FESTA LEGALITA' - Giovedì 4 ottobre alle 21 spettacolo alla Sala Estense
'La donna che guarda le stelle', racconto di un sogno tra parole, musica e video
03-10-2012 / Giorno per giorno
Andrà in scena alla sala Estense, giovedì 4 ottobre alle 21, la prima nazionale de 'La donna che guarda le stelle. Atto unico per attori, musici ed immagini' della Compagnia 'Vetrosi'. Lo spettacolo, che si articola su diverse dimensioni, tra parole, musica e video, è inserito nel programma della Festa della Legalità e della Responsabilità 2012, a cura del progetto Ferrara Città Solidale e Sicura del Comune di Ferrara, con la collaborazione di istituzioni e associazioni cittadine.
Nell'ambito della stessa serata avrà luogo la consegna del Premio Cittadinanza Responsabile assegnato dal Comune a cittadini che si sono contraddistinti per particolari virtù civiche. Giunto alla seconda edizione, lo scorso anno fu vinto dal Anne Marie Tsagueu, testimone di fondamentale importanza per fare chiarezza sulla vicenda Aldrovandi.
LA SCHEDA (a cura degli organizzatori)
'La donna che guarda le stelle'
Lo spettacolo è frutto di un progetto nato più di un anno fa, il 25 settembre 2011, anniversario della scomparsa di Federico Aldrovandi, giorno in cui Paolo Sola, attore reggiano, ha deciso fosse il momento di raccontare in un modo diverso la tragica vicenda del ragazzo di Ferrara .
Ha chiamato così a raccolta un gruppo di artisti, alcuni già parte di 'Vetrosi', luogo di scambio tra esperienze artistiche eterogenee, in modo che ciascuno di loro potesse apportare al progetto il proprio contributo di idee, personalità e talento.
Nel giro di pochi mesi il mosaico si è completato: sono entrati a farne parte Nicola Trolli, Roberta Urselli e lo stesso Paolo Sola, attori allievi della Compagnia Teatrale Mamimò di Reggio Emilia; Elisa Lolli, attrice e regista; Silvia Orlandi, in arte Fiamma, cantante; Roberto Bobby Bartolucci, musicista degli OraZero, primo gruppo di Ligabue; Alessandro De Nito, tastierista; Marco Spazio, percussionista; Martino Bresin, chitarrista; Jessica Incerti Telani, videomaker, e Luca Golinelli, disegnatore.
L'incontro con la famiglia Aldrovandi, ed in particolare il sostegno morale e l'entusiasmo di Patrizia Moretti, sono diventati in seguito la spinta più forte per continuare a credere nel progetto.
E' stata d'altronde la stessa Patrizia a fornire a Vetrosi l'ispirazione da cui ha tratto origine lo spettacolo: il rapporto tra realtà e sogno, tra dimensione privata e coscienza collettiva.
Da qui è nato il testo, scritto e diretto da Elisa Lolli, in cui si racconta la storia di una Madre (Elisa Lolli) e del suo Sogno (Roberta Urselli), sullo sfondo di una tragedia individuale e corale, di cui si fanno portavoce l'Uomo che Racconta (la voce della cronaca) e l'Uomo che Passa (la voce dell'innocenza). Insieme al testo, passo a passo, ha visto la luce la dimensione musicale dello spettacolo, tessuto complesso fatto di suggestioni, atmosfere e canzoni composte ed arrangiate dai musicisti del gruppo, a sottolineare i momenti emotivamente più pregnanti o a suggerire un significato nuovo a ciò che le parole raccontano.
La terza dimensione della scena è infine il video, che ora si intreccia alle parole e alla musica, ora segue un percorso parallelo, generando effetti onirici e caleidoscopici.
L'esito di questa pluralità di livelli ha dato vita ad una forma ibrida, una performance- concerto- videoinstallazione, in cui lo spettatore è portato a perdersi e ritrovarsi attraverso più direzioni, dal fuori al dentro, dal basso all'alto, dalla realtà al sogno, e dove il senso si stratifica e si moltiplica.
E dove su tutto, sempre, domina una ferrea necessità, che è insieme artistica e civile: quella di non dimenticare. Perchè, come chiosa l'Uomo che Racconta: "Senza la memoria si perde l'identità".