FESTIVAL DEI DIRITTI - Tante le iniziative con le scuole da novembre 2009 a maggio scorso
Il bilancio conclusivo 2009/2010
23-06-2010 / Giorno per giorno

Sono stati 2500 i partecipanti alle iniziative dell'ottava edizione del 'Festival dei Diritti' che ha appena chiuso i battenti al termine di un lungo percorso di lavoro avviato a novembre 2009.
L'iniziativa è stata illustrata questa mattina in Castello dalla presidente dell'Amministrazione provinciale Marcella Zappaterra e dall'assessore comunale alle Relazioni internazionali Rossella Zadro alla presenza dei rappresentanti delle organizzazioni e istituzioni coinvolte. Il progetto infatti, con capofila l'Arci Regione Emilia-Romagna, è scaturito dall'opera del comitato promotore formato da CGIL, NEXUS, Arci Ferrara, Teatro Nucleo, Cittadini del Mondo IBO Italia, Associazione Oltreconfine, Associazione Giustizia e Solidarietà (Progetto culturale LUOGO COMUNE). Al loro fianco in piena collaborazione per la realizzazione delle attività erano attivi Legambiente, Verso Sud Onlus, ONG Adid, Arci Ragazzi, Università degli Studi di Ferrara (Centro di Ateneo per la Cooperazione allo Sviluppo Internazionale), Ass. Culturale Balamos, Comune di Portomaggiore, Comune di Copparo, Comitato Ferrara Città Sostenibile, Fondazione Teatro Comunale Ferrara, Gruppo Ponte Radio, Cooperativa Camelot, Cocis (Coordinamento delle Organizzazioni non governative per la Cooperazione Internazionale allo Sviluppo). La manifestazione ha avuto il patrocinio ed al contributo della Regione Emilia Romagna, della Provincia e del Comune di Ferrara e del Centro Regionale di Informazione delle Nazioni Unite.
L'iniziativa ha avuto come scopo quello di avviare un percorso sulle tematiche dei diritti con gli istituti della città e della provincia ed è stata dedicata specificatamente alle scuole ('a scuola di diritti'). Il comitato promotore ha diversificato la proposta suggerendo differenti iniziative legate ai diversi diritti: al cibo, alla sicurezza alimentare, al lavoro, di genere, dei popoli senza terra, all'autodeterminazione. Nel periodo novembre 2009 e maggio 2010 sono stati pertanto numerosi e tutti ad ingresso gratuito gli eventi proposti dal 'Festival': incontri con esperti, presentazioni di libri, proiezione di documentari, ma anche concerti, spettacoli teatrali, mostre fotografiche, rassegne cinematografiche.
"Soprattutto in un periodo di crisi come l'attuale, che sta mettendo in difficoltà anche il nord del mondo su temi e diritti che sembravano acquisiti, svolgere opera di sensibilizzazione dei diritti è un dovere di tutti e in particolare delle Istituzioni. - ha affermato oggi la presidente della Provincia Marcella Zappaterra aprendo l'incontro - Occorre pertanto continuare le nostre azioni di tutela, di rispetto, di protezione per far crescere in tutti una più diffusa consapevolezza del tema della pace. Gli ottimi risultati di questo Festival e il suo positivo impatto sul territorio sono un richiamo per tutti a proseguire con impegno su questo percorso."
"Anche all'interno dell'Amministrazione comunale prosegue il nostro impegno per la pace e la cooperazione internazionale. La crisi in atto - ha ricordato l'assessore del Comune di Ferrara Rossella Zadro richiamando l'intervento della presidente della Provincia - mette in discussione, oltre i diritti detenuti anche la nostra capacità di riconoscere i diritti altrui. Per dar vita ad un progetto di crescita pacifica in questo momento è davvero importante utilizzare la scuola perché proprio le nuove generazioni possono essere la vera risorsa per innovare."
LA SCHEDA - Il primo appuntamento del Festival si è svolto in data 25 novembre 2009 presso, l'Istituto Superiore Remo Brindisi, di Lido degli Estensi, Comacchio (Fe), organizzato dall'Associazione Giustizia e Solidarietà all'interno del progetto culturale LUOGO COMUNE. Tutte le attività sono state rivolte agli studenti della scuola stessa e hanno avuto come filo conduttore il tema dei Diritti Umani. In particolare il Diritto al Cibo e alla Sovranità Alimentare.
Incontro generale introduttivo ai Diritti Umani (per le classi del 3° 4°e 5° anno).
