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BENI MONUMENTALI - Sopralluogo nel centro storico patrimonio dell'umanità

Delegati Unesco in missione a Ferrara per valutare i danni del sisma

07-06-2012 / Giorno per giorno

Una delegazione Unesco è giunta oggi, giovedì 7 giugno, in visita a Ferrara per una verifica dei danni subiti dal patrimonio storico e monumentale della città dichiarata Patrimonio dell'Umanità.
Il sopralluogo, guidato dal capo missione Giovanni Boccardi, è iniziato il mattino a Modena e proseguito nel pomeriggio nella città estense, per poi chiudersi venerdì 8 giugno a Mantova, con lo scopo di visitare i tre siti Unesco, appunto, di Mantova-Sabbioneta, Torre Civica e Piazza Grande di Modena e Ferrara città del Rinascimento e il suo Delta del Po.
Boccardi è giunto in Castello accompagnato da Daniele Pini, architetto dell'Università di Ferrara, Claudio Margottini, ingegnere strutturista del Consiglio nazionale delle ricerche, Adele Cesi, architetto dell'ufficio Patrimonio mondiale Unesco, dagli assessori comunali Aldo Modonesi e Roberta Fusari e da una delegazione dei vigili del fuoco, oltre alla capo ufficio gabinetto della Provincia, Manuela Paltrinieri.
La visita ai saloni del Castello è stata preceduta da una riunione tecnica, nel corso della quale è avvenuta una ricognizione dei danni subiti dal patrimonio architettonico in città
Per il Comune capoluogo da una prima stima emerge che almeno il 30% dei beni monumentali ha subito conseguenze dalle scosse del 20 e 29 maggio scorsi.
Il pericolo principale per il Castello è stato invece fin da subito concentrato nelle due lanterne sovrastanti le torri a Nord dei Leoni e di Santa Caterina, che con le scosse hanno subito una torsione.
Il secondo passo della Provincia è stato poi di mettere in sicurezza il percorso di visita, aperto nei giorni immediatamente dopo il 20 ma subito richiuso dopo il secondo evento sismico del 29 e tuttora inaccessibile ai turisti.
Proprio nel percorso museale sono in corso lavori di restauro per ovviare a piccoli distacchi di pellicole pittoriche, facendo ricorso alle tecniche di applicazione di garze e carte giapponesi. Gli affreschi che hanno subito maggiori conseguenze sono quelli realizzati nell'ala Nord del monumento dopo il terremoto del 1570.
La data di riapertura del percorso ai turisti sarà resa nota solo nei prossimi giorni, dato che non è facile trovare una soluzione al problema della convivenza tra personale tecnico e pubblico dei visitatori.
Non semplice anche la valutazione delle conseguenze complessivamente riportate dal patrimonio dei beni culturali di competenza della Sovrintendenza, di fronte ad un catalogo di edifici vincolati che si avvicina alle 800 unità.
Assieme agli assessori e ai tecnici comunali, gli esperti Unesco hanno proseguito il loro tour nel centro storico cittadino, facendo tappa nei luoghi più colpiti dagli effetti del sisma ed esaminando in particolare il Teatro Comunale, il duomo, palazzo Massari e il tempio di San Cristoforo alla Certosa.
L'incontro si è concluso con la consegna a Boccardi di un appello rivolto all'Unesco, oltre che al Governo e agli enti pubblici e privati, dall'Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale Unesco, che ha sede nella nostra città, per un'immediata attivazione di forme di sostegno al patrimonio artistico colpito dal sisma. Appello che sarà presentato prossimamente anche in Sicilia, dove a luglio si svolgerà l'assemblea delle città italiane Unesco.
Un'ultima sollecitazione è stata rivolta affinché trovi finalmente attuazione la legge che stabilisce che i siti Unesco debbano costituire una priorità proprio in ambito manutentivo, di messa in sicurezza e di conservazione.

>> Leggi l'appello_associazione_unesco_per_siti_terremotati.doc

(Comunicato a cura dell'Ufficio stampa del Comune e della Provincia di Ferrara)