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CONFERENZA STAMPA - Lunedì 23 settembre 2019, nella sala Zanotti della residenza municipale di Ferrara

Aggiornamenti sulla situazione del campo di via delle Bonifiche in relazione all'Ordinanza di sgombero - DOCUMENTAZIONE e NOTE

23-09-2019 / Giorno per giorno

Per aggiornamenti sulla situazione del campo di via delle Bonifiche, in relazione all'Ordinanza di sgombero in attuazione, si è tenuta una conferenza stampa lunedì 23 settembre alle 15 nella sala Zanotti della residenza municipale di Ferrara.

All'incontro con i giornalisti sono intervenuti gli assessori alla Sicurezza Nicola Lodi e alle Politiche Sociali e Abitative Cristina Coletti.

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LE SCHEDE (a cura degli Assessorati Sicurezza e Politiche Sociali e Abitative) 

CAMPO NOMADI, IL PUNTO SUI COLLOCAMENTI
LODI E COLETTI: "NESSUNA CASA POPOLARE AI SINTI. GLI ALLOGGI ASSEGNATI NON RIENTRANO IN GRADUATORIA"
"Nessuna casa popolare ai nomadi e nessuna corsia preferenziale: i locali assegnati a tre nuclei residenti nel campo di via delle Bonifiche non fanno parte degli alloggi popolari da assegnare attraverso la graduatoria, ma sono appartamenti che Acer mantiene disponibili, per la quota del 3% sul totale del patrimonio, come da regolamento del 2015, da utilizzare in casi di estrema fragilità familiare".
Così l'assessore alle Politiche sociali Cristina Coletti risponde alle notizie riportate dalla stampa relativamente all'assegnazione di alloggi in via temporanea a tre nuclei residenti nel Campo Nomadi.
"Dal 2018 ad oggi sono 18 le famiglie interessate da queste assegnazioni temporanee e in emergenza, in applicazione dell'articolo 3 del regolamento Erp: in alcuni casi si tratta di donne vittime di violenza, in altri di anziani e in questo caso di famiglie residenti a Ferrara, con disabili e minori a carico, che vengono trattati esattamente come qualsiasi altra famiglia colpita da ordinanza di sgombero".
Sull'argomento interviene anche il vicesindaco Nicola Lodi: "E' incredibile che esponenti del Pd attacchino la giunta su queste collocazioni, quando la vergogna è non aver dato prima una reale assistenza a famiglie con situazioni difficilissime e averle lasciate a vivere per trent'anni all'interno di un campo in condizioni spaventose - spiega-. Se all'inizio il Pd strepitava gridando ai cattivi perchè volevamo chiudere il campo ora ci attacca per le soluzioni che abbiamo trovato, già previste dalle leggi e dai regolamenti vigenti, che loro stessi avrebbero potuto adottare... La verità è che a qualcuno evidentemente faceva comodo che il campo rimanesse dove era e nelle condizioni in cui era, un buco nero dove spendere inutilmente centinaia di migliaia di euro", prosegue il vicesindaco.
E conclude: "Invece di criticare i finti buonisti spieghino che cosa ci faceva una famiglia completamente priva di documenti e con due minori non registrate all'anagrafe nell'area di sosta comunale e come mai la situazione non è stata segnalata e risolta per tempo".

 

AL VIA LA SEGNALAZIONE ALLA PROCURA DELLA CORTE DEI CONTI RELATIVA ALL'APPLICAZIONE DEL REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL CAMPO DI SOSTA DI VIA DELLE BONIFICHE A FERRARA"

È in preparazione la segnalazione alla Procura Regionale della Corte dei Conti relativa alla delibera di Consiglio comunale del 16 novembre 1989 e alla seguente delibera di Giunta del 27 novembre 2018 relativamente al regolamento per la disciplina e la gestione dei campi ubicati nel territorio del comune di Ferrara attrezzati per la sosta dei nomadi.

Si tratta di una segnalazione utile a consentire la verifica dell'eventuale sussistenza di ipotesi di responsabilità connessa alla violazione di disposizioni di legge che disciplinano la corretta gestione delle risorse pubbliche.

I fatti sono noti:

  • A seguito delle segnalazioni del Dipartimento di Sanità pubblica relative allo stato igienico-sanitario e di sicurezza dell'area di via delle Bonifiche veniva avviata una istruttoria dalla quale risulta che nel lontano 1989 il Consiglio comunale di Ferrara, aveva adottato una delibera avente ad oggetto la "Approvazione del regolamento per disciplinare la gestione dei campi ubicati nel territorio del Comune di Ferrara attrezzati per la sosta nomadi".

  • Nel regolamento si stabiliva all'articolo 3 comma 1 che l'autorizzazione alla sosta fosse consentita previo pagamento anticipato di un canone giornaliero per l'uso dei servizi (consumo acqua consumo energia elettrica e raccolta rifiuti) e previo versamento di una cauzione, su cui rivalersi in caso di danni alle strutture del campo.

  • Al comma 2 del medesimo articolo si prevedeva che l'ammontare del canone fosse da stabilirsi e adottarsi successivamente con provvedimento da parte della Giunta

  • Soltanto molti anni dopo, e precisamente il 27 novembre del 2018, la Giunta comunale ha adottato la delibera nella quale ha disposto di dare attuazione alla richiamata previsione regolamentare

  • Per quanto concerne l'onerosità della sosta il canone è stato definito in euro 10 per l'ospitalità giornaliera e la cauzione è stata quantificata al 50% del canone, da versare in base al periodo di permanenza

  • Con la stessa delibera era stato stabilito che tali importi dovevano essere versati sul conto corrente del Comune di Ferrara e veniva dato mandato ai competenti uffici comunali perché provvedessero al recupero dei crediti

  • Successivamente all'adozione della delibera la giunta comunale ha provveduto alla ricostruzione del quadro delle presenze dei nuclei familiari nel campo e alla quantificazione delle somme dovute per il periodo dal 1 gennaio al 31 luglio 2019, procedendo a notificare una prima richiesta e poi un sollecito di pagamento ai 17 nuclei familiari presenti alla data delle emanazione dell'ordinanza contingibile e urgente

 

Oggi, la segnalazione del Comune di Ferrara alla Procura della Corte dei Conti chiede di verificare la sussistenza di eventuali danni erariali per i precedenti mancati versamenti e per il ritardo con cui la delibera è stata formulata.

Alla eventuale quantificazione dello stesso, vanno aggiunte le spese correnti sostenute, nel tempo, per la gestione della area per un importo complessivo superiore ai 500.000 euro , dei quali ben 391.929 euro risultano spesi per la fornitura di energia elettrica dal 2008 al 31 maggio 2019.

Per quanto attiene le somme del canone di sosta fissato in delibera e dovute, l'amministrazione intende procedere alla definizione del recupero, con tempi e modalità tali da rendere concreta la possibilità di ottenere riscontro delle stesse. Nel frattempo le famiglie allocate nelle diverse sistemazioni dovranno provvedere autonomamente al pagamento delle spese relative alle utenze: i contratti di fornitura infatti sono stati attivati a nome dei singoli capifamiglia.

 

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