Viene affrontato e introdotto il tema generale dei Diritti Umani: cosa sono? Come vengono riconosciuti e tutelati? Chi si occupa di queste temi nel nostro territorio? Come partecipare e sostenere la tutela dei diritti umani? Utilizzo di immagini, video, presentazione Power Point.
Presentazione di testimonianze e esperienze dirette.
Per l'occasione i relatori sono stati Stefano Martini (per Associazione Giustizia e Solidarietà) e Lara Zunelli, esperta in Diritti Umani del territorio (Portogaribaldi) che ha ricoperto incarichi per alcune organizzazioni non governative, come Medici Senza Frontiere, e Nazioni Unite (Missione MONUC - RD Congo).
L'iniziativa ha visto la partecipazione di circa 200 studenti suddivisi in 3 gruppi.
Il secondo appuntamento del Festival si è svolto presso il CTU (Centro Teatro Universitario) di Ferrara, in tre giornate, lunedì 1, martedì 2 è mercoledì 3 marzo, alle ore 9.45. L'Associazione Culturale Balamòs ha presentato lo studio teatrale ELDORADO di Michalis Traitis con gli allievi del CTU di Ferrara. ELDORADO nasce dalle suggestioni provocate dalla lettura dell'omonimo romanzo di Laurent Gaudè sul tema dell'immigrazione clandestina. L'Eldorado è nella testa dei clandestini, "è una forza enorme - dichiara Gaudè - è un sogno che permette loro di avanzare, non è una menzogna. Eldorado è il desiderio di partire e di arrivare e questo sogno è vero". Due viaggi, da Sud a Nord e da Nord a Sud. Due personaggi diversi ma con punti in comune. Due viaggi con momenti di vergogna per entrambi, ma anche di grande umanità. Dietro a tutto questo la leggenda di Massamblo, il dio degli emigranti...
Inziativa nell'ambito del percorso attivato assieme all'Assessorato alle politiche sociali del Comune di Ferrara.
Lunedì 1 Marzo: 3 classi delle scuole medie "Bonati", 78 alunni, 3 accompagnatori, 3 autorità, 1 tecnico. Totale spettatori: 84.
Martedì 2 Marzo: 3 classi delle scuole superiori "Einaudi", 62 alunni, 3 accompagnatori, 12 studenti del corso di Storia del Teatro dell'Università di Ferrara, 1 tecnico. Totale spettatori: 77.
Mercoledì 3 Marzo: 3 classi delle scuole medie "Cosmè Tura", 68 alunni, 3 accompagnatori, 9 ospiti esterni, 1 tecnico. Totale spettatori: 80.
L'iniziativa ha avuto una partecipazione totale di circa 240 spettatori.
Il Festival è proseguito giovedì 11 marzo alle ore 21.00 alla Sala Boldini, via Previati 18, con il primo appuntamento pubblico con la proiezione del documentario di Katia Bernardi e Luca Bergamaschi, SLOI. LA FABBRICA DEGLI INVISIBILI. Il filmato ripercorre le tappe della storia della fabbrica Sloi di Trento, dalla sua nascita negli anni del Fascismo fino alla sua drammatica chiusura, avvenuta nel 1978 in seguito all'esplosione di un incendio che avrebbe potuto contaminare l'intera città e inquinare le falde acquifere fino a Venezia. Era presente in sala la regista Katia Bernardi che insieme al Dott. Giancarlo Rasconi, medico del lavoro - Comitato Ferrara Città Sostenibile, ha introdotto la serata e gestito il dibattito che ha seguito la proiezione.
La proiezione si è svolta in collaborazione con Legambiente e Ferrara città sostenibile.
Il documentario ha visto presenti in sala circa 100 spettatori.
Le prime settimane di marzo hanno visto alcune scuole medie superiori del territorio ferrarese protagoniste di un laboratorio didattico promosso da IBO Italia, al quale è succeduto il quarto appuntamento del Festival.
Il laboratorio A SCUOLA DI DIRITTI si è svolto con i seguenti obiettivi:
- rendere gli alunni consapevoli del modo in cui stereotipi e pregiudizi spesso influenzano l'incontro con la diversità e ne facilitano una visione distorta;
- far riflettere i partecipanti al laboratorio sui diritti dei popoli senza terra, in particolare del popolo rom;
- stimolare in ragazzi e ragazze la voglia di conoscere nuovi aspetti del popolo rom e della sua cultura, solitamente taciuti dalla comunicazione mediatica, come primo passo per superare vecchi pregiudizi e nuove discriminazioni;
- parlare di discriminazione attraverso la presentazione di una realtà concreta, quella del progetto "Centro Pinochio" di Panciu (Romania), che IBO Italia sostiene da una decina di anni;
- promuovere la disponibilità al confronto, al dialogo e alla discussione fondata sul rispetto dei punti di vista altrui.
