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CULTURA - Presentato da organizzatori e ass. Gulinelli il calendario di 40 appuntamenti da sabato 22 gennaio al 30 aprile 2022

Ferrara in Jazz 2021 - 2022: al via la seconda parte della rassegna al Torrione

20-01-2022 / Giorno per giorno

Ferrara in Jazz 2021 - 2022 - XXIII Edizione 25 settembre 2021 - 30 aprile 2022

Terminate le festività riprende la seconda parte di Ferrara in Jazz 2021/22: tre lunghi mesi di jazz e non solo, che condurranno a primavera inoltrata, tutti da vivere in un luogo unico qual è il Torrione San Giovanni: bastione rinascimentale inscritto nella lunga lista dei beni UNESCO e location per il cinema di Emilia-Romagna Film Commission. La storica rassegna, giunta alla ventitreesima edizione, è realizzata con il contributo del Ministero della Cultura, della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Ferrara, di Endas Emilia-Romagna ed il prezioso sostegno di numerosi partner privati.

Ad inaugurare la seconda tranche dell'apprezzata stagione concertistica sarà, sabato 22 gennaio, il quartetto di due autentici swing masters quali il sassofonista Harry Allen ed il pianista Martin Sasse, entrambi con una carriera costellata di prestigiose collaborazioni a fianco di autentiche leggende della storia del jazz.

Il calendario completo è stato illustrato da Federico D'Anneo (presidente dell'Associazione Culturale Jazz Club Ferrara), e Francesco Bettini (direttore artistico di Ferrara in Jazz) ai giornalisti in occasione della conferenza stampa svoltasi in residenza municipale giovedì 20 gennaio 2022, presente l'assessore comunale alla Cultura Marco Gulinelli.

 "In questo tempo sospeso abbiamo l'obbligo perentorio di progettare insieme alle istituzioni culturali il futuro - ha dichiarato l'assessore alla Cultura Gulinelli -. La vera sfida culturale è mettersi in un'ottica di stretto rapporto tra pubblico e privato, per esempio con l'art bonus, strumento semplice e trasparente di reperimento risorse che può facilitare le istituzioni culturali e renderle più autonome. Fra queste istituzioni culturali credo che il Jazz Club, come Ferrara Musica, in quanto realtà che hanno un contatto continuo e diretto con un pubblico eterogeneo della cittadinanza che copre tutte le fasce d'età, siano fondamentali per andare a sensibilizzare il momento in cui ci si aprirà al mondo in un modo diverso. Punterò moltissimo sul rapporto tra pubblico e privato, credo fortemente che si debba lavorare esclusivamente per la città."

Dello stesso parere è stato anche il presidente dell'Associazione Culturale Jazz Club D'Anneo, che ha ribadito "In questo periodo stiamo passando da un mondo dello stare insieme a un mondo dello stare sul divano e in questo senso il Jazz Club rappresenta la nostra 'resistenza'. Quello che vogliamo far passare è che bisogna venire al Torrione non solo perché è un luogo straordinario dove si fa jazz, ma perché è un luogo dove si ascolta buona musica e dove si possono fare molte esperienze. Voglio ringraziare i giovani, a cui noi dedichiamo sconti e promozioni fino ai trent'anni, perché crediamo che salveranno il mondo. Paradossalmente guadagneremo di meno, ma non è questo il problema, perché il Jazz Club è un ente culturale che deve mantenere il proprio ruolo e sviluppare idee."

Forte della fiducia e della partecipazione dimostrata dal pubblico nei primi mesi di programmazione, il Jazz Club Ferrara continua a garantire la qualità di sempre data dall'alternanza di protagonisti del jazz nazionale e internazionale, dalla presentazione di giovani talenti, nuovi progetti, incontri, didattica ed esposizioni da fruire in sicurezza. Saranno tre le differenti proposte d'ascolto concentrate nel fine settimana, dal venerdì alla domenica, molte delle quali gratuite per i soci under 30.

Così, da gennaio a fine aprile, Ferrara in Jazz propone circa 40 appuntamenti, godibili perlopiù anche in modalità streaming, che coinvolgono oltre 100 artisti del calibro di Jeff Ballard, Sylvie Courvoisier, Immanuel Wilkins, Ari Hoenig, Gianluca Petrella e Paquale Mirra, Rudresh Mahanthappa, Sherman Irby, Roberto Ottaviano, Fred Frith, Chris Morrissey, Samara Joy, Hamilton de Holanda e Chano Dominguez, Simone Zanchini e Antonello Salis, Tim Berne e Matt Mitchell, Scott Hamilton, Craig Taborn e moltissimi altri. Un'edizione di queste proporzioni sarebbe impensabile senza il network di prestigiose collaborazioni avviate con Bologna Jazz Festival, Crossroads - Jazz e altro in Emilia-Romagna, Jazz Italian Platform, Italia Jazz Club, Conservatorio "G. Frescobaldi", Istantanea, Over Studio Recording e Akamu Music Productions.

Gli appassionati di modern mainstream, o i neofiti che desiderano avvicinarsi alle sonorità del jazz più classico godranno dell'imbarazzo della scelta sin dal concerto di riapertura seguito, venerdì 18 febbraio, dalla magnetica voce di Samara Joy, vincitrice della Sarah Vaughan International Jazz Competition, accompagnata al pianoforte da Emmet Cohen. Il giorno seguente è la volta di una musica straordinariamente elegante interpretata dal quartetto del sassofonista Scott Hamilton con fraseggi e un sound ispirati dai grandi dello swing (sabato 19/2). Febbraio ospita anche il quintetto di Roberto Ottaviano (sabato 26/2); il sassofonista attivo sin dagli anni '80 sta vivendo una fase particolarmente felice della propria carriera, con numerosi riconoscimenti ottenuti grazie ad una serie di apprezzatissimi album. A marzo approda sul palco del Torrione il modern jazz di uno dei migliori sassofonisti della scena statunitense, Sherman Irby, che si avvale di una ritmica di eccezionale compattezza, soulful & swinging, come quella dell'MMT Trio (venerdì 11/3). Sabato 19 marzo, invece, il pubblico potrà assaporare il particolarissimo repertorio di Hero, trio del sassofonista Rudresh Mahanthappa che rivisita brani degli eroi del jazz, dell'R&B e del pop attraverso la fusione di musica carnatica dell'India meridionale e musica occidentale contemporanea. Il mese volge al termine - venerdì 25 - con Fairgrounds, quartetto stellare guidato dal batterista Jeff Ballard e completato da Logan Richardson al sax alto, Charles Altura alla chitarra e Joe Sanders al contrabbasso. Aprile inizia con un trio da non perdere come quello del batterista Ari Hoenig, affiancato da Gadi Lehavi al pianoforte e Ben Tiberio al contrabbasso (sabato 2/4) Conducono a fine stagione il quartetto tutto italiano guidato dalla tecnica cristallina del sassofonista Stefano Bedetti (venerdì 22 aprile) ed il trio del pianista Dario Carnovale coadiuvato dal vigoroso drumming di Ferenc Nemeth alla batteria (venerdì 29 aprile).

America latina, colonne sonore del grande cinema e cantautorato trovano spazio in "Liberi!", gioiosa performance senza confini stilistici di due autentici funamboli della fisarmonica come Simone Zanchini e Antonello Salis (29/1 in collaborazione con Crossroads); nell'esotico duo - tanto sulla carta geografica quanto negli esiti musicali - formato dal pianoforte di Chano Dominguez e Hamilton de Holanda al mandolino (domenica 13/2); nelle storie cantate da Danilo Lico, che ha da poco esordito con un nuovo singolo dal titolo "Per me o per te" (domenica 30/1), e nell'interpretazione di brani originali e di classici della tradizione latino americana firmata da Cabruja, cantautore di origine venezuelana, genovese d'adozione (venerdì 8/4 in collaborazione con Overstudio Music Recording).

Funk, funk e ancora funk con Romantic Funk: The Unfamiliar, progetto del bassista e compositore inglese Orlando le Fleming, che approfondisce il lessico jazz-funk spingendolo verso i fasti della fusion anni '80 (sabato 26/3 in collaborazione con Crossroads); e con i Funk Hunters (venerdì 4/2), band nata dal desiderio del batterista Enrico Smiderle di omaggiare la grande stagione anni '70 del celebre gruppo Head Hunters, guidato dallo sciamano del jazz-funk Herbie Hancock.

Gli orecchi più audaci, attratti dall'attualità jazzistica imprevedibile e multiforme, avranno di che sbizzarrirsi a partire da venerdì 28 gennaio con l'incredibile parco giochi sonoro di OoopopoiooO, duo formato da Vincenzo Vasi e Valeria Sturba (in collaborazione con Crossroads); con Correspondence, nuovo disco firmato da Gianluca Petrella e Pasquale Mirra (sabato 5/2 in collaborazione con Crossroads), e ancora con il duo Tim Berne - Matt Mitchell, due star newyorchesi le cui ultime uscite discografiche si caratterizzano per un'intensità che non teme confronti (sabato 12/2). Un'altra chicca proveniente dalla Grande Mela è il quartetto del bassista Chris Morrissey, il cui tour europeo farà tappa al Torrione per presentare il nuovo Impact Winter Formal (venerdì 25/2). L'inizio di marzo vede un grande ritorno, il trio di un autentico camaleonte della chitarra come Fred Frith (5/3 in collaborazione con Crossroads), mentre domenica 20 marzo sarà Canada Day, quartetto pianoless del batterista Harris Eisenstadt, a cambiare nuovamente le carte in gioco. Attinge alla tradizione musicale afro-americana proiettandola nella più stretta attualità The 7th Hand, ultimo progetto del sassofonista Immanuel Wilkins, una nuova stella del firmamento musicale newyorkese, ospite di Ferrara in Jazz sabato 12 marzo. Sabato 9 aprile sarà poi la volta di un'artista devota all'improvvisazione radicale qual è la pianista Sylvie Courvoisier, accompagnata da Drew Gress al contrabbasso e Kenny Wollesen alla batteria. L'attualità del jazz nazionale è ben rappresentata dalla libertà espressiva di "Anasyrma", nuovo progetto dei Tell No Lies, una formazione decisamente poco incline al compromesso (venerdì 1/4); da Ghost Horse, espansione in forma di sestetto di Hobby Horse, trio che negli ultimi dieci anni si è posto all'avanguardia di un forte rinnovamento creativo (venerdì 15/4), e da Ground 71, trio formato da Giampiero Locatelli, Stefano Dallaporta e Andrea Grillini, che presenterà al Jazz Club l'omonimo disco edito da Auand (venerdì 4/3). A chiudere in bellezza questa ventitreesima edizione di Ferrara in Jazz spetta ad uno dei massimi improvvisatori del nostro tempo, Craig Taborn, che in piano solo celebrerà al Torrione la Giornata internazionale del jazz Unesco (sabato 30 aprile).

Anche le restanti domeniche del Jazz Club strizzano l'occhio alla contemporaneità dei linguaggi sonori. Prosegue infatti [Serico-Tonale], la rassegna curata da Istantanea che vive dell'osmosi tra compositori e artisti di diversa estrazione, intenti a generare percorsi trasversali nel panorama dell'arte più attuale, dando vita a un proteiforme arcipelago di grande biodiversità creativa. Segnaliamo qui gli appuntamenti in programma: Enrico Mignani "Ai confini del violoncello: un'esperienza in suoni" (6/2), Stefano Ricci & Istantanea Ensemble (6/3), Istantanea String Quartet (3/4). Firmato Ferrara in Jazz è poi "Su Mimmi non si spara!", performance per violoncello solo di Francesco Guerri in programma per domenica 13 marzo. In questa parte di stagione avremo inoltre il piacere di conoscere ed ascoltare la neonata OCER, Orchestra creativa dell'Emilia-Romagna, che calcherà il palcoscenico del Torrione rispettivamente il 23 gennaio arricchita dal live painting dell'illustratore Maurizio Lacavalla, il 20 febbraio e il 18 marzo quando, diretta da Wayne Horvitz, proporrà un tributo a Butch Morris (appuntamenti in collaborazione con Akamu Music Productions).

Di musica e di altre forme d'arte nel terzo millennio si dialogherà assieme ad ospiti illustri quali Oderso Rubini (produttore musicale, assistente all'Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna), Fabio Testoni (fondatore degli Skiantos) e Domenico "Mimmo" Paganelli (direttore artistico delle principali case discografiche italiane), protagonisti de "Il mestiere dell'artista", due incontri a ingresso libero per i soci Endas curati da Roberto Manuzzi e realizzati in collaborazione con il Conservatorio "G. Frescobaldi" di Ferrara, rispettivamente domenica 27 febbraio e 27 marzo. Seguono gli incontri le jam session degli allievi del Dipartimento Jazz del conservatorio.

Immancabile infine l'appuntamento con le esposizioni di quella che può essere definita la piccola art gallery del Jazz Club. In questa seconda parte di stagione le nicchie del Torrione ospiteranno "Le muse del jazz", una selezione di tavole tratte dall'omonimo volume firmato da Vanni Masala e dall'illustratrice Marilena Pasini (Curci Edizioni), dedicato alle donne che hanno ispirato celebri composizioni del Novecento jazzistico. La vernice della mostra è in programma per venerdì 11 febbraio. Nella prima parte della serata l'Indaco trio guidato dalla cantante Silvia Donati dialogherà con l'autore e l'illustratrice, punteggiando con la propria musica la presentazione del libro. Al termine dell'incontro la stessa formazione, completata da Francesca Bertazzo Hart alla chitarra e Camilla Missio al contrabbasso, porterà sul palco del Jazz Club "D'amore e d'orgoglio", performance dedicata a Billie Holiday e Nina Simone, artiste il cui percorso umano ed artistico ha rimarcato l'orgoglio di essere donna e afroamericana in un paese e in un'epoca in cui i più ovvi diritti civili erano tutt'altro che scontati (in collaborazione con Crossroads). La mostra sarà fruibile nelle serate di programmazione fino al 30 aprile.

L'Associazione Culturale Jazz Club Ferrara consente di ampliare la propria base sociale attraverso il TESSERAMENTO a Endas, che riserva ai propri soci numerose agevolazioni su scala nazionale, insieme alla possibilità di fruire di un numero di appuntamenti di indiscusso valore culturale. Il Jazz Club Ferrara è inoltre parte integrante del circuito MyFe, la carta turistica della città estense.

(Comunicazione a cura del Jazz Club Ferrara in collaborazione con l'Ufficio Stampa del Comune di Ferrara)

INFORMAZIONI: www.jazzclubferrara.com   jazzclub@jazzclubferrara.com

Informazioni e prenotazione cena 331 4323840 (tutti i giorni dalle 12.00 alle 22.00)

Il Jazz Club Ferrara è un circolo Endas

PRESIDENZA Federico D'Anneo

DIREZIONE ARTISTICA Francesco Bettini

UFFICIO STAMPA Eleonora Sole Travagli

email solejazzclubferrara@gmail.com, press@jazzclubferrara.com 

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