Ridotto del 3,1% il divario rispetto alla media regionale
Sateriale: "Sul fronte occupazionale Ferrara è in recupero"
28-05-2008 / Giorno per giorno
"Nessuno contesta il perdurare del gap di Ferrara rispetto al resto della regione, ma segnalo che la nostra città mostra ritmi di crescita occupazionali e reddituali più intensi di quelli di altri comuni emiliano-romagnoli". Così il sindaco commenta i dati elaborati dal servizio Statistica del Comune, resi noti nei giorni scorsi. "Usando una metafora ciclistica direi che in questo momento pedaliamo più velocemente di altri, ed è in atto un recupero". Negli ultimi due anni, in effetti, Ferrara ha ridotto del 3,1% il divario occupazionale con la regione. "In ogni caso, se ancora siamo fanalino di coda lo siamo in una delle realtà più sviluppate d'Europa
".
L'elemento che segna una sostanziale discontinuità con il passato, secondo il sindaco, deriva dal fatto che "gli effetti delle crisi nazionali ora non hanno su Ferrara un impatto più marcato e più duraturo". Il volano che consente di contrastare le congiunture negative "deriva da una fortissima crescita del terziario, non esclusivamente legato al turismo ma all'aumento dei servizi in genere e di quelli socio sanitari in particolare". Le crisi industriali, inoltre, sono controbilanciate dalla nascita di nuove attività, specie nell'ambito della piccola e media industria, e da nuovi insediamenti produttivi.
Quanto a uno degli elementi salienti dell'indagine (presenti in conferenza stampa il dirigente del servizio Statistica Lauretta Angelini e i ricercatori Michele Siviero e Caterina Malucelli), ossia il contemporaneo aumento dei tassi di occupazione e disoccupazione, il sindaco ha fatto notare che "si tratta di un meccanismo abbastanza normale, che porta più persone a ricercare lavoro in presenza di un mercato dinamico che giustifica aspettative positive e quindi incoraggia la domanda".
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