A Ferrara il premio "Comune Riutilizzatore"
20-10-2009 / Giorno per giorno
Un nuovo riconoscimento al Comune di Ferrara per la propria politica di acquisti sostenibili. Nella mattinata di oggi la responsabile del servizio comunale Provveditorato ed economato Valeria Nardo ha ritirato, a Milano, il premio nazionale "Comune Riutilizzatore" assegnato per l'ottavo anno dall'associazione ambientalista Amici della Terra, in collaborazione con la Camera di Commercio di Milano.
Il Comune di Ferrara, già considerato pioniere in materia di politiche di sostenibilità, con numerosi riconoscimenti anche internazionali per il proprio impegno ambientale, ha scelto fin dal 1994, di effettuare acquisti verdi in diversi ambiti: dalle mense scolastiche biologiche ai veicoli ibridi, dalla carta riciclata alle fotocopiatrici a noleggio e a basso consumo, dall'energia elettrica da fonti rinnovabili agli impianti fotovoltaici.
LA SCHEDA (dal sito internet www.comuneriutilizzatore.it)
"Il Comune Riutilizzatore", un premio per gli acquisti verdi
Il concorso, promosso dall'Associazione ambientalista "Amici della terra" è nato nel 1999 per offrire una concreta opportunità di applicazione del cosiddetto "Decreto Ronchi" sui rifiuti (il Decreto Legislativo 22/97) per quanto riguarda l'utilizzo di materiali riciclati nella vita quotidiana e per sensibilizzare l'acquisto dei ri-prodotti da parte della pubblica amministrazione; in virtù del decreto n. 203 dell'8 Maggio 2003. L'iniziativa si prefigge inoltre, attraverso una pubblicazione trasmessa agli amministratori, di sensibilizzare le Pubbliche Amministrazioni all'applicazione di tale decreto e quindi verso l'acquisto di prodotti ottenuti da materiale riciclato.
Rischia di apparire inutile raccogliere in maniera differenziata rifiuti e materiali se poi non si contribuisce allo sviluppo di un mercato per i materiali recuperati, il mercato dei prodotti riciclati.
Comuni e pubbliche amministrazioni acquistano beni e prodotti che possono essere fabbricati con materie prime seconde riciclate, ad esempio gli autobloccanti per pavimentazioni, le panchine, i contenitori di rifiuti, alcuni giochi per bambini, i tappetini, le lampade a basso consumo, le cartucce toner rifabbricate, la carta riciclata, le penne e i contenitori in amido di mais o di manioca, i sacchi e sacchetti vegetali anziché in plastica, le barriere antirumore, i cordoli spartitraffico, i prodotti tessili, i pannelli di legno rigenerato.
Le normative, tra cui il decreto del Ministero dell'Ambiente che prevede l'obbligo per le pubbliche amministrazioni di coprire almeno il 30% degli acquisti con beni e prodotti realizzati con materiale riciclato o recuperato, impegnano i Comuni e le amministrazioni locali ad effettuare una quota di "acquisti verdi".
Tra gli indicatori della qualità della vita, che segnalano per eccellenza un Comune, rientrano anche le politiche di compatibilità ambientale e l'attenzione che la pubblica amministrazione dedica all'acquisto di beni e prodotti eco-compatibili e di prodotti provenienti dal riciclaggio delle materie prime seconde.