La metodologia utilizzata è stata quella della partecipazione attiva dei ragazzi attraverso giochi, video e discussione attiva in classe. Al laboratorio hanno aderito le seguenti scuole: Istituto d'Arte "Dosso Dossi"; Istituto Professionale di Stato "Luigi Einaudi".
Il laboratorio si è articolato in due incontri della durata rispettivamente di due ore e un'ora.
Il primo incontro apriva il laboratorio con il gioco di ruolo "La terra sta morendo" come attività di ice-breaking e al tempo stesso come occasione per introdurre il tema dei pregiudizi e degli stereotipi socio-culturali. Successivamente, dopo un breve riferimento alla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo e ai diritti dei popoli senza terra, si passava al caso specifico del popolo rom. Un semplice gioco a quiz forniva l'occasione di introdurre aspetti nuovi e poco conosciuti di questo popolo: lingua, cultura, accenni storici, personaggi famosi, accenni alla persecuzione nazista, lettura di una testimonianza, musica. Vista l'attualità e la problematicità del tema gli alunni coinvolti hanno sentito l'esigenza di una discussione e di un dialogo aperti; è emersa la forte influenza che hanno le informazioni date dai media su questo popolo, le contraddizioni di diritti non rispettati e di una difficoltà di integrazione. Sono stati inoltre introdotti concetti come Popolo - Popolazione - Gruppo etnico.
Il secondo incontro si apriva con un'attività che attraverso la scelta di alcune immagini mirava a fare un brain-storming e una ripresa delle informazioni emerse durante l'incontro precedente. La seconda parte di questo incontro si focalizzava invece sulla presentazione della realtà del centro educativo e ricreativo "Pinochio" di Panciu (Romania), nato dalla collaborazione tra IBO Italia e l'associazione locale Rom pentru Rom. Il centro è una realtà concreta che lavora quotidianamente contro la discriminazione della popolazione rom, attraverso l'educazione formale e non formale dei bambini di Panciu.
La metodologia degli interventi è stata di tipo attivo e le principali caratteristiche del laboratorio si possono così sintetizzare:
L'utilizzo del gioco per:
- esperire il modo in cui idee preconcette e stereotipi di tipo socio-culturale influenzino fortemente le relazioni con la diversità;
- scoprire che è possibile decentrarsi dal proprio punto di vista assumendone altri;
- essere disponibili al confronto e alla discussione nel rispetto degli altri.
La riflessione, il dialogo, la discussione per:
- favorire lo spirito critico e la presa di consapevolezza;
- problematizzare il rapporto tra il modello simulato e/o il ruolo giocato e la realtà;
- approfondire argomenti attuali e importanti come la situazione della popolazione rom, i suoi diritti e le contraddizioni che porta con sé;
- conoscere nuove realtà attraverso gli occhi e le parole delle persone che vi lavorano.
Il laboratorio ha raggiunto gli obiettivi prefissati e la risposta degli studenti è stata molto partecipata. I laboratori hanno coinvolto 4 classi per un totale di circa 80 studenti e 4 insegnanti.
Come momento conclusivo del percorso laboratoriale, si è svolto in Sala Estense, sabato 27 marzo dalle ore 9.30 un'iniziativa dedicata al confronto, al dialogo interazziale e in particolare alla conoscenza della cultura rom.
Nella mattinata si è tenuto infatti la lettura- spettacolo "Parole sulla soglia di un campo rom", a cui era presente Milena Magnani, autrice del libro Il circo capovolto recitato e messo in musica per l'occasione dall'attore Andrea Lupo e dal fisarmonicista David Sarnelli. Una lettura originale, a cavallo tra teatro e musica per far riflettere ragazzi e ragazze sulla situazione dei campi rom delle nostre città. Ad aprire la mattinata, tuttavia, sono state le testimonianze di Dimitris Argiropoulos, professore presso l'Università di Bologna che si occupa da anni di studi sulla popolazione rom; Marcello Brondi, insegnante presso l'istituto "Cosmè Tura" di Pontelagoscuro (Fe) e responsabile del Progetto Nomadi all'interno della scuola; Alessandro Mazzini, volontario di IBO Italia presso il "Centro Pinochio" di Panciu. L'accostamento di testimonianze dirette e di uno spettacolo teatrale ha voluto offrire una possibilità di crescita e di comprensione per le classi e le persone presenti. Un viaggio per conoscere i rom della Romania e quelli più vicini a noi e alle nostre realtà quotidiane.
All'iniziativa hanno partecipato circa 100 spettatori.
Martedì 30 marzo la Sala Estense alle ore 21.00 ha ospitato la compagnia teatrale GRUPPO PONTE RADIO con il loro spettacolo ROSSO PURGATORIO.
"La Trilogia quasi dantesca sicuramente non salvifica è un opera teatrale sui colori scritta da Alessandro Taddei e Enrico Caravita e composta da 40 adolescenti palestinesi, turco-tedeschi, italiani e libanesi. Un viaggio dalle profondità del sottosuolo in direzione del mare. Partendo da Jenin con Nero, passando nel Rosso di Berlino e Alfonsine per arrivare di fronte al mare di Tiro (Sud del Libano) con Bianco, il Gruppo Ponte Radio ha ricreato, fuori e dentro la scena, un teatro e un momento di vita duale capace di essere vissuto prima di tutto sopra se stessi e poi a contatto con i bambini di questi paesi. Non c'è nessuna intenzione di salvezza nel viaggio di Ponte Radio, solo un andare incontro alle cose, rapirle e giocarle con gli abitanti di questi luoghi. Un viaggio che parte dal sottosuolo per arrivare alla superficie visibile. Dante è nelle strade impolverate del Medioriente, tra chiese e moschee, come un bambino che si è perso e se ne va in giro, senza cercare la strada di casa."
L'iniziativa è nata dalla collaborazione con la Fondazione Teatro Comunale di Ferrara.
Lo spettacolo ha visto presenti in sala circa 80 spettatori.
Venerdì 16 e sabato 17 aprile 2010 si è svolto il Dibattito Occhioaimedia, Il ruolo della stampa in una società interculturale iniziativa organizzata da Cittadini del mondo, l'Arci Ferrara, Cospe, con il patrocinio di Provincia di Ferrara, Comune di Ferrara e Regione Emilia Romagna. Quale è l'immagine della società multiculturale che emerge dai media, che influenza hanno i mezzi di informazione nella costruzione di una società plurale? A questi ed altri interrogativi si è cercato di dare risposta negli incontri dedicati al tema media e immigrazione. I mezzi di comunicazione rivestono un ruolo chiave per l'inclusione dei cittadini migranti. Purtroppo persiste una visione parziale e riduttiva e, dal punto di vista delle comunità immigrate, spesso razzista. Nei giornali, il tema dell'immigrazione è quasi interamente trattato come cronaca nera, con un uso discriminante della terminologia ed una presentazione superficiale delle notizie. Rispetto ad altri paesi europei, infatti, in Italia le questioni relative alla convivenza culturale, religiosa e sociale con le nuove minoranze sisono affacciate solo di recente nei media italiani e finora gli approcci utilizzati sembrano aumentare le paure e la diffidenza piuttosto che favorirel'integrazione. L'obiettivo del dibattito quindi è stato quello di porre l'attenzione nel rapport tra media e razzismo e di monitorare gli articoli e i giornali che usano un linguaggio scorretto per influenzare l'opinione pubblica, realizzando cosi una discriminiazione razziale.
Prima giornata, venerdì 16 aprile 2010 dalle ore 18.00 alle 20.30, presso la Sala dei Comuni del Castello Estense. Titolo: Il ruolo della stampa in una società interculturale.
La giornata è stata aperta con il saluto del vicepresidente della regione, Massimiliano Fiorillo. I direttori dei giornali locali hanno trattato il tema portando le loro esperienze personali. Hanno partecipato: Dalia Bighinati, direttore di Telestense, Gerardo Bombonato, Presidente dell'Ordine dei Giornalisti dell'Emilia Romagna, Corrado Piffanelli, Responsabile redazione di Ferrara Il Resto del Carlino, Paolo Boldrini Direttore La Nuova Ferrara, Dalia Bighinati Direttore Telestense, Khalid Chaouki Direttore Minareti.it, Giovanni Rossi Segretario generale aggiunto FNSI, Ciro Grandi Facoltà di Giurisprudenza Università di Ferrara. Ha moderato il dibattito: Alexandra Boeru giornalista Telestense. L'incontro ha visto la partecipazione di circa 100 persone.
