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AMBIENTE - Il provvedimento non comporterà un aumento delle tariffe o una riduzione dei servizi

Contributo comunale una tantum per oltre 6mila utenze domestiche che hanno sforato i conferimenti di rifiuti nel 2018

17-10-2019 / Giorno per giorno

Ammonta a 138mila mila euro il valore del contributo comunale destinato a ridurre. attraverso conferimenti aggiuntivi, il conguaglio della Tariffa Corrispettiva Puntuale (sistema di calcolo della tariffa rifiuti legato alla reale produzione) di 6.589 utenze domestiche del comune di Ferrara. Le stesse risultano infatti essere sopra soglia e avere quindi superato il numero dei conferimenti assegnati nel corso del 2018 per complessive 309mila euro.

Il contributo troverà copertura finanziaria nell'ambito del Piano Economico Finanziario PEF 2020 da elaborare con Hera. L'annuncio, che fa seguito ad un'analoga operazione riservata alle utenze non domestiche, è stato al centro della conferenza stampa che si è svolta in mattinata nella residenza municipale. All'incontro con i giornalisti erano presenti il sindaco Alan Fabbri, l'assessore all'Ambiente Alessandro Balboni e il dirigente del Servizio Ambiente del Comune Alessio Stabellini.

"La scelta di coprire parte delle spese sostenute dalle famiglie che hanno effettuato un numero di conferimenti superiore a quello indicato - ha affermato il sindaco Alan Fabbri - è dovuto alla volontà di accompagnare il passaggio verso la tariffa puntuale per i rifiuti rendendolo meno impattante. Non si tratta di un regalo né di una volontà diseducativa, ma di un sostegno una tantum. 

Le famiglie che hanno un numero di conferimenti sopra soglia sono in tutto 6.589 su oltre 75mila utenze domestiche complessive, cioè circa l'8% del totale. Il che significa che più del 90% degli utenti è riuscito a rispettare senza difficoltà il numero di conferimenti indicato e previsto nel 2018.

Resta confermato comunque che questo provvedimento non comporta un aumento delle tariffe o una riduzione dei servizi. Il nostro scopo è quello di essere una comunità virtuosa, una condizione tuttavia che non cade dall'alto, ma va perseguita attraverso un costante percorso educativo".

"A sforare - ha aggiunto l'assessore Alessandro Balboni - sono state soprattutto le utenze domestiche che si riferiscono ad un solo componente (per le quali sarebbero previsti 36 conferimenti all'anno cioè 3 conferimenti al mese). Gli uffici stanno analizzando i casi e le diverse categorie in cui sono stati registrati i numeri maggiori di sforamenti per capire quale sia il problema, ma pare si tratti di errate valutazioni sul numero dei componenti familiari (esempio famiglia che risulta monocomponente ma è più numerosa).

Per le diverse categorie di famiglie in base al numero di conferimenti sopra soglia sono stati previsti conferimenti aggiuntivi che verranno "coperti" in termini di costi e non addebitati alle famiglie che in certi casi si troverebbero a pagare centinaia di euro in più".

 

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