LA SOCIETA' A TEATRO - I prossimi appuntamenti
12-10-2009 / Giorno per giorno
Gli appuntamenti teatrali quotidiani della seconda edizione della rassegna 'La Società a Teatro' proseguono fino al 19 ottobre con un ricco programma di allestimenti realizzati nei diversi laboratori da gruppi e compagnie che a Ferrara svolgono teatro in ambito sociale. La rassegna è il risultato di un percorso avviato nel 2007 dal Centro Servizi per il volontariato e che ha dato vita ad una vera e propria rete, legata anche da un protocollo d'intesa, della quale fanno parte gli assessorati alla Salute e Servizi alla Persona e alla Cultura del Comune di Ferrara, la Provincia di Ferrara, l'Azienda Usl settore Sociale e Dipartimento di Salute Mentale, la Fondazione Teatro comunale, l'Università di Ferrara e il Centro Servizi per il Volontariato.
Questi gli appuntamenti dei prossimi giorni (tutti gli spettacoli sono ad ingresso gratuito):
Martedì 13 ottobre alle 21 alla sala Estense va in scena "Nel confine. In ricordo di Giulio Alfredo Maccacaro" a cura del gruppo Accademia della Follia di Ferrara di Claudio Misculin (genere teatro - salute mentale).
Mercoledì 14 ottobre alle 15.30 alla sala Estense 'Voci alle parole' - Maratona di lettura (pomeriggio di letture sui temi della diversità, della libertà e della memoria. L'iniziativa è aperta alla libera partecipazione di tutti coloro che avranno desiderio di leggere - portando un contributo proprio o tratto da testi di letteratura, poesia, canzoni o altro - o anche solo di ascoltare).
Alle 21 alla sala Estense "Oracoli" (genere: teatro - salute mentale) del gruppo Gli attivi compagni di Michele Zizzari (Attraverso frammenti narrativi e suggestioni surreali Oracoli tenta di creare una rete di relazioni tra la dimensione privata, soggettiva e individuale con quella pubblica, oggettiva, collettiva e perfino universale. Una rete come trama di un'improbabile comunicazione tra le nostre origini, il presente che viviamo e quel che potrebbe essere il futuro. Dai rituali sciamanici, capaci di unire ed esortare intere comunità a danzare per la pioggia, fino all'esplosione delle singole narrazioni soggettive tipiche dell'urgenza individualistica contemporanea.)