite in archivi e biblioteche, l'incontro del 28 ottobre si concentrerà sulle vicissitudini dei beni artistici di musei, palazzi, chiese e sinagoghe cittadine e sulle reazione delle istituzioni pubbliche e religiose locali dinanzi ai piani di salvaguardia elaborati sin dal 1934 dalle amministrazioni centrali, in primis dal Ministero dell'Educazione nazionale (poi di Pubblica istruzione) per le biblioteche e i musei: dove furono trasferiti quadri, dipinti, oggetti d'arte, reperti archeologici conservati nei palazzi di Schifanoia, dei Diamanti, di Ludovico il Moro, nella Cattedrale e nelle principali chiese all'interno delle mura estensi? Cosa andò perduto, trafugato, saccheggiato? Quale fu il ruolo di personaggi di spicco, quali Giulio Righini, Gualtiero Medri e l'arcivescovo Ruggero Bovelli nelle fasi pre e post belliche?
â–ºIl programma completo degli appuntamenti culturali della biblioteca comunale Ariostea di Ferrara alla pagina: http://archibiblio.comune.fe.it
Link diretto al canale youtube Archibiblio web con le dirette e l'archivio delle registrazioni degli incontri: https://www.youtube.com/channel/UC1_ahjDGRJ3MgG45Pxs90Bg
Immagini scaricabili:


