Comune di Ferrara

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Il Consiglio comunale dei bambini e dei ragazzi di Ferrara oggi alla 16.a edizione

Per un giorno seduti sui banchi della sala consiliare insieme agli amministratori

18-05-2010 / Giorno per giorno

"I diritti non hanno mai una parola fine e non sono mai conquistati una volta per tutte e per tutti. Richiedono un impegno costante, come in un gioco all'infinito dove si fa sempre un passo alla volta e insieme." Così il vicesindaco Massimo Maisto ha richiamato oggi nella residenza municipale i 133 giovanissimi allievi delle scuole primarie e secondarie del territorio che, abbandonate per una mattina la loro classi, si sono recati in Municipio per dare vita al 'Consiglio comunale dei bambini e dei ragazzi di Ferrara'. Seduti sui banchi della sala consiliare insieme ad assessori e consiglieri, hanno potuto far sentire la loro voce e comunicare il loro impegno esponendo il risultato dei percorsi di approfondimento affrontati nei mesi scorsi nelle diverse classi o nell'ambito di attività extrascolastiche sul tema - anche titolo alla sedicesima edizione dell'appuntamento - 'Partecipate ai nostri "consigli". Buone pratiche di cittadinanza attiva e sostenibile'. Coordinata da Città Bambina dell'Istituzione Servizi Educativi Scolastici e per le famiglie del Comune di Ferrara, l'iniziativa che da sempre propone per i giovanissimi ferraresi percorsi di educazione alla cittadinanza, alla legalità, alla sostenibilità e alla partecipazione attiva, si è avvalsa della collaborazione di Unicef, Arci Ragazzi, Camelot e dei docenti di scuole del territorio.
Gli interventi dei ragazzi sono stati preceduti dai saluti dal presidente del Consiglio comunale Francesco Colaiacovo, del dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale Vincenzo Viglione, del presidente Unicef di Ferrara Gianni Cerioli, della presidente dell'Istituzione Servizi Educativi Scolastici e per le famiglie Maria Giovanna Cuccuru e di Letizia Pirani di Arci Ragazzi, che ha coordinato l'attività laboratoriale.
Punto di avvio dell'intenso lavoro messo a punto dalle classi con l'assistenza di facilitatori è stato l'esame dei contenuti della Convenzione internazionale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza e l'approccio, attraverso la disponibilità delle Circoscrizioni del territorio, del ruolo e delle funzioni del Consiglio comunale e dei suoi organi. Temi affrontati in modo autonomo e originale dai vari gruppi di lavoro, sviluppati anche all'interno di un ampio confronto, così come sono state varie le soluzioni e le richieste scaturite espresse attraverso spot radiofonici, video, volantini e una vera e propria rivista.
"Il nostro lavoro di amministratori - ha affermato il vicesindaco tracciando le conclusioni- consiste nel motivare con chiarezza ogni scelta e ascoltando con grande attenzione le richieste dei cittadini, gli stessi che ci sottoporranno poi all'esame del loro voto. Sicuramente già dalle prossime legislature qualcuno di voi presenti oggi salirà su questi banchi e spero si possa ricordare di questa esperienza. Esperienza che ci coffre l'opportunità per ribadire come non bisogni mai impedire a nessuno di poter partecipare all'istruzione, da sempre primo motore di uguaglianza e di superamento delle differenze. 'Non uno di meno' deve essere il nostro slogan ma insieme - citando in questo caso l'Uomo Ragno - vorrei ricordare come 'a grandi poteri corrispondano grandi responsabilità', e questo vale per tutti, dall'assessore, al genitore, ma anche per i bambini. In merito alle richieste emerse in questo Consiglio comunale, che cosa il Comune si impegna a fare? A settembre qualcuno di voi tornerà ad una scuola un po' più bella e un pò più sicura: pur avendo meno disponibilità infatti, abbiamo comunque scelto per i prossimi cinque anni di fare un piano di manutenzione delle scuole. Stiamo inoltre lavorando insieme alla Polizia Municipale per migliorare i percorsi casa/scuola, realizzeremo percorsi sicuri in alcune zone della città e renderemo più accessibili gli spazi anche per i disabili. Spero che in questa legislatura, superando problemi storici ed economici, riusciremo a coprire profonde mancanze: non solo l'ascensore di palazzo Schifanoia - che ancora purtroppo manca - ma anche nuovi interventi e migliorie per consentire a tutti di godere del piacere dell'arte in varie forme. Ci impegniamo inoltre - ha concluso l'assessore Massimo Maisto - a dar corpo alle vostre proposte: prenderemo pertanto contatto con le aziende locali e vi daremo una mano per realizzarle e se questo non avvenisse in tempi brevi vi autorizzo a chiamarmi e a ricordarmelo. Noi adulti non sempre siamo generosi con le generazioni precedenti: ma voi non fermativi al 'non si può fare'. Dovete invece essere convinti che queste cose si possono fare e che voi potreste riuscirci. Verificate quindi sempre ad ogni risposta negativa, perché voi potreste essere migliori di noi."

