BIBLIOTECA ARIOSTEA - Marisa Ombra e "La bella politica"
10-11-2009 / Giorno per giorno
Nell'ambito delle celebrazioni per l'anniversario degli eccidi di novembre giovedì 12 novembre alle 16,30 la sala Agnelli della biblioteca Ariostea, ospiterà la presentazione del libro di Marisa Ombra "La bella politica. La resistenza, «noi donne», il femminismo" (Seb27, 2009). All'incontro interverranno assieme all'autrice: Delfina Tromboni (responsabile del museo del Risorgimento e della Resistenza), Francesca Mellone (biblioteca Ariostea), Micaela Gavioli (Biblioteca e Archivio storico Udi) e Luana Vecchi (vice presidente Anpi). L'iniziativa è organizzata dal museo del Risorgimento e della Resistenza, dalla biblioteca Ariostea, dalla Biblioteca e archivio storico dell'Udi e dall'Anpi provinciale di Ferrara
LA SCHEDA a cura degli organizzatori:
Come si legge nella prefazione della storica Anna Bravo, la "Bella politica" è l'esperienza del partigianato, che Marisa Ombra vive come staffetta, macinando centinaia di chilometri tra le colline dell'Astigiano e delle Langhe. Sono le discussioni con i compagni e le compagne, nel PCI, nei Gruppi di difesa della donna, nell'Unione Donne Italiane; i giri elettorali, il lavoro con le contadine, l'impegno in "Noi Donne", il primo giornale politico femminile del dopoguerra, e la prima impresa cooperativa editoriale, di cui Marisa sarà Presidente. "Impossibile immaginare oggi la gioia che il fare politica poteva dare, il piacere che provavi nel momento in cui avevi la sensazione di avere fatto capire qualcosa a qualcun altro", scrive Marisa Ombra, oggi Vice Presidente nazionale dell'ANPI e dal 2006 insignita dal Presidente della Repubblica del titolo di "Grande Ufficiale della Repubblica", senza tralasciare le zone d'ombra, che oggi possono persino far sorridere ma che all'epoca si traducevano in difficili vicende e peripezie personali, come per esempio l'essere additata come "borghese" per la sua ostinazione a vestire con sobria eleganza e a non rinunciare ai "tacchi a spillo".
"Bella politica" è l'incontro-confronto con il femminismo, punto di svolta, nuovo sguardo sul mondo che, con il suo "partire da sè", capovolgeva lo sguardo sul mondo a cui le donne che facevano politica all'epoca erano abituate.
Nata in una famiglia operaia, anzi in un "Borgo operaio" di Asti, concentrato di immigrazione dalle campagne alla città in cui crescevano le prime grandi fabbriche, Marisa Ombra, nome di battaglia "Lilia", arriva alla Resistenza quasi "naturalmente", grazie al milieu famigliare e sociale in cui si trova immersa. Insieme alla sorella e alla madre prende parte alla straordinaria avventura della lotta, anche armata, al nazifascismo, e ne racconta vicende, ambienti e sensazioni in un libro agile che si legge tutto d'un fiato, come un romanzo.