Seconda giornata, sabato 17 aprile 2010 dalle ore 09.30 alle 12.30, presso Palazzo Bonacossi, via Cisterna del Follo, 5, Ferrara. Dibattito pubblico dal titolo: Sono razzisti i media italiani?
La giornata è stata aperta con il saluto del vice-sindaco di Ferrara, Massimo Maisto e ha visto la partecipazione di: Tahar Lamri Presidente della rete MIER (Media Interculturali Emilia Romagna) e di Borana Osmani Comitato Occhioaimedia. Inoltre erano presenti le principali associazioni interculturali dell'Emilia Romagna, come l'Associazione Rete Together, Associna, Giovani Musulmani d'Italia, Albania News, Rete G2-Seconde Generazioni, Radio Città Fujiko. L'incontro è stato coordinato da Jamila Mascat, redazione Internazionale. Durante il dibattito, studenti di diverse scuole superiori hanno presentato i risultati dei loro progetti scolastici di monitoraggio dei giornali e delle televisioni italiani. L'incontro ha visto la partecipazione di circa 110 persone.
Martedì 20 aprile dalle ore 9.30 alle ore 11.30, si è svolto al Teatro de Micheli di Copparo, Piazza del Popolo 11/A, una giornata dedicata ai Diritti Umani, con la collaborazione di ADID e del Comune di Copparo. La giornata ha coinvolto le classi di IV e V elementare del polo scolastico copparese. La giornata è stata così suddivisa:
- Presentazione di ADID
- Proiezione di un filmato sui Diritti Umani
- Intervento di Federico Tsucalas del Centro Servizi Integrati sull'immigrazione
- Spettacolo teatrale, Storie e Racconti di Marcello Brondi
- Pausa con merenda
L'iniziativa ha visto la partecipazione di 150 studenti.
Nelle giornate del 21, 23 e 28 aprile 2010 si è svolto il secondo appuntamento con gli studenti dell'Istituto Superiore Remo Brindisi, di Lido degli Estensi, Comacchio (Fe), organizzato dall' Associazione Giustizia e Solidarietà all'interno del progetto culturale LUOGO COMUNE. Filo conduttore il tema dei Diritti Umani. In particolare il Diritto al Cibo e alla Sovranità Alimentare.
Nello specifico si è svolto il percorso sul tema Diritto al Cibo - Sovranità Alimentare, Produzione e Consumi Etici Alternativi, per 3 classi del 4° anno.
Questo percorso si è articolato in diverse attività ed incontri, quali:
Introduzione al tema con visione e discussione di spezzoni Video:
Gli studenti hanno visionato, sotto la guida degli educatori-animatori spezzoni Video tratti da film e inchieste giornalistiche sul tema utilizzando le strutture della Sala Multimediale dell'Istituto Scolastico. Dalla visione hanno tratto spunti di riflessione, approfondimento e discussione da trattare in un secondo incontro.
L'iniziativa ha visto la partecipazione di circa 50 studenti suddivisi in 6 incontri di 50 minuti ciascuno.
Incontro di follow-up e approfondimento su Produzioni e Consumi Etico Alternativi:
Introduzione alla conoscenza delle condizioni di vita di alcuni produttori di caffé dell'America Latina sui problemi di violazione dei Diritti Umani e di minacce alla loro Sovranità Alimentare; inoltre si è visto come attraverso la cooperazione internazionale ed il Commercio Equo e Solidale sia possibile essere solidali e aiutare queste popolazioni. Il laboratorio ha portato anche gli studenti a contatto con il "prodotto caffé", conoscendone meglio i luoghi di produzione, il processo produttivo, affrontando anche il tema del lavoro e dei diritti dei lavoratori.
Gli incontri si sono svolti grazie al personale volontario dell'ass.ne Giustizia e Solidarietà e attraverso l'invito di esperti-testimoni locali (cooperazione, solidarietà, agricoltura bio, commercio equo, G.A.S.).
Il mese di maggio si apre con due laboratori svolti da ArciRagazzi a Barco, presso la scuola primaria Villagio INA e rivolti alle classi 4B, nei giorni di lunedì 3/05, lunedì 10/05, lunedì 17/05 dalle ore 8.30 alle ore 10.30 e 4C nei giorni di lunedì 3/05, lunedì 17/05, lunedì 24/05, dalle ore 10.30 alle ore 12.30.
Facilitatrice: Tonioli Valeria per entrambe le classi
Il percorso (simile nei contenuti, diverso nelle date di realizzazione), che si è sviluppato attraverso tre incontri di due ore ciascuno, aveva come tema principale la Convenzione O.N.U. internazionale per i diritti dell'infanzia ed, in particolare, aveva lo scopo di approfondire gli articoli dal numero 24 al numero 32.
PRIMO INCONTRO:
· Gioco di conoscenza;
· Introduzione generale al tema dei diritti, collegati ai bisogni dei bambini e dei doveri; schede operative propedeutiche all'argomento prese del "quadernone di Amnesty";
· Introduzione al testo della Convenzione, quando è stato scritto, da chi è stato firmato e perché.
SECONDO INCONTRO:
· Gioco: "la ragnatela dei diritti";
· Schede operative sul tema dei diritti dei bambini e discussione sull'universalità dei diritti dell'infanzia;
· Divisione della classe in 4 gruppi in base ad argomenti diversi tra cui lo sfruttamento del lavoro minorile, i bambini soldato, il gioco e il rispetto per le altre culture. Ogni gruppo aveva il compito di creare una sorta di "carta di identità" con i segni distintivi del diritto assegnato, risponde ad una serie di domande, completare un filastrocca o commentare degli annunci di giornali, inventare uno slogan e completare le parti mancanti di alcune storie che avevano come tema i diritti assegnati.
TERZO INCONTRO:
· Conclusione dei lavori di gruppo;
· Esposizione delle attività realizzate da ogni gruppo alla classe e riflessione;
· Realizzazione di un segnalibro in cui ogni bambino ha potuto incollare un articolo della Convenzione, tra il 24 e il 32, che l'aveva particolarmente colpito.
Mercoledì 26 maggio dalle ore 8.30 alle 16.45, si è svolto il convegno Quale cibo, per chi? La sicurezza alimentare tra ricchezze e povertà, presso il Polo Chimico Bio Medico "Mammuth" di via Fossato di Mortara 17/19 a Ferrara.
L'iniziativa è stata organizzata dal Centro di Ateneo per la Cooperazione allo Sviluppo Internazionale nell'ambito del Festival dei Diritti 2010, premessa delle due giornate, 27 e 28 maggio, dedicate alla cooperazione e contemporaneamente al salone della cooperazione allestito nel corridoio principale dell'edificio.
Programma della giornata:
Ore 8.30, Registrazioni
Ore 9.00, Saluti
Patrizio Bianchi, Magnifico Rettore dell'Università degli Studi di Ferrara
Rossella Zadro, Assessore all'Ambiente - Relazioni Internazionali del Comune di Ferrara
Giorgio Bellini, Assessore all'Ambiente, Agenda 21 Locale, Piste ciclabili, Rete
Natura 2000, Reti ecologiche della Provincia di Ferrara
Ore 9.30, SICUREZZA ED EMERGENZA ALIMENTARE
Coordina: Alessandro Medici, Direttore del Centro di Ateneo per la
Cooperazione allo Sviluppo
Interventi:
- Malnutrizione, produzione e sprechi
Andrea Segrè, Università degli Studi di Bologna
- Presentazione del libro: "Sicurezza alimentare nei Paesi in Via di
Sviluppo"
Anna Maria Gentili e Corrado Tornimbeni, Università degli Studi di Bologna
Ore 10.30, RISORSE E DIRITTI
Coordina: Corrado Tornimbeni, Università degli Studi di Bologna
Interventi:
- Sicurezza alimentare e sicurezza fondiaria: spunti di riflessione per uno
sviluppo rurale sostenibile in Africa
Paolo Groppo, Land Tenure and Management Unit (NRLA) - FAO
- Grano duro in Etiopia: un progetto di sviluppo della "filiera" delle
capacità
Tiberio Chiari, Istituto Agronomico per l'Oltremare, Firenze
Ore 11.30, Coffee break
Ore 12.00, SOVRANITÀ ALIMENTARE E RESPONSABILITÀ SOCIALE
Coordina: Gabriella Rossetti, Università degli Studi di Ferrara
Interventi:
- Indicazione geografiche e responsabilità sociale: istruzioni per l'uso
Filippo Arfini, Università degli Studi di Parma
- Certificazione alimentare e sostenibilità della filiera
Marco Mari, Bureau Veritas
- Sovranità alimentare: economie di sussistenza e autarchia
Maurizio Pallante, Saggista
Ore 13.30, Buffet solidale
Ore 14.30, LABORATORI DI SAPERI APPROPRIATI
Società e Risorse - Coordina: Gabriella Rossetti
Mercato e Cooperazione - Coordina: Corrado Tornimbeni
Ore 16.45, feed-back dei laboratori tematici e conclusioni a cura di Gabriella Rossetti e Corrado Tornimbeni.
Nell'arco della giornata, circa 150 uditori si sono alternati nei vari incontri.
Venerdì 28 maggio dalle ore 11.00, il polo scolastico del Comune di Portomaggiore
ha ospitato la presentazione alle scuole del video Altrisguardi. Rifugiati e richiedenti asilo a Ferrara. Il lavoro, realizzato da giovani italiani e stranieri, racconta la fuga dal paese, il viaggio, l'accoglienza, le speranze per il futuro di alcuni rifugiati e richiedenti asilo giunti a Ferrara. Una migrazione poco raccontata dai media, fatta di storie di violenza e di sopraffazione, ma anche di grande dignità e voglia di ricostruire la propria vita. Attraverso racconti di giovani provenienti dalla Somalia, dall'Iran, dall'Iraq e dall'Afghanistan, il video ha l'ambizione di contribuire alla rappresentazione di quel mondo complesso e nient'affatto monolitico che è l'immigrazione nella nostra provincia. Interverranno i rifugiati e richiedenti asilo che hanno collaborato alla realizzazione del progetto.
La proiezione si è svolta in collaborazione con il Polo scolastico di Portomaggiore, e con la partecipazione dei coordinatori del progetto Altri Sguardi e dello SPRAR che ha seguito i richiedenti asilo.
Il Comune di Portomaggiore ha ospitato inoltre, dal 16 al 31 maggio la mostra fotografica, Non c'è pace senza cooperazione, presso la Biblioteca Comunale di Corso Vittorio Emanuele II, n.75.
La mostra è stata realizzata nell'ambito del Progetto di Educazione allo Sviluppo "Campagna nazionale sulla cooperazione quale strumento per la risoluzione dei conflitti internazionali e nei PVS - AID 9011"coordinato dal COCIS e cofinanziato dal Ministero Affari Esteri - Direzione Generale Cooperazione allo Sviluppo.
Presentazione: Almeno 25 conflitti in corso, oltre 45.000 morti solo nel 2008, circa 42 milioni di rifugiati in tutto il mondo. Numeri eloquenti, che danno il senso di quando drammatica e dolorosa sia la quotidianità di milioni di persone nel nostro pianeta. Questa mostra fotografica si propone come strumento di riflessione a partire dal linguaggio universale dell'immagine, esprimendo l'emozione diretta che ciascuno degli operatori prova nel suo lavoro. Un pianto, un sorriso, un fucile, una zappa, un cingolato, un libro di scuola... non sono altro che facce opposte dello stesso conteso e si ritrovano spesso l'una accanto all'altra, a distanza di pochi metri, o di pochi minuti, pur descrivendo situazioni profondamente diverse. Le attività di cooperazione internazionale, nascono da motivazioni etiche e solidali che non bastano, da sole, a metterci al riparo da interessi contrastanti, pressioni esterne e riflessioni costanti sui metodi ne sugli obbiettivi. Quella di risolvere i conflitti contemporanei e una sfida che richiede non solo risorse tecniche e finanziarie importanti ma anche strumenti culturali forti, capaci di comprendere le ragioni altrui senza pregiudizi e di affrontare non solo i sintomi, ma le cause strutturali delle crisi. Un invito a tutti, quindi, perchè grazie alle immagini e alle parole, sia possibile riflettere sulla pace e sulla guerra, sulla giustizia e sull'ingiustizia, sui diritti e sulla violenza. Con una certezza: non è possibile promuovere processi di pace senza una vera cooperazione tra i popoli, senza un sincero dialogo, senza una mutua comprensione dei diritti altrui.
L'ultimo appuntamento si è svolto presso il Teatro Julio Cortàzar sabato 29 maggio dalle ore 11.00 con lo spettacolo LA BALERA DI FILOMÉLA: teatro, danza e poesia sul tema della violenza contro le donne. Il lavoro è nato all'interno del gruppo DONNE COMUNITARIE di Pontelagoscuro con il coordinamento, l'idea e la messainscena di Cora Herrendorf.
"La Balera di Filoméla" vede in scena un gruppo di venticinque donne dai 18 ai 75 anni, le Donne Comunitarie che, condotte dalla regista Cora Herrendorf, hanno cercato in se stesse e nel mondo i vissuti di piccole e grandi violenze, cicatrici e ferite mai rimarginate. I propri ricordi e le tracce lasciate da altre si sono fatti parola, gesto, azione, suono, immagine; attraverso la condivisione, la solidarietà e il gioco teatrale da personali sono divenuti storia e memoria collettiva. Nella Balera ognuna è altre donne, varie donne, personaggi incontrati nella vita, nella letteratura, nelle cronache quotidiane. In scena l'ironia attraversa il tempo: il linguaggio del Cabaret evidenzia la forza liberatrice della risata, la possibilità di ridere muovendosi nel profondo. Il pubblico viene coinvolto in scene che assumono tutti i registri, dal drammatico all'epico al comico, attraverso i quali ogni attrice interpreta diversi personaggi, canta e danza alla ricerca di una empatia, un coinvolgimento attivo e un impatto emotivo diretto e costante con lo spettatore. "Filoméla" è il mito che conclude il sesto libro delle Metamorfosi di Ovidio, dove si racconta dello stupro che la giovane figlia del re di Atene subisce dal cognato Teseo che, per impedirle di raccontare l'accaduto, le mozza la lingua. Così Filomela comincia a tessere su una tela la scena della violenza subita con lo specifico scopo di essere udita dalla sorella, Progne, moglie di Teseo. Il telaio ricompone ciò che la violenza riduce in pezzi: il legame fra sorelle, il potere della donna di parlare, la forma della comunità, la comunicazione. La metafora del ricamo riguarda il fare, i gesti, i segni che esprimono il pensiero femminile; concreto, lento e faticoso, spesso doloroso, ma non riconosciuto, perché dissolto dal tempo, non fermato dalle pagine della Storia, scritta e dettata dal potere maschile. Il pensiero femminile non trova espressione di genere, la donna è "senza voce". Ma attraverso i secoli il pensiero femminile ha imparato a celarsi, per non essere ridotto al silenzio assoluto.
Al processo di creazione dello spettacolo hanno collaborato in vario modo l'Udi di Ferrara, il Centro Donne e Giustizia e il Centro Documentazione Donna del Comune di Ferrara.
RASSEGNA CINEMATOGRAFICA PER LE SCUOLE
Come nelle precedenti edizioni, anche quest'anno oltre agli incontri del Festival è stata ideata una rassegna cinematografica per illustrare, anche attraverso quest'arte, il significato profondo della parola "diritto".
Un percorso cinematografico articolato su quattro pellicole. Di seguito l'elenco dei film proiettati presso la Sala Boldini e il Cinema Apollo:
Sala Boldini:
MARTEDÌ 23 FEBBRAIO ORE 11.00: Racconti da Stoccolma, di Andres Nilsson
Presenti 20 studenti. Classe 4D del Liceo Sociale "Carducci" di Ferrara.
VENERDÌ 5 MARZO ORE 11.00: Terra Madre, di Ermanno Olmi
Presenti 116 studenti. Classi 4D ITC "Monti", 4B Liceo Sociale "Carducci", 3 classi del Liceo Classico "Ariosto".
Cinema Apollo:
MARTEDI' 9 MARZO ORE 11.00: Machan, di Uberto Pasolini
Presenti 135 studenti. 3A, 3C, 4A del Liceo Sociale "Carducci"; 2E, 1G del IPSSAR "Vergani", 1 classe dell'Istituto "Einaudi".
MARTEDÌ 16 MARZO ORE 11.00: Welcome, di Philippe Lioret
Presenti circa 387 studenti. 3K, 4K, 5K, 5X, del ITPACLE "Marco Polo"; 1BH, 1L, 5A, 3H, 4H, 1D, 2D, 2G del Liceo Sociale "Carducci"; 2 classi terze della Scuola Media "De Pisis"; 3 classi dell' Istiuto Superiore "Einaudi".
La rasseggna ha avuto una partecipazione complessiva di circa 658 studenti con i relativi accompagnatori.
Complessivamente l'edizione 2009/2010 del Festival dei Diritti ha potuto contare sulla presenza di circa 2500 partecipanti alle iniziative.
Scheda a cura degli organizzatori