Mercoledì 12 maggio tavola rotonda alla biblioteca Ariostea
Focus sul futuro del cinema e delle sale cittadine
10-05-2010 / Giorno per giorno

"Dove va il cinema? In internet, in tv o in periferia?". Questi i quesiti alla base della "Tavola rotonda sulla settima arte e sul futuro della sale cinematografiche" organizzata per mercoledì 12 maggio alle 16,30 nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea. Interverranno all'incontro il vice-sindaco di Ferrara e assessore alla Cultura e alle Politiche giovanili Massimo Maisto, il direttore del cinema Apollo e della sala Boldini Roberto Roversi, il direttore di Uci Cinemas Ferrara e vice-presidente Fice Emilia-Romagna Gabriele Caveduri e il caporedattore di "Moviebrat - Rivista di cinema e nuovi media" Mario Mangione. Coordinerà la discussione la redattrice di "Occhiaperti.net" Doris Cardinali.
LA SCHEDA:
L'ospite d'onore di questa tavola rotonda sarà il cinema, inteso non solo come la più giovane tra le arti, ma anche come uno dei più grandi fenomeni culturali di massa indissolubilmente legato all'industria dell'entertainment.
L'intento è quello di discutere attorno a una delle problematiche che, in ambito cinematografico, da tempo interessa il Bel Paese, cioè la chiusura, ormai sempre più frequente, delle sale.
Scendendo nello specifico, verrà affrontata la condizione in cui si trova ora il centro di Ferrara che, al pari di molte altre città, ha perso diversi cinema storici, come il Manzoni, il Ristori e il Rivoli, per citare i più noti. L'economia di scala, infatti, così com'è successo per il commercio, ha colpito anche i cinema dei centri urbani ai quali sono subentrate le multisale.
Come mai si è verificato questo decentramento? Si è giunti all'apice del fenomeno, o le multisale continueranno ad aumentare le proprie dimensioni? Quale destino toccherà ai cinema del centro come l'Apollo? C'è la possibilità che cambi qualcosa? Questi sono solo alcuni dei quesiti ai quali si cercherà di fornire una risposta durante il dibattito.
Accanto alle riflessioni sull'inesorabile destino dei cinema storici, verranno chiamati in causa anche il download illegale, altre forme di fruizione, come lo streaming o la pay-tv, e l'avvento del 3D che, forse, salverà le sale cinematografiche dalla scomparsa. Il dibattito, focalizzandosi sul cosiddetto "valore di gusto", si concluderà interrogandosi sul perché Natale a Beverly Hills di Neri Parenti sia stato inserito fra i film che potevano aspirare alla qualifica di pellicola d'essai.