Nel corso della seduta la 5.a/B della scuola elementare "Carmine della Sala " di Pontelagoscuro, che ha documentato il proprio percorso di lavoro nella realizzazione della rivista "Il corriere dei diritti", ha espresso la richiesta di farla pubblicare e conoscere alle scuole della provincia; i ragazzi della Va/A della stessa scuola, impegnati in particolare sui problemi della sicurezza, hanno proposto invece la diffusione di un manuale da loro stessi realizzato e destinato ai bambini sul migliore uso da parte dei minori della rete Internet.
Rispetto dell'ambiente naturale e protezione e sicurezza dei bambini sono stati i temi elaborati alla scuola elementare Bombonati. Gli allievi della 4.a/ hanno coniato lo slogan "La raccolta differenziata salva la natura che ha bisogno di amore e di cura" e girato un video e un volantino con consigli e suggerimenti per fare la raccolta differenziata, la 4.a/B ha scelto invece di 'sviluppare il progetto del 'piedibus', modo educativo, sicuro, ecologico e divertente per andare a scuola.
Hanno partecipato al laboratorio extrascolastico e al progetto 'Circoscrizioni insieme' alcune delle classi della scuola media di San Bartolomeo in Bosco, che hanno poi scelto il messaggio radiofonico per trasmettere le loro opinioni sul tema della legalità e per far conoscere il Consiglio comunale dei ragazzi. Alcol, fumo e comportamenti malsani sono sul nostro territorio problemi sempre maggiori. Per evitare di essere trascinati da qualcuno a sbagliare, per vedere cosa è giusto e cosa no e per conoscere diritti e doveri, i ragazzi della 2.a/C di San Bartolomeo in Bosco hanno realizzato un video, aderendo al progetto regionale 'Parteciparete', che sarà presentato a Bologna all'assemblea regionale lunedì 24 maggio.

LA SCHEDA - Intervento del presidente del consiglio comunale Francesco Colaiacovo - La Convenzione internazionale sui diritti dell' infanzia, specifica in premessa le ragioni che hanno spinto le nazioni a redarre tale Convenzione.Infatti nel 1948 era stata approvata la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo e in un certo senso poteva essere sufficiente, invece già in tale dichiarazione le nazioni unite avevano proclamato che l'infanzia ha diritto a misure speciali di protezione ed assistenza, occorre preparare appieno il fanciullo ad avere una vita individuale nella società, ed allevarlo nello spirito degli ideali proclamati nello Statuto delle Nazioni Unite e in particolare nello spirito di pace, di dignità, di tolleranza, di libertà, di eguaglianza e di solidarietà.I minori, a causa della loro fragilità, hanno bisogno di una particolare protezione e di cure speciali compresa un'adeguata protezione giuridica. In pratica con la Convenzione internazionale sui diritti sull'infanzia si è voluto sancire un ordine gerarchico in cui all'infanzia vengono riconosciuti dei diritti che risultano preminenti rispetto ad altri diritti o interessi.
Faccio degli esempi, con alcuni Diritti enunciati dalla Convenzione:Il Diritto al Cibo; l' obbligo dei genitori di pagare la retta della mensa dei figli e il diritto dell'amministrazione di un Comune a pretendere tale pagamento, non può risolversi, in caso di insolvenza, nella mancata erogazione del pasto all'alunno ne tanto meno nella somministrazione di semplice pane e acqua, al contrario l'amministrazione dovrebbe verificare se la famiglia del bambino è indigente e provvedere di conseguenza oppure in caso contrario perseguire i genitori garantendo sempre e comunque il diritto del bambino/a. Gli stati hanno oltre che l'interesse il dovere di disciplinare l'immigrazione, ma ad eventuali infrazioni alla legge, non può mai corrispondere come conseguenza la negazione dei diritti dei minori al nome, alla salute, all'istruzione. Nel campo dell'istruzione e della formazione il bambino ha diritto ad avere l'opportunità di esprimere al meglio le proprie potenzialità, tanto più se disabile, quando per operazioni di bilancio si mette mano all'organizzazione del sistema scolastico è necessario verificare in modo oculato se e come si incide su tale diritto. Voglio concludere con il pensiero che la tutela dei diritti dell'infanzia non è il semplice esercizio di una virtù, ma è piuttosto una necessità per garantire lo sviluppo armonioso e coeso di una comunità, dal livello di tutela dei diritti dei nostri bambini dipende la crescita e il benessere futuro del nostro paese.