TEATRO NUCLEO - 'La Balera di Filomena' al Cortazar di Pontelagoscuro
28-05-2010 / Giorno per giorno
La Balera di Filomela - teatro, canto, danza e poesia sul tema della violenza contro le Donne, uno spettacolo del gruppo DONNE COMUNITARIE
Domenica 30 maggio alle ore 20 al Teatro Cortazar di Pontelagoscuro il Gruppo Donne Comunitarie diretto da Cora Herrendorf presenta, in prima assoluta il nuovo spettacolo "La Balera di Filomela", teatro, canto, danza e poesia sul tema della violenza contro le donne.
Lo spettacolo, primo risultato del Progetto Filomela, vede in scena un gruppo di donne dai 18 ai 75 anni che hanno cercato in se stesse e nel mondo i vissuti di piccole e grandi violenze, cicatrici e ferite mai rimarginate.
I propri ricordi e le tracce lasciate da altre si sono fatti parola, gesto, azione, suono, immagine; attraverso la condivisione, la solidarietà e il gioco teatrale da personali sono divenuti storia e memoria collettiva.
Nella Balera ognuna è altre donne, varie donne, personaggi incontrati nella vita, nella letteratura, nelle cronache quotidiane.
In scena l'ironia attraversa il tempo: il linguaggio del Cabaret evidenzia la forza liberatrice della risata, la possibilità di ridere muovendosi nel profondo.
Il pubblico viene coinvolto in scene che assumono tutti i registri, dal drammatico all'epico al comico, attraverso i quali ogni attrice interpreta diversi personaggi, canta e danza alla ricerca di una empatia, un coinvolgimento attivo e un impatto emotivo diretto e costante con lo spettatore.
"Filoméla" è il mito che conclude il sesto libro delle Metamorfosi di Ovidio, dove si racconta dello stupro che la giovane figlia del re di Atene subisce dal cognato Teseo che, per impedirle di raccontare l'accaduto, le mozza la lingua.
Così Filomela comincia a tessere su una tela la scena della violenza subita con lo specifico scopo di essere udita dalla sorella, Progne, moglie di Teseo.
Il telaio ricompone ciò che la violenza riduce in pezzi: il legame fra sorelle, il potere della donna di parlare, la forma della comunità, la comunicazione.
La metafora del ricamo riguarda il fare, i gesti, i segni che esprimono il pensiero femminile; concreto, lento e faticoso, spesso doloroso, ma non riconosciuto, perché dissolto dal tempo, non fermato dalle pagine della Storia, scritta e dettata dal potere maschile.
Il pensiero femminile non trova espressione di genere, la donna è "senza voce".
Ma attraverso i secoli il pensiero femminile ha imparato a celarsi, per non essere ridotto al silenzio assoluto.
Al processo di creazione dello spettacolo hanno collaborato in vario modo l'Udi di Ferrara, il Centro Donne e Giustizia e il Centro Documentazione Donna del Comune di Ferrara.
Lo spettacolo sarà replicato, sempre al Teatro Cortazar di via Ricostruzione 40 a Pontelagoscuro, giovedì 3 giugno (ore 21) e domenica 6 giugno (ore 20). Ad ogni replica sono ammessi 100 spettatori, si suggerisce prenotazione. (e-mail info@teatronucleo.org)
Comunicato a cura del "Teatro Julio Cortazar" di Pontelagoscuro