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lunedì, 10 novembre 2025.

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POLITICHE SOCIOSANITARIE - Il 14 novembre 2025 incontro pubblico. Aperte le iscrizioni. Ass. Coletti: "Importante il sostegno ai caregiver che accompagnano con totale dedizione i propri familiari"

A Ferrara un pomeriggio per parlare del dolore psicologico dei familiari di malati di tumore

10-11-2025 / Giorno per giorno

Creare uno spazio di ascolto e condivisione per chi vive l'esperienza oncologica accanto a una persona cara. Sarà questo il tema dell'evento pubblico che si terrà venerdì 14 novembre 2025 alle 17:30 nel Circolo dei Negozianti di Palazzo Roverella (Corso Giovecca 47, Ferrara), l'incontro pubblico "Cancro: l'esperienza del malato e del familiare", dedicato alla lettura e alla riflessione sul libro: "Parenti del tumore. Vorrei fosse capitato a me".

L'evento, patrocinato dall'assessorato alle Politiche Sociosanitarie, sarà gratuito con iscrizione online.

L'iniziativa è stata presentata oggi, 10 novembre 2025, nella residenza municipale di Ferrara dall'assessore comunale alle Politiche Sociosanitarie Cristina Coletti, dal presidente dell'associazione Stress Resilience Management System (SRMS) Enrico Piazza, dal presidente di Lilt Ferrara Edgardo Canducci, con il vicepresidente Rodolfo Pazzi e la consigliera Marisa Antollovich, e dal vicedirettore della Filiale Emilbanca di Ferrara Filippo Palara.

"Questo evento - ha dichiarato l'assessore comunale alle Politiche Sociosanitarie Cristina Coletti - rappresenta un esempio concreto di come la lettura e l'ascolto possano diventare strumento di cura e di comunità. Il Comune di Ferrara è orgoglioso di sostenere un progetto che mette al centro le persone, le loro storie e la loro capacità di affrontare la malattia con dignità e forza. Parlare di cancro attraverso le parole dei familiari significa riconoscere il ruolo silenzioso ma fondamentale del caregiver, che accompagna e sostiene con totale dedizione il proprio familiare".

"Abbiamo voluto dare voce a chi vive il tumore da vicino - ha spiegato Enrico Piazza, presidente di SRMS e istruttore di Mayday Italia -, ma non in prima persona. I familiari spesso restano invisibili, pur essendo fondamentali nel percorso di cura. La collaborazione tra Mayday Italia, Srms e Lilt nasce da una visione condivisa: mettere al centro la persona, la sua salute e la sua capacità di affrontare l'emergenza. La resilienza - ha concluso Piazza - non è una dote innata, ma una competenza che si può coltivare. Questo evento vuole essere un'occasione per farlo insieme, attraverso la narrazione e l'ascolto".

"La prevenzione - ha dichiarato Edgardo Canducci - passa anche dalla consapevolezza emotiva del malato, della famiglia e degli amici. Sapere quali parole usare nei confronti di chi sta attraversando una malattia tumorale è fondamentale per supportare al meglio chi soffre. Siamo orgogliosi di sostenere un progetto che unisce cultura, salute e comunità".

"Ogni storia di malattia - ha sottolineato Marisa Antollovich, psicologa e psicoterapeuta - è anche una storia di legami. Raccontare il punto di vista dei familiari significa riconoscere la fatica, l'amore e la forza silenziosa di chi li accompagna giorno dopo giorno. È un modo per trasformare il dolore in consapevolezza e costruire comunità attorno alla cura".

>> L'iniziativa è sostenuta anche da BCC Emilbanca. La partecipazione è gratuita, previo la necessaria iscrizione attraverso il modulo online accessibile al link https://tinyurl.com/registrazione14novembre o scrivendo una mail a info@srms.